Tokyo (Giappone) – Quello che Sony sembra intenzionata a spiccare è decisamente un bel salto per un’azienda che prima d’ora non aveva mai mostrato interesse per il mercato delle grafica hi-end, mercato peraltro dominato da un mostro sacro, da qualche tempo in difficoltà, del calibro di Silicon Graphics .
Il gigante giapponese sembra sicura del fatto suo e senza pudore alcuno ha annunciato il suo primo sistema multiprocessore, il GScube, destinato al mercato delle workstation grafiche di fascia alta. In pratica un assalto a Silicon Graphics…
Quello che rende intrigante GScube è sicuramente il fatto che al suo interno non si nasconda altro che un insieme di 16 processori basati sul noto Emotion Engine della Playstation 2, una “forza lavoro” capace di generare poco meno di 100 GigaFlops, circa 10 volte la potenza della recente console di Sony.
GScube ha come suo target principale la nuova industria cinematografica basata sul multimediale e la grafica 3D, le software house di videogiochi ed i distributori di film: questi ultimi potranno infatti trasmettere direttamente ai cinema, attraverso connessioni a larga banda, le pellicole sotto forma di audio e video compresso, una funzione che ben si addice alle potenzialità di calcolo di GScube.
Per il futuro Sony conta di estendere le attuali capacità elaborative di GScube portandole a superare fino a 100 volte quelle della Playstation 2.
Per Sony l’entrata in un mercato di nicchia come quello delle workstation grafiche hi-end è un buon modo per far fruttare da subito gli investimenti di denaro che interessano il settore console: ciò che tornerà buono domani per i videogiochi, può servire oggi per la grafica professionale.