Spamming in crescita. Ingenuità e furberie

Spamming in crescita. Ingenuità e furberie

Pare che stia aumentando la quantità di spamming in circolazione. E non c'è solo l'ingenuità del newbie ma anche l'ostinazione di business e aziende che cercano di sfruttare l'email per trovare abbonati e clienti, a qualsiasi costo
Pare che stia aumentando la quantità di spamming in circolazione. E non c'è solo l'ingenuità del newbie ma anche l'ostinazione di business e aziende che cercano di sfruttare l'email per trovare abbonati e clienti, a qualsiasi costo


Roma – In questi mesi va aumentando la quantità di spamming ricevuta dagli utenti Internet. A leggere newsgroup e forum, aumenta sensibilmente il numero di persone che si lamenta per la ricezione sempre più frequente di messaggi promozionali non richiesti, inviati “a pioggia” dai mittenti più diversi.

Accanto all’ingenuità del newbie, del nuovo arrivato che crede di poter promuovere il proprio sito raccogliendo il maggior numero possibile di indirizzi email e inviando una email di segnalazione a tutti indiscriminatamente, arriva l’onda crescente dello spamming di aziende, tra cui diverse imprese italiane, che sperano di aumentare così la propria base di clienti o la visibilità del proprio sito.

Per fare un esempio, uno dei più frequentati siti italiani, noto per le sue mailing list, in queste ore ha invitato i suoi abbonati-utenti a scrivere a tutti i propri conoscenti per segnalare le ultime iniziative, in questo modo incoraggiando la moltiplicazione di messaggi non richiesti e inventando la “seconda battuta” dello spamming, dove lo spammatore riesce a convincere degli “intermediari” che mandare molte email di segnalazione a tutti quelli che conoscono è cosa buona e utile. Una sorta di “evangelizzazione” dello spammer.

Dall’inizio di settembre, come già denunciato negli States da diversi giornali, sono andati aumentando anche i messaggi di fantomatiche aziende pronte ad offrire Cd-ROM gonfi di indirizzi di posta elettronica. Questo è lo spamming dello spamming, ovvero l’invio a raffica della proposta a individui che non l’hanno richiesta nella speranza di “beccare” quello pronto a comprarsi 50 o 100 milioni (per chi ci crede) di indirizzi email da investire a sua volta con tonnellate di email non richieste.

Ma oltre alle furberie e alle semitruffe, a disturbare la quiete della mailbox ci si mette, come accennato, un numero crescente di newbie, le “matricole di Internet”. Sono arrivati da poco sulla Rete e nessuno ha spiegato loro che inondare le caselle di posta elettronica di messaggi non richiesti non è una bella cosa da fare. Né è stato detto loro che è controproducente e può creare seri problemi, mettere nei guai, provocare denunce. D’altro canto, nella “vita reale”, le cassette della posta ogni giorno, ancora oggi, si riempiono di colorate lettere pubblicitarie del tutto inutili e non richieste, semmai dannose per il consumo sconsiderato che si fa della carta. Quindi spammare può sembrare, ahitutti, normale..

Ma l’evento che ha colpito la fantasia di molti in queste ore è una ignota “Rosa” che rischia di diventare il tormentone dell’autunno. Questa persona che si firma Rosa, infatti, circa un mese fa aveva inondato la Internet italiana con messaggi che annunciavano la nascita del proprio sito personale. Sito ospitato da un provider che lo ha chiuso non appena ha saputo dello spamming di massa. Non contenta, la nostra Rosa negli ultimi due giorni si è rifatta viva. Ha riaperto il suo sito da un’altra parte e ha re-inviato la segnalazione su tutta la Rete, o quasi. Non sarà un caso che nel messaggio inviato si dice: “ti volevo solo avvisare che ho messo in funzione, non senza fatica, il mio sito personale”. Non dev’essere stato facile trovare un provider disponibile ad ospitare “la spammatrice pazza”. Ne sentiremo parlare ancora?

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Pubblicato il
14 set 2000
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