SMS a 10 euro? Si mobilita il Codacons

SMS a 10 euro? Si mobilita il Codacons

L'associazione dei consumatori chiede l'intervento del Garante per impedire quella che a suo dire potrebbe diventare una grave truffa ai danni degli utenti di telefonia mobile
L'associazione dei consumatori chiede l'intervento del Garante per impedire quella che a suo dire potrebbe diventare una grave truffa ai danni degli utenti di telefonia mobile


Roma – Le cosiddette pratiche di “reverse billing” sugli SMS hanno già destato forti preoccupazioni e ora anche l’associazione dei consumatori Codacons ha deciso di scendere in campo.

Come noto, il sistema di “reverse billing”, fino a questo momento ancora non adottato nelle sue forme più “estreme” dalle aziende italiane, è dal primo marzo una possibilità per il nostro mercato. Si tratta di un sistema pensato per consentire all’utente di telefonia mobile di ricevere via SMS informazioni, oroscopi, meteo e via dicendo, pagando ogni SMS ricevuto.

Stando al comunicato diffuso dal Codacons, il costo degli SMS in alcuni casi “può arrivare fino a 10 euro!!”. “Ma c’è dell’altro – insiste l’associazione – per attivare il servizio, infatti, occorre inviare una parola chiave a un determinato numero. Tuttavia vi è la possibilità di essere inseriti nella lista senza aver dato il consenso. Se, ad esempio, si riceve da un numero a noi sconosciuto un sms con la scritta “Ciao, stasera mi sento davvero sola, ti va di parlare un po’ con me?”, viene naturale rispondere “Certo!”. Ebbene, proprio questa parola (Certo) ci iscrive a nostra insaputa al servizio Premium sms di una chat erotica che spedisce messaggi da 10 euro!”

Secondo il Codacons il sistema, nato su iniziativa della società WapMx, si traduce in una possibile “truffa generalizzata a danno di milioni di utenti, qualora il servizio fosse utilizzato da persone prive di scrupoli”.

Per questo motivo il Codacons ha deciso di inviare un esposto all’ Autorità Garante per le Comunicazioni per chiedere un controllo preventivo di tutte quelle aziende che utilizzeranno tale nuovo servizio, “al fine di evitare truffe a danno dei consumatori”.

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Pubblicato il
27 mar 2002
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