Sotto il cofano di iPhone 3GS

Sotto il cofano di iPhone 3GS

Apple dice che è due volte più veloce. Le indiscrezioni sull'hardware sembrano confermarlo. Ma il gap tra il vecchio e nuovo melafonino potrebbe avere altre conseguenze
Apple dice che è due volte più veloce. Le indiscrezioni sull'hardware sembrano confermarlo. Ma il gap tra il vecchio e nuovo melafonino potrebbe avere altre conseguenze

Con CPU che nei laptop si avviano a 3GHz di velocità, 200MHz guadagnati tra la precedente e la nuova versione di iPhone potrebbero sembrare poca cosa: a quanto pare , però, non è solo questione di Hertz, ma di come li si usa. Dentro il nuovo 3GS batte un cuore rinnovato, un microprocessore ARM che se confermato dovrebbe garantire un surplus di potenza non da poco al melafonino.

Secondo quanto dedotto dalle specifiche pubblicate sul sito olandese T-Mobile e dalla ricostruzione di Appleinsider , ad alimentare le applicazioni di iPhone ora ci sarebbe un system on a chip (SOC) molto simile a quello che già è montato dentro il Pre di Palm : un design dedicato di una CPU Cortex-A8, vale a dire di settima generazione, capace di almeno 600MHz di frequenza e soprattutto con a bordo un sottosistema grafico in grado di supportare le specifiche delle API OpenGL ES 2.0 .

L’integrazione della tecnologia PowerVR SGX dovrebbe consentire un notevole boost prestazionale in fatto di grafica: unito alla maggiore frequenza, al raddoppio della RAM ( passata da 128 a 256MB) e a una disponibilità di registri e pipeline superiore alla precedente, la potenza complessiva del nuovo iPhone 3GS dovrebbe essere abbastanza da giustificare le affermazioni di Apple sulle sue prestazioni e in ogni caso pari a quella di Pre – divenuto in breve un punto di riferimento in fatto di fluidità e potenza tra gli smartphone.

La differenza fondamentale tra iPhone e Pre, tuttavia, resta l’approccio al multitasking : pressoché assente nel primo, cavallo di battaglia del secondo. Il risultato più ovvio di questa scelta potrebbe essere una capacità di iPhone di far girare applicazioni (soprattutto giochi) più complesse, a tutto beneficio di quanto è possibile fare con il terminale in termini di multimedialità.

Il rovescio della medaglia è la distanza tra le capacità e le specifiche del “vecchio” iPhone 3G e il nuovo 3GS: 200MHz non sono tantissimi, ma sono comunque il 50 per cento in più rispetto ai 412MHz di partenza della generazione precedente. Se poi ci si aggiunge l’OpenGL ES 2.0 contrapposto all’1.1, ecco che la prospettiva di un mercato di applicazioni differenziato tra i due terminali diventa possibile: nell’AppStore non è improbabile che presto ci siano programmi compatibili solo con l’hardware mobile di Cupertino più recente. ( L.A. )

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Pubblicato il
12 giu 2009
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