San Francisco (USA) – Qing Yang e Pui Ting Chen, cittadini americani residenti nel nord della California, hanno patteggiato il pagamento di una gigantesca ammenda da 475mila dollari per ottenere il proscioglimento dalle accuse di spamming, un reato che l’ordinamento statunitense considera molto grave .
Il duo, che operava dietro la copertura di due piccole aziende informatiche, aveva creato un enorme network pubblicitario abusivo per la vendita di prodotti finanziari e bancari, come fondi risparmio e mutui. Dalle indagini condotte dall’ FBI è emerso che Yang e Chen erano gli autori di almeno due milioni di messaggi che hanno bersagliato altrettanti utenti americani.
La coppia di spammer, durante il patteggiamento, ha voluto comunque presentare ai giudici una dichiarazione scritta dove sottolineavano la loro presunta innocenza. Ciononostante, i procuratori intendono far luce sui retroscena della lucrosa attività avviata da Yang e Chen, che probabilmente contavano su una fitta rete di affiliati ed inserzionisti.
Il fatturato degli spammer, dicono gli inquirenti, si è attestato attorno ai 2,5 milioni di dollari nel giro di appena un anno.
L’aiuto degli utenti, rivelano fonti ufficiali, è stato determinante per la cattura dei due spammer: le vittime , stufe di vedere le proprie caselle di posta elettronica infestate da messaggi non desiderati, avevano infatti già segnalato il fatto alle autorità nel 2005.
-
Anche da noi
Dovrebbero farla anche da noi una legge che proibisce ai politici di farci arrivare le loro cazzate...a tutti, nessuno escluso.Non c'è stata volta che rivolgendo qualche accusa comportamentale a quelli del partito opposto, non stessero loro stessi venedo meno al principio mosso in quella critica."Ma loro vogliono dividere l'italia", e una frase del genere sembra contenere una volontà di pace? "Noi siamo uniti e non gli lasceremo fare quello che vogliono, visto che loro non hanno festeggiato senza invece discutere con noi".Bambini...da una parte e dall'altra.In tutta sincerità, crescete un pò, che tra i vostri interessi e le vostre scaramucce ci siamo noi.Mi ero illuso che per come erano andate le votazioni si arrivasse a capire quello che gli antichi predicavano da tempo, che la verità sta nel mezzo, ma di antica saggezza non avete niente, siete solo "vecchi bambini". E NON é UN COMPLIMENTO!!!AnonimoRe: Anche da noi
- Scritto da: Anonimo> Dovrebbero farla anche da noi una legge che> proibisce ai politici di farci arrivare le loro> cazzate...a tutti, nessuno escluso.La libertà di pensiero e di parola è fondamentale in qualunque democrazia. Quando si accetta che essa venga limitata non si vive più, di fatto, in regime di democrazia.Accettare di barattare la nostra libertà per qualcosa d'altro è pericoloso... molto più pericoloso del terrorismo, degli insulti e di qualunque altro male che affligga la nostra società.AnonimoRe: Anche da noi
Prepariamoci, nei prossimi 5 anni finiremo così.AnonimoRe: Anche da noi
> Prepariamoci, nei prossimi 5 anni finiremo così.ricordo infatti l' italia dal 1996 al 2001 quando i prati crescevano rigogliosi concimati dai bambini bolliti, l'edilizia prosperava grazie ai laogai in cui molti italiani venivano costretti ai lavori forzati, tutti i quotidiani, i settimanali e le tv vennero nazionalizzatinon sono spaventatissimo anch'io dai prossimi 5 anni solo perchè il pericolo é il mio hobby ;-)Anonimodictat si scrive così non DIKTAT!
dictat si scrive così non DIKTAT!AnonimoRe: dictat si scrive così non DIKTAT!
- Scritto da: Anonimo> dictat si scrive così non DIKTAT!se guardi google si scrive in etrambi i modiAnonimoInternet e Cina
Diciamoci la verità, internet che è una rete senza confini difficile da controllare è proprio in antitesi con il potere cinese.Secondo me sbagliano a voler censurare a tutti i costi. Tanto ormai la Cina è un successo mondiale, non c'è più bisogno di mettere delle barriere. Se lasciasse veramente la libertà di parola chi potrebbe dirle più niente?AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 11 04 2006
Ti potrebbe interessare