Spam/ Hotmail sommerso dalle critiche

Spam/ Hotmail sommerso dalle critiche

Passa a Infospace i dati e gli indirizzi di posta elettronica dei propri utenti. Questi hanno la possibilità di parare il colpo solo se si accorgono dell'opzione e scelgono di cancellarla. Accuse a raffica
Passa a Infospace i dati e gli indirizzi di posta elettronica dei propri utenti. Questi hanno la possibilità di parare il colpo solo se si accorgono dell'opzione e scelgono di cancellarla. Accuse a raffica


New York (USA) – Pur essendo uno dei primi servizi di web-email che si è adoperato per tentare di limitare lo spam in arrivo ai propri utenti, Hotmail è finito nuovamente nella bufera. La causa è un accordo, che qualcuno ha definito “scellerato”, con Infospace, che inserisce i dati e gli indirizzi email degli utenti di Hotmail nelle proprie directory pubbliche ( White Pages ).

L’accordo prevede che quando un utente si iscrive ad Hotmail, il suo indirizzo di posta elettronica e i dati relativi alla residenza, passino automaticamente ad Infospace. Per impedirlo, l’utente deve accorgersi dell’opzione già configurata e decidere di cancellarla mentre si iscrive (opt-out). Se non lo fa, i suoi dati sono trasmessi ad Infospace, accusata a sua volta di essere un veicolo per spammers.

In effetti, “l’opzione Infospace” viene proposta anche in Italia come elemento finale del lungo modulo di iscrizione ad Hotmail sotto la voce “servizi”. Il primo “servizio” è “Elenco utenti di Hotmail”, il secondo è “Pagine bianche di Internet”. La spiegazione, molto più in basso nella stessa pagina, di cosa siano queste “pagine bianche” è decisamente vaga ma sufficientemente rassicurante per chi teme la divulgazione dei propri indirizzi: “Pagine bianche Internet – Selezionando questa opzione, il tuo nome, località e indirizzo di posta elettronica Hotmail verranno inseriti automaticamente in uno o più elenchi di indirizzi di posta elettronica su Internet, consentendo ad altri utenti di effettuare ricerche del tuo nominativo e inviarti messaggi. Tutte le altre informazioni personali resteranno riservate”.

Il problema maggiore, però, sembra risiedere nel modo in cui Infospace tratta i dati dei propri elenchi. Non ci vuole molto, infatti, per accedere agli indirizzi completi di posta elettronica che si trovano nelle directory dell’azienda, sebbene questa sostenga che non siano disponibili proprio per contrastare gli spammers.


Se Hotmail viene dunque accusato di diffondere gli indirizzi e gli altri dati dei propri utenti, Infospace viene accusata nuovamente di fornire un servizio in più agli spammer. “Una volta che il tuo indirizzo di posta elettronica finisce nel database degli spammer – sostiene Bennett Haselton di Peacefire – non c’è modo di tirarlo fuori da lì”.

Il problema in Infospace è che, oltre a poter accedere facilmente agli indirizzi di posta elettronica degli iscritti, è anche altrettanto facile farsi restituire dal sistema pagine con 100 indirizzi uno di seguito all’altro. Un vero e proprio “invito a nozze” per le aziende che lucrano sull’invio di posta elettronica non richiesta, lo spamming appunto.

Microsoft attraverso il product manager di MSN, Sarah Lefko, difende l’accordo con Infospace sostenendo che è del tutto in linea con la policy dell’azienda sulla privacy degli utenti. Pur non volendo entrare nello specifico dei rapporti commerciali con Infospace, Lefko ha sottolineato: “Naturalmente quando ci si iscrive per un nuovo account Hotmail si ha l’opportunità di cancellare quella opzione”.

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Pubblicato il 7 mar 2001
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