Streaming web, è arrivato il mattatore

Streaming web, è arrivato il mattatore

Possiede i brevetti a tutte le trasmissioni on demand di audio e video compresso su qualsiasi new media. Trema l'emergente business dello streaming mentre Acacia Media Technologies si rivolge al tribunale. Scorrerà sangue
Possiede i brevetti a tutte le trasmissioni on demand di audio e video compresso su qualsiasi new media. Trema l'emergente business dello streaming mentre Acacia Media Technologies si rivolge al tribunale. Scorrerà sangue


Roma – Una serie di brevetti copre tutti i sistemi di trasmissione di audio e video compressi via internet, wireless, satellite e altri media. Sono brevetti che ha in mano Acacia Media Technologies che ora intende brandirli in tribunale per racimolare milioni di dollari in royalty da migliaia di aziende impegnate nell’emergente business dello streaming.

Dopo i brevetti sull’ipertesto , sul jpeg , sull’instant messaging e su altre tecnologie di base utilizzate su internet arriva dunque la prima offensiva legale della società detentrice, a suo dire, dei diritti per le operazioni di streaming. Via internet, satellite e altri media, infatti, vengono diffusi sempre più da grandi e piccole aziende di tutti i comparti materiali multimediali in formato compresso. Tutte loro, secondo Acacia, dovranno pagare oppure affrontare lunghe battaglie legali.

Acacia – il cui gruppo ha già raggranellato milioni a destra e sinistra rivendicando il brevetto sui v-chip, i chippotti che consentono ai genitori di impedire ai figli di vedere certi programmi in Tv – si è per ora limitata a citare in tribunale 39 imprese alle quali nei mesi scorsi ha chiesto soldi per l’uso di tecnologie di streaming. Alcune di queste imprese appartengono al business del porno, uno di quelli dove la diffusione di contenuti in streaming sta diventando la norma.

Che Acacia abbia in mano delle carte forse vincenti lo dimostra il fatto che il Gruppo Virgin ha già deciso di trovare un accordo con l’azienda per l’utilizzo di tecnologie multimediali di streaming.

I legali di Acacia peraltro non fanno sconti: “A molte imprese conviene pagare a noi quello che ci devono invece di affrontare costi legali di molto superiori alle cifre che chiediamo”. Bella la internet libera.

Sulla questione brevetti vedi anche:
Il caso del brevetto per la fila al bagno
Tecnologia/ Brevettata la ruota..!

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Pubblicato il
17 feb 2003
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