Stevie Wonder: il copyright sia cieco

Stevie Wonder: il copyright sia cieco

Appello del musicista statunitense all'ultima assemblea generale della WIPO. Bisognerebbe istituire un protocollo per l'importazione e l'esportazione di contenuti per utenti disabili. Nel rispetto del diritto d'autore
Appello del musicista statunitense all'ultima assemblea generale della WIPO. Bisognerebbe istituire un protocollo per l'importazione e l'esportazione di contenuti per utenti disabili. Nel rispetto del diritto d'autore

Un vero e proprio stato d’emergenza, che i paesi che appartengono alla World Intellectual Property Organization (WIPO) dovrebbero dichiarare per una riforma più che urgente. Una significativa riformulazione delle attuali leggi sul copyright, che tuteli tutti quegli utenti affetti da varie disfunzioni della vista .

A lanciare l’allarme è stato il musicista statunitense Stevie Wonder, recentemente intervenuto nel corso dell’ultima assemblea generale della WIPO. Un vuoto normativo continuerebbe infatti a lasciare utenti ciechi o ipovedenti nella totale oscurità, impossibilitati ad avere pieno accesso a contenuti d’informazione ed educazione .

“Esistono persone – ha spiegato Wonder – che hanno da offrire di gran lunga più di me, che sono però bloccate in questa prigione senza possibilità di accedere all’informazione”. Il musicista vorrebbe dunque l’istituzione di un programma (di una fondazione o comunque di un sistema) che distribuisca ad utenti disabili materiale protetto da copyright .

Questo programma dovrebbe in sostanza prevedere uno speciale protocollo per importare/esportare con facilità materiale per ciechi . Il tutto nel pieno rispetto delle attuali leggi sul diritto d’autore. Senza dunque costringere questi cittadini a violare il copyright per godere delle gioie del “mondo delle lettere”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 21 set 2010
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