Spagna, assolto programmatore satirico

Spagna, assolto programmatore satirico

Aveva realizzato un giochino che non piaceva alle gerarchie ecclesiastiche: si faceva beffe delle pratiche religiose. Lui si pente e ne esce pulito. In rete si diffonde il game
Aveva realizzato un giochino che non piaceva alle gerarchie ecclesiastiche: si faceva beffe delle pratiche religiose. Lui si pente e ne esce pulito. In rete si diffonde il game


Roma – Un giochino in stile Doom dove l’utente spara ai fedeli che sfilano in una processione religiosa e che si trasformano in zombie: questa l'”opera” che ha messo nei guai un professore di informatica spagnolo, trascinato in aula per la sua realizzazione e assolto, per sua fortuna, nei giorni scorsi. La notizia l’ha diffusa in questi giorni EDRI , gruppo internazionale da sempre in prima fila nella difesa dei diritti civili.

Il suo videogame, Matanza Cofrade , ha alzato un grosso polverone dentro e fuori la Spagna perché ad essere prese di mira sono, in particolare, le processioni della Settimana Santa , uno dei momenti più rilevanti nel culto cattolico. L’idea del programmatore e della band spagnola Narco era quella di diffondere il giochino sotto forma di “regalo” in un CD diffuso ancora nel 2002. Non appena emerse però la natura del gioco, alcune organizzazioni religiose decisero di denunciare il programmatore e il gruppo musicale si guardò bene dall’inserirlo nel proprio materiale.

Stando all’accusa, il programmatore non solo avrebbe offeso la religione e i suoi praticanti ma avrebbe anche abusato delle proprietà intellettuali delle fratellanze religiose le cui immagini erano state riprese nel gioco stesso.

Durante la prima udienza del conseguente processo, tenutasi nei giorni scorsi, la difesa ha sostenuto che il programmatore sarebbe pentito della propria opera e che questa non era intesa per offendere alcuno. Ha anche sottolineato che si trattava soltanto di un gioco con personaggi virtuali “che rappresentano zombie, non membri delle confraternite”. Il magistrato che presiedeva il caso ha così deciso per l’assoluzione .

Va da sé che il gioco, inizialmente diffuso dal sito (non più funzionante) www.miraunperroverde.es.fm, è ora facilmente reperibile sui circuiti del peer-to-peer.

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Pubblicato il
11 ott 2005
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