Atlanta (USA) – Sfruttando identità fittizie e altri giochetti dal sapore truffaldino, Howard Cormack è riuscito nel corso dell’ultimo anno a spedire 825 milioni di email spammatorie da account Earthlink, uno dei più importanti provider americani. Un’attività che gli costerà 16 milioni di dollari.
Un giudice federale americano ha infatti deciso di compensare Earthlink per i danni subiti, anche di immagine, dall’attività di Carmack e ha pronunciato una ordinanza permanente che impedisce a Carmack di farsi autore di qualsiasi ulteriore episodio di spam o persino di aiutare qualcuno a spammare. Qualora l’uomo non rispettasse l’ingiunzione i suoi guai aumenterebbero esponenzialmente.
Quella di Earthlink è una vittoria vissuta naturalmente con entusiasmo dai sostenitori dell’antispam sebbene non si tratti sul piano economico della più importante, visto che proprio Earthlink era riuscita l’anno scorso a trascinare in tribunale un altro spammer vedendosi assegnare 25 milioni di dollari di danni. Denaro che peraltro l’azienda in queste ore ha confermato di non essere ancora riuscita ad incassare.
La lotta contro gli spammer da parte dei provider statunitensi sta comunque segnando importanti vittorie. Si veda quanto accaduto con America Online , il maggiore degli ISP a stelle e strisce, che dopo aver ottenuto 7 milioni di dollari di risarcimento da uno spammer, per altri autori di spam ha chiesto 10 milioni di dollari di danni.
Va segnalato che in queste stesse ore in Danimarca, dove vige una severa legislazione antispam, un’azienda locale, la Fonndanmark, è stata condannata ad una sanzione di 2mila euro per l’invio di 156 email spammatore a 50 diversi utenti.
Per seguire da vicino la questione Spam è a disposizione il Canale Spam di Punto Informatico.
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9 mag 2003