Sull'xDSL ora si temono ritardi

Sull'xDSL ora si temono ritardi

Telecom Italia deve rivedere la propria offerta per le tecnologie a banda larga e i provider sono preoccupati che i ritardi possano tradursi in un danno per gli operatori concorrenti
Telecom Italia deve rivedere la propria offerta per le tecnologie a banda larga e i provider sono preoccupati che i ritardi possano tradursi in un danno per gli operatori concorrenti


Milano – L’Associazione italiana dei provider AIIP teme che la revisione dell’offerta all’ingrosso da parte di Telecom Italia dei servizi a banda larga xDSL possa tradursi in un ritardo nella possibilità per gli operatori di offrire questo genere di servizi ai propri clienti. Come noto, l’Autorità TLC nei giorni scorsi ha chiesto a Telecom Italia di rivedere completamente la propria offerta, imponendo che ai provider sia reso possibile acquistare i servizi da rivendere ad un prezzo inferiore del 30 per cento rispetto al prezzo che Telecom applica all’utente finale.

In una nota, l’AIIP sostiene che “l’attuale offerta wholesale ADSL 640/128 kbit/s impedisce agli Internet Service Provider di competere con Telecom Italia e gli altri operatori nell’offerta di trasmissione dati ed accesso ad Internet ad alta velocità, nonché dei servizi innovativi ad essi collegati, che il pubblico si attende dal mercato”.

In questo scenario la possibilità di offrire al più presto sistemi basati sulle altre tecnologie DSL assume per gli operatori, e per gli utenti che stanno aspettando di poterne fruire, una rilevanza ancora maggiore. Come sottolinea la nota dell’AIIP, infatti, fino all’estensione dell’offerta xDSL agli altri operatori, Telecom Italia è soggetta alla decisione della Corte d’Appello di Roma che impone all’ex monopolista il divieto “di promuovere, e/o offrire, e/o concludere direttamente, o per mezzo di rappresentanti, contratti, anche preliminari, aventi qualunque causa, e con oggetto servizi Ring, o equivalenti, comunque nominati”.

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Pubblicato il
22 gen 2001
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