È da lungo tempo al centro dell’attenzione di tutti: di neutralità della rete si parla negli States ormai da anni ma il dibattito si è aperto anche in Italia, perché i destini della neutralità di Internet altro non sono che quelli della stessa Internet. Nell’inviare le sue domande ai candidati alle prossime consultazioni elettorali, Punto Informatico non poteva esimersi dal porne una sull’argomento.
Anche su questo tema, come per quelli della precedente puntata dello Speciale Elezioni , hanno ricevuto l’email e deciso di rispondere solo Antonio Di Pietro ministro del Governo uscente ed esponente dell’Italia dei Valori, Franco Grillini , candidato sindaco di Roma per il Partito Socialista, e Maurizio Gasparri , già ministro delle Comunicazioni ed esponente del PDL.
Punto Informatico: Quando si parla di mantenimento della neutralità della rete, si parla di equidistanza tra operatori e fornitori di servizi e contenuti Internet, e del come questi contenuti siano fruiti dagli utenti e resi accessibili ai clienti dei provider. I filtri apposti sul file-sharing sono l’avanguardia dell’alterazione di questa neutralità. Come la vede? Cosa si può fare? È giusto garantire la neutralità?
Maurizio Gasparri
Internet ha avuto il successo che tutti conosciamo anche perché è nata neutrale. I mezzi di comunicazione sono e devono restare intrinsecamente neutrali, gli usi che se ne fanno no.
In certi casi la neutralità della rete viene messa in pericolo da azioni che hanno lo scopo finale dichiarato di tutelare la qualità di navigazione degli utenti, come ad esempio l’apposizione di filtri sul file-sharing, poiché la larghezza di banda non è una risorsa infinita. Nonostante le buone intenzioni, non penso che sia questo il metodo corretto: è rischioso e apre le porte ad abusi ben maggiori che oggi possiamo solo iniziare a immaginare.
È necessario che le comunità etiche ricerchino strumenti e soluzioni tecnologiche per combattere gli usi impropri che certi individui fanno della rete, senza però illudersi di fermare la crescita delle nuove tecnologie e senza mettere a rischio la neutralità della rete.
Antonio Di Pietro
La neutralità della Rete è uno dei motivi della sua diffusione, io credo a un’autodifesa della Rete nel tempo e non penso sia possibile esercitare su di essa un vero controllo.
Franco Grillini
La Ne(u)truality è fondamentale per il mantenimento della libertà di informazione, della libertà nell’usufruire dei servizi di terzi. Come è fondamentale la capillarità tanto è fondamentale la libertà di utilizzo della banda fornita. Se oggi si limita il P2P, domani si potrà anche limitare il VOIP senza conseguenze?
Ciò è del tutto inaccettabile. Andrebbero posti vincoli seri di trasparenza ai provider. Vogliono vendere P2P blocked connection? Bene, ma che sia chiaro al momento della sottoscrizione del servizio. Il rischio è quello di trovarsi vincolati con un gestore che blocca il servizio anche per un anno nei casi di abbonamenti aziendali.
E se il provider decide di bloccare il traffico VOIP su una adsl intestata ad una azienda? Oggi non è neanche possibile per l’azienda rescindere il contratto. Ciò è veramente inaccettabile.
Ci vogliono strumenti di tutela alla trasparenza e alla equità perché il consumatore possa scegliere liberamente e perché il gestore non abusi della sua posizione dominante.