Studio: rivedere le tariffe GPRS

Studio: rivedere le tariffe GPRS

Strand Consult non ha dubbi: non ha senso tariffare a megabyte scaricato, non ha senso per gli operatori né per l'utenza. I dettagli
Strand Consult non ha dubbi: non ha senso tariffare a megabyte scaricato, non ha senso per gli operatori né per l'utenza. I dettagli


Roma – Una tariffa GPRS basata sul traffico, cioè su quanti megabyte vengono scaricati dall’utente, non ha un senso logico per il business degli operatori né va incontro alle esigenze dei clienti. Questo, in sintesi, il messaggio dell’ultimo studio di settore della società di analisi britannica Strand Consult.

Gli esperti dell’azienda sostengono che non si può trattare il GPRS come una sorta di connessione ADSL per telefonini perché l’utente si aspetta qualcosa di diverso, differenti sono le necessità. Occorre, dicono gli esperti inglesi, un approccio “always on”, ovvero una tariffazione basata sulla disponibilità del servizio, per esempio con un canone, e non più centrata sul traffico generato.

Un esempio, dicono quelli di Strand, sta nel costo di messaggini. Oggi inviare un SMS costa molto di più che utilizzare con il GPRS sistemi di messaggistica istantanea via Internet, un dato che per gli operatori può tradursi in una reddività in calo per gli SMS, da sempre una importante fonte di guadagno.

“D’altra parte – afferma Strand Consult – se i clienti vogliono scaricare file grandi, come clip video, o vogliono utilizzare il telefonino come modem per il proprio portatile, il costo per minuto sul GPRS sarebbe così esorbitante da impedire agli operatori di afferrare questa opportunità, perché nessun cliente mobile pagherebbe fino ad 8 euro al minuto per scaricarsi contenuti che possono essere di poco valore”.

La soluzione, dunque, sta nel differenziare le tariffe, a seconda del tipo di dato scaricato, della tipologia di abbonamento dell’utente, dell’orario in cui lo scaricamento avviene, di quali sono i servizi già esistenti che possono essere scelti dall’utente e via dicendo.

Strand Consult fa anche l’esempio della Corea del Sud, dove gli operatori con il GPRS stanno dimostrando quanto può valere l’offerta di pacchetti diversi per il traffico testuale e per quello multimediale. Offerte che se sono basate sul traffico riguardano la possibilità per gli utenti di acquistare “pacchetti di byte” da scaricare, diversificati per tipo di contenuto effettivamente scaricato.

Altre info sono pubblicate sul sito della società di analisi .

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Pubblicato il
20 nov 2002
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