Un dispositivo portatile in grado di utilizzare un sistema di feedback aptico , basato su “pixel tattili” in grado di percepire distintamente la pressione delle dita e rispondere con “sensazioni” diverse da punto a punto. Il brevetto è di Sony, ed è stato registrato all’ USPTO statunitense già nel gennaio del 2008.
Suona come la prossima, possibile evoluzione degli schermi multitouch che attualmente vanno per la maggiore grazie al successo di iPhone e prodotti similari: lo schermo e il software istruito a dovere rispondono in maniera attiva alle sollecitazioni dell’utente , che si troverà davanti a un “look’n’feel” completamente diverso nell’interazione con il dispositivo.
I pixel tattili che fungono da attuatori tra l’handheld e l’utente possono essere impiegati come indicatori fisici della fine di una lista visualizzata in avanzamento sullo schermo, il riconoscimento preciso di un gesto come di un input tattile univoco e diversi stati di vibrazione del dispositivo.
Un brevetto la cui invenzione viene accreditata a Phil Harrison, ex-presidente di Sony Computer Entertainment Worldwide Studios . E naturalmente la prima possibile applicazione a cui molti pensano è una versione rinnovata della console da gioco PlayStation Portable: una console pienamente “interattiva”, capace di coinvolgere in maniera nuova il giocatore e aprire gli scenari a sviluppi ulteriori del settore videoludico dopo la “ri-evoluzione” di Nintendo Wii e Nintendo DS.
Oppure si parla di applicazioni nel campo dei dispositivi dotati di caratteristiche in grado di aiutare gli utenti impossibilitati a servirsi della vista come senso principale di interazione. Sia come sia, il brevetto descrive uno scenario che, come nel caso di molte delle notizie provenienti dal mondo dei brevetti, potrebbe non essere di immediata commercializzazione. Ma certo stuzzica l’immaginazione.
Alfonso Maruccia