Sono di HP i primi PC Media Center

Sono di HP i primi PC Media Center

Arrivano negli USA i primi PC da salotto formato Windows, tentativo di sostituire al focolare televisivo un fiammeggiante trofeo hi-tech multimediale dal sapore un po' Palladium
Arrivano negli USA i primi PC da salotto formato Windows, tentativo di sostituire al focolare televisivo un fiammeggiante trofeo hi-tech multimediale dal sapore un po' Palladium


New York (USA) – Sfruttando abilmente un evento organizzato ad hoc a New York, Microsoft e HP hanno lanciato in gran pompa sul mercato nord americano la prima famiglia di PC che adottano il nuovo Windows XP Media Center Edition presentato da Microsoft lo scorso settembre .

Si tratta di una variante di Windows XP che può essere comandata attraverso un telecomando, e che permette agli utenti di usare i propri PC come “centri multimediali”. Attraverso una speciale interfaccia, leggibile anche a diversi metri di distanza, è possibile selezionare e avviare la riproduzione di musica e film, guardare e registrare la TV, visualizzare immagini e slide show di foto digitali.

I Media Center PC di HP sono i primi ad essere certificati per far girare il nuovo sistemone di Microsoft e saranno dunque i primi a collaudare sul campo l’interesse del pubblico per questa nuova forma di computing da salotto.

La configurazione tipica di questi sistemi comprende: schede video sufficientemente potenti per giocare, come la GeForce4 MX420; hard disk con capienza di almeno 80 GB; processori Pentium 4 da almeno 2,4 GHz; 512 MB di memoria; masterizzatore di CD e/o DVD; porte USB e FireWire. Il loro prezzo parte dai 1.350 dollari ma può arrivare a 2.000 dollari.

“L’introduzione di Windows XP Media Center Edition e dei nuovi HP Media Center PC è il risultato del nostro obiettivo comune nel rendere la tecnologia parte integrante della vita della gente”, ha voluto ricordare Carly Fiorina, chairman e CEO di HP.

Microsoft sostiene che la maggior parte delle persone utilizza già il proprio PC come principale fonte d’intrattenimento: una ricerca condotta da Forrester Research evidenzia che fra gli utenti americani il 60% userebbe il PC per ascoltare musica, il 65% per gestire le proprie foto, il 63% per copiare o scrivere CD audio, e il 44% per guardare i film su DVD. Non è chiaro se questo avviene “a scapito” degli altri device tradizionalmente dedicati ad espletare queste funzioni.

Anche se le funzionalità base di Windows XP MCE sono state incluse nel Service Pack 1, il sistema operativo completo verrà venduto solo in bundle con i PC certificati per farlo girare: questo perché, sostiene Microsoft, Windows XP MCE “è strettamente legato all’hardware”.

Quello che ha da subito sollevato polemiche è il fatto che in Windows XP Media Center Microsoft abbia integrato funzionalità crittografiche e di digital rights management (DRM) per proteggere i contenuti, tecnologie del resto già ampiamente incluse anche nella versione standard di Windows XP, tenute aggiornate attraverso l’ultimo service pack e gli aggiornamenti scaricati dal Windows Media Player, nonché al centro del progetto Palladium .

Una delle protezioni più criticate dagli utenti, quella che impediva la copia delle registrazioni dei programmi TV, è stata parzialmente eliminata, anche se, come si è detto più approfonditamente in questo articolo , Microsoft ha pensato bene di utilizzare un formato semi-proprietario che pone comunque delle limitazioni nell’uso di questi file.

Windows XP Media Center supporta poi un nuovo sistema anticopia appoggiato da Hollywood e chiamato CGMS/A che, sebbene al momento venga utilizzato soltanto da pochi canali televisivi americani, in futuro potrebbe divenire uno standard.

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Pubblicato il
30 ott 2002
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