Sul lavoro, computer a luci rosse

Sul lavoro, computer a luci rosse

Un sondaggio rivela le abitudini di molti lavoratori statunitensi che, probabilmente, sono comuni ai colleghi di numerosi paesi
Un sondaggio rivela le abitudini di molti lavoratori statunitensi che, probabilmente, sono comuni ai colleghi di numerosi paesi


Roma – Negli Stati Uniti quasi un lavoratore su quattro, tra quelli che hanno accesso alle nuove tecnologie, sfrutta il personal computer e l’accesso ad internet per aggiungere contenuti “piccanti” ai propri impegni lavorativi.

Ad affermare un grande seguito del web a luci rosse dagli uffici, come peraltro testimonia la crescita esponenziale del settore dell’hard online anno dopo anno, è uno studio legale americano specializzato nella osservazione dei comportamenti dei lavoratori.

Secondo il rapporto compilato dagli esperti della Employment Law Alliance le attività preferite da un alto numero di dipendenti statunitensi comprendono non solo l’accesso a siti hard ma anche lo scambio di messaggi erotici con corrispondenti in giro per la rete e la partecipazione alle sempre presenti chat room “dedicate”.

Lo studio, basato sui comportamenti di un campione di 826 lavoratori “analizzati” per alcuni giorni, ha rilevato che sebbene il 43 per cento di loro consideri dannoso per il lavoro un comportamento di questo tipo, ben il 24 per cento ha ammesso di aver “abusato” in questo modo dell’accesso alla rete messo loro a disposizione dalle aziende per cui lavorano.

Tra gli altri dati di interesse, il fatto che il numero di donne coinvolte in questo genere di attività è inferiore quasi del 50 per cento rispetto a quello degli uomini.

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Pubblicato il
12 feb 2004
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