Stanca: noi meglio degli USA

Stanca: noi meglio degli USA

Il ministro guarda ai dati del fisco telematico e non ha dubbi: gli americani se li sognano. Bene anche i computer nella PA e l'uso delle email nelle amministrazioni. Alla grande la firma digitale. Manca solo lo spumante
Il ministro guarda ai dati del fisco telematico e non ha dubbi: gli americani se li sognano. Bene anche i computer nella PA e l'uso delle email nelle amministrazioni. Alla grande la firma digitale. Manca solo lo spumante


Roma – L’Italia marcia più rapidamente degli Stati Uniti quando si viene ad un elemento centrale del governo elettronico: il fisco telematico. Lo ha affermato il ministro per l’Innovazione Lucio Stanca che ha diffuso ieri una nota orgogliosa per l’oggi e fiduciosa per il domani.

“Dal raffronto tra i risultati italiani e quelli statunitensi – ha dichiarato parlando proprio del fisco in rete – ci sono addirittura indicazioni sorprendenti e in controtendenza con la dinamica mondiale della supremazia tecnologica. Nel 2002 nel nostro Paese, infatti, pressoché il 100% delle dichiarazioni annuali dei redditi viene ricevuto in formato elettronico, contro il 38% negli USA, dove il 62% delle dichiarazioni continuano ad essere compilate e trasmesse con il metodo tradizionale su carta”.

Secondo Stanca Italia batte USA non solo nelle dichiarazioni dei redditi ma anche nei versamenti fiscali telematici, cioè gli e-payment . “Negli USA – ha dichiarato Stanca – sono stati 800 mila su una platea potenziale di 11 milioni, il 7%, ed in Italia 70 mila su circa 630 mila, vale a dire il 9%, mettendo così a segno una performance migliore”.

Ma l’Italia è forte anche perché ormai il computer è diffuso a tutti i livelli della pubblica amministrazione, o almeno così assicura chi comprende fino in fondo cosa intenda dire Stanca quando dichiara: “E’ stata anche raggiunta la piena diffusione del personal computer nelle Pubbliche amministrazioni centrali: la quota di dipendenti informatizzabili che ha un pc è infatti passata dal 70% del 2000 all’86% del 2002, mentre la quota di dipendenti informatizzabili delle stesse amministrazioni che hanno una casella di posta elettronica è cresciuto dal 24% del 2001 al 40% del 2002, a circa il 60% del 2003″. Non completa, quindi, ma piena .

A testimoniare che tutto va alla grande sarebbe anche il numero di messaggi email scambiati in un anno tra le diverse amministrazioni e tra queste e l’esterno. Nel 2002 erano 14,6 milioni e nel 2003 hanno superato quota 31 milioni. Un numero sette volte superiore a quello del 2001, quando le email erano state poco più di 4,7 milioni.

Ma il risultato che più entusiasma il Ministro è quello sulla firma digitale . “Si sta diffondendo – ha dichiarato – l’utilizzo della firma digitale e della posta certificata come strumenti avanzati per la comunicazione fra PA con i cittadini ed in particolare le imprese e i professionisti. Tanto che a fine 2003 abbiamo raggiunto uno dei 10 obiettivi di legislatura di un milione di dispositivi di firma digitale rilasciati: l’uso della firma digitale per l’invio degli atti delle imprese per via telematica al Registro ha consentito alle aziende un risparmio di diverse centinaia di milioni di euro l’anno per minori oneri di spedizione, gestione, archiviazione e spostamenti”.

I prossimi passi sono quelli della già avviata Seconda fase dell’e-government dove si lavorerà soprattutto per la collaborazione tra amministrazioni centrali e locali per portare ai comuni, anche i più piccoli, anche alle comunità montane, i vantaggi del governo elettronico. “In tal modo – ha dichiarato Stanca – si sta già realizzando in Italia un federalismo efficiente . L’obiettivo è di migliorare i rapporti tra i cittadini e le imprese, da un lato, e la Pubblica amministrazione, di cui gli enti locali costituiscono il livello predominante di contatto con i cittadini-utenti, dall’altro”.

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Pubblicato il 27 gen 2004
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