Dopo quello che gli sviluppatori hanno definito “un anno di duro lavoro”, il progetto open source guidato da Patrick Volkerding ha partorito Slackware 11, nuova major release della più anziana distribuzione Linux oggi in circolazione.
Nel segno della tradizione, la nuova Slackware bada più alla sostanza che alla forma, e fa a meno di buona parte degli orpelli che oggi contornano le distribuzioni più note: installer grafico, wizard di configurazione e interfacce “Windows like”. Non sorprende, dunque, che gli sviluppatori abbiano conservato come kernel predefinito il 2.4 , giustificando tale scelta con la grande maturità raggiunta dal suo codice: maturità che si traduce, secondo il team di sviluppo, in elevate performance, sicurezza e stabilità. Che sono poi i tre grandi cavalli di battaglia di questa longeva distribuzione.
Il kernel 2.4.33.3 di Slackware 11 non manca per altro di supportare alcune delle tecnologie più recenti, tra le quali il file-system journaled ReiserFS, SATA e X DRI (Direct Rendering Interface) per l’accelerazione 3D del desktop. Chi lo desidera può inoltre installare con poco sforzo i kernel 2.6.17.13 e 2.6.18 , forniti insieme alla distribuzione e passati, come il 2.4, attraverso un rigoroso processo di testing. I kernel più recenti sono particolarmente indicati per gestire sistemi multiprocessore e CPU multi-core o HyperThreading.
Tra le altre novità di Slackware 11 c’è il server grafico X11R6.9.0, i desktop environment Xfce 4.2.3.2 e KDE 3.5.4, il web server Apache 1.3.37, i browser SeaMonkey 1.0.5 e Firefox 1.5.0.7, e un aggiornato insieme di tool per la gestione dei pacchetti software.
Gli sviluppatori affermano che l’aggiornamento della precedente release 10.2 alla 11 è stato semplificato , inoltre il repository online di software contiene ora un numero assai più ampio di pacchetti, inclusi windows manager, tool di masterizzazione, driver di periferica ecc.
Slackware è la distribuzione Linux rimasta più fedele alla tradizione Unix , e di conseguenza è tra le più apprezzate da chi rifugge i tool grafici e ama smanettare con file di configurazione e shell a linea di comando. Per questa ragione il noto DistroWatch.com sostiene che i novizi di Linux dovrebbero avvicinarsi a questa distro solo se intendono capire a fondo il funzionamento di Linux.
“Se vi serve aiuto per il vostro computer con Linux, cercate un utente di Slackware”, si legge su DistroWatch.com. “Un utente di Slackware ha assai più probabilità di risolvere un problema di quante ne abbia un utente di qualunque altra distribuzione”.
Informazioni e immagini ISO di Slackware 11 sono disponibili sul sito ufficiale .