Manila (Filippine) – Con l’emergere nel paese di milioni di utenti di telefonia mobile e di un grande apprezzamento per i messaggini SMS, il Governo filippino ha sentito l’esigenza di mettere un freno agli SMS “bollenti”.
Stando a nuove regole varate dalla Commissione dei servizi civili del governo di Manila, infatti, l’invio di messaggi di posta elettronica o di SMS che contengano apprezzamenti “imbarazzanti”, “offensivi” o “scherzi volgari”, potrà essere considerata una forma di molestia sessuale.
Non solo, chiunque sia “complice” dell’invio di messaggi del genere potrà essere ritenuto corresponsabile dell’accaduto.
Gloria Macapagal Arroyo, presidente filippino, ha salutato con piacere la decisione della Commissione, sostenendo che persino sua figlia è stata vittima del fenomeno quando lavorava presso il ministero degli Affari esteri. La Arroyo sostiene che a sua figlia “fu chiesto” di lasciar perdere il caso e di non procedere giudizialmente. Il presidente filippino ha anche apprezzato il fatto che la decisione sia slegata da ogni pregiudizio, perché la molestia non riguarda solo il dirigente che insidia una donna che lavora per lui “ma accade anche il contrario, oppure tra individui dello stesso sesso”.