L’impresa spaziale di Elon Musk si è guadagnata il beneplacito della Federal Aviation Administration per la costruzione di un nuovo spazioporto nello stato americano del Texas, una struttura destinata a fare da showcase delle capacità raggiunte da SpaceX e contemporaneamente a servire le necessità di lancio specifiche dell’azienda.
SpaceX ha sin qui utilizzato gli spazioporti militari e quelli gestiti da NASA per inviare nello spazio sonde, satelliti e razzi vettore, ma nel farlo gli ingegneri della società sono dovuti scendere a patti con strutture pensate decenni or sono e costruite per esigenze molto diverse.
Per contro, lo spazioporto che vedrà la luce nel Texas del sud (contea di Cameron) sarà fortemente votato all’automazione per il rifornimento, il trasporto e il lancio degli attuali vettori Falcon 9 e dei futuri Falcon Heavy , con l’obiettivo – sempre dichiarato – di superare la stessa NASA e portare una missione umana su Marte in un non meglio precisato futuro.
In attesa di uno spazioporto tutto suo, SpaceX continua a fare “business” appoggiandosi sulle installazioni di lancio dei soliti noti per portare nello spazio i sei satelliti per le comunicazioni macchina-macchina di Orbcomm (con il booster che si è danneggiato nella fase di lancio e non potrà quindi essere riutilizzato) e passando i test necessari alla certificazione per il lancio dei satelliti militari USA.
PHOTO] Falcon 9 lifts off carrying 6 ORBCOMM satellites to orbit. pic.twitter.com/Os04NVR3oI
— SpaceX (@SpaceX) 15 Luglio 2014
L’impresa spaziale di Elon Musk si fa ogni giorno più promettente e anche il governo britannico appare interessato alle prospettive di crescita del settore. Si parla ancora di spazioporti, e di una data precisa (2018) entro cui realizzare la struttura destinata a servire Virgin Galactic e le altre aziende spaziali che varranno, nel 2030, ben .
Alfonso Maruccia