Quando si parla di scatti e riprese da effettuare in digitale quello dei megapixel non è l’unico dato importante. Per questo motivo, i sensori CMOS che Sony produrrà per i prossimi smartphone permetteranno di utilizzare la tecnologia HDR anche durante la cattura dei video.
Il sistema “High Dinamic Range” gioca con l’illuminazione e migliora la capacità delle immagini di restituire maggiori dettagli in condizioni di forti contrasti luminosi, consentendo alla fotocamera di combinare due esposizioni differenti contemporaneamente. Non è una novità assoluta nel campo del digitale, parecchi smartphone già la impiegano, ma rappresenta una ventata d’aria fresca visto che oggi i cellulari sono limitati all’elaborazione HDR delle sole foto.
Il piccolissimo sensore CMOS back-illuminated da 13 megapixel, su cui sta attualmente lavorando la compagine nipponica, è inoltre basato sul coding RGBW che aggiunge una quarta tonalità, il bianco, ai classici tre colori. Aggiunta che dovrebbe consentire di produrre immagini ancora più nitide anche in condizioni di scarsa luminosità.
Sony ha già collaborato all’hardware della nuova fotocamera di iPhone 4S, e appare scontato un gemellaggio anche per il prossimo device Apple. Il prossimo marzo la società inizierà a spedire campioni da otto megapixel ai clienti interessati e verso giugno mostrerà il modulo finale da 13MPx. La produzione di massa dell’innovativo sensore è comunque prevista per questo autunno.
Roberto Pulito
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PER FORZA
Per forza! Volete togliere il piacere alla Camusso di gridare SCIOPERO, SCIOPERO e SCIOPERO? E come fanno a passare il sabato sera senza fare le marce e mangiare la mortadella alla fine?il tonto winaroRe: PER FORZA
- Scritto da: il tonto winaro> Per forza! Volete togliere il piacere alla> Camusso di gridare SCIOPERO, SCIOPERO e SCIOPERO?> E come fanno a passare il sabato sera senza fare> le marce e mangiare la mortadella alla> fine?gran bel nickname :) Parente di Fiber?bubbaNon è che sia una posizione inattesa...
...da parte dei sindacati.La contrattazione via email impedirebbe di tenere un comportamento diverso in camera di contrattazione e in pubblico, necessità per chiunque faccia politica. Evidentemente la Fornero è troppo poco avvezza al bipensiero per pensare che un sindacalista (o un qualsiasi rappresentante di categorie di cittadini, confindustria o sindacato o partito che sia) possa contrattare le condizioni in modo esplicito.Talking HeadRe: Non è che sia una posizione inattesa...
- Scritto da: Talking Head> ...da parte dei sindacati.> > La contrattazione via email impedirebbe di tenere> un comportamento diverso in camera di> contrattazione e in pubblico, necessità per> chiunque faccia politica.> > > Evidentemente la Fornero è troppo poco avvezza al> bipensiero per pensare che un sindacalista (o un> qualsiasi rappresentante di categorie di> cittadini, confindustria o sindacato o partito> che sia) possa contrattare le condizioni in modo> esplicito.in realta' una contrattazione via mail e' estremamente scomoda (che va giusto bene per mandare una pila di punti programmatici o un bel pdf). Se la fornero voleva proporre una cosa moderna MA UTILE doveva consigliare IRC. Se no fa' solo scena...styxRe: Non è che sia una posizione inattesa...
Dipende dall'argomento e dalla tipologia di discussione.L'e-mail è lo standard nel mondo accademico, dove la discussione non è esclusivamente argomentazione e botta e risposta come in una procedura di discussione aziendale, ma dove un singolo punto richiede studio della questione e tempo.Se io dico "La proposta X toglie Y posti di lavoro come dice lo studio Z", per rispondermi dovrai prima di tutto controllare il dato, leggere lo studio Z per vedere se la procedura di indagine seguita permette di applicarlo in quel caso, leggere nella letteratura eventuali dati contrari e critiche a Z. Poi richiede di formulare un'ipotesi alternativa, di cercare dati diversi. Inoltre spesso l'argomentazione non richiede una riga ma un paragrafo in cui si spiega in quale modellizzazione rientra la propria idea, magari con l'invio di un grafico a sostegno e riferimenti bibliografici ulteriori. Le tipiche email di risposta e commento a tesi accademiche sono di due-tre pagine, e sono intervallate da brain-storming faccia a faccia o via Skype in cui si sgrossa la questione. La Fornero ha in mente quel genere di discussione, per cui l'email va benissimo. I sindacati hanno in mente la discussione da contrattazione politica, in cui a nessuno interessano davvero i numeri e la realtà, ma il sentimento del riferimento rappresentativo e gli slogan: se l'attenzione dell'elettorato è concentrata sull'articolo 18, perché ti dovresti interessare se è giusto o sbagliato tenerlo? Ti interessa solo sapere cosa ne pensano i tuoi "elettori". In quest'ottica, la discussione effettivamente è più adatta a IRC. Ma ancora meglio, come dice giustamente la Camusso, faccia a faccia. In cui posso rimangiarmi quello che ho detto, non essere chiaro nell'esposizione, e soprattutto superare con il tono della voce il mio interlocutore quando non sono in grado/non ho voglia di studiare le sue argomentazioni.Talking HeadLenin e Berlinguer si rivolterebbero
Orrore! Via email? E Lenin e Berlinguer, maestri dell'oratoria, che lavoro farebbero?il tonto winaroGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 24 gen 2012Ti potrebbe interessare