Roma – L’unica certezza sull’ADSL nostrano è che non si ha idea di quando si potrà usufruire dei nuovi servizi. Ufficialmente la nuova puntata sull’ADSL in Italia si dovrebbe fruire entro la giornata di domani, giorno in cui l’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dovrebbe rendere nota una decisione rispetto alla commercializzazione di ADSL da parte di Telecom Italia e dare o meno il via ai nuovi servizi a larga banda.
In realtà però, le ultime novità si sono accavallate nella giornata di ieri quando un primo segnale dell’orientamento dell’Authority sulla decisione da prendere è arrivato da uno dei suoi commissari, Alessandro Luciano. Luciano è sembrato appoggiare la tesi secondo cui Telecom Italia è pronta a lanciare l’ADSL ma per farlo deve attendere che anche gli altri operatori lo siano. ” TIN.it , ha detto Luciano, offrirà i servizi ADSL a larga banda ai clienti quando anche le altre società saranno operatori allo stesso livello”. Secondo Luciano: “vogliamo garantire le stesse opportunità e le stesse condizioni a tutti gli operatori per la nuova tecnologia ADSL. Per questo TIN.it dovrebbe partire insieme agli altri”.
Le dichiarazioni di Luciano hanno suscitato un vespaio. Prima è intervenuto il sottosegretario alla Funzione pubblica Franco Bassanini che ha confermato l’urgenza del via libera all’uso della nuova tecnologia sostenendo che “sull’introduzione dell’ADSL siamo in ritardo”.
Poi è intervenuta persino Telecom Italia che, in una nota, ha espresso il proprio “stupore” per le dichiarazioni di Luciano e ha ribadito che “con la delibera 407/99 l’Autorità aveva ritenuto già soddisfatte le condizioni di non discriminazione nei confronti degli altri operatori e pertanto aveva concesso, sia pure a condizioni economiche transitorie, l’autorizzazione al lancio dell’offerta all’ingrosso del servizio ADSL di accesso ad internet ad alta velocità”.
Domani sapremo. Domani sapremo se l’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni ha davvero intenzione, e sarebbe un fatto del tutto inedito, di mettere il bastone tra le ruote di Telecom Italia. Sapremo anche dalla decisione che prenderà sull’ADSL, se è vero quel che dice qualcuno, cioè che Telecom in realtà non è pronta, o se è vero quel che dice Telecom, cioè che è pronta da tempo.
Ciò che probabilmente non sapremo in ogni caso, invece, è perché l’Autorità fa la voce grossa ora e proprio sull’ADSL. Quella stessa Autorità che dal primo gennaio 1998 avrebbe potuto esercitare davvero una funzione di garanzia per tutti, dagli operatori interessati ai cittadini, nel gestire la deregulation del settore delle TLC. Quell’Autorità che ha invece scelto un ruolo di sudditanza rispetto alle scelte industriali dell’ex monopolista che ha fatto com’è giusto i propri interessi. Quell’Autorità che quindi sorprende con la sua improvvisa levata di scudi contro le lavate di capo provenienti da Telecom Italia.
Ma forse una cosa ben più importante, domani, la sapremo. Cioè quando e se noi utenti potremo fruire di questa nuova tecnologia. Perché ADSL non sarà magari la meraviglia che alcuni vogliono far credere, ma almeno consentirà di connettersi alla rete ad un canone fisso e senza fasce orarie. Forse.