Roma – Porta il nome in codice di Niagara il nuovo chippone che Sun si appresta a lanciare sul mercato nel corso dell’anno. Sarà un processore multi-core destinato, almeno inizialmente, ai server di fascia alta.
Con Niagara debutterà per la prima volta la tecnologia Chip Multi-Threading (CMT) che, similmente a quella di produttori come IBM, Intel e AMD, consentirà a Sun di accorpare più unità di calcolo, o core, all’interno dello stesso chip.
Ciò che sta spingendo un po’ tutti i produttori, persino quelli di processori embedded, ad adottare soluzioni multi-core è la necessità di frenare la velocissima crescita dei megahertz: un fattore che, in concomitanza con la continua riduzione delle dimensioni dei transistor, genera problemi legati all’eccessivo assorbimento di corrente elettrica. Alcuni esperti hanno pronosticato che l’evoluzione dei processori tradizionali potrebbe incontrare barriere fisiche invalicabili già entro la fine del prossimo decennio.
Oltre a prolungare la vita dei chip basati sul silicio, le tecnologie multi-core consentono altresì di ottimizzare le prestazioni e ridurre i costi di produzione.
A differenza dei processori multi-core che lanceranno quest’anno sul mercato Intel e AMD, basati su due soli “motori” di calcolo, Niagara potrà contenere fino a 8 core. Ciò gli consentirà di eseguire in parallelo fino a 32 thread.
Per sfruttare appieno la nuova tecnologia CMT, però, il software che girerà sui chip Niagara dovrà essere ottimizzato.
Niagara verrà costruito con una tecnologia di processo a 90 nanometri e conterrà oltre mezzo miliardo di transistor. La sua prima apparizione sui server di Sun avverrà all’inizio del 2006, quando il colosso conta di lanciare una nuova linea di sistemi dedicati alle grandi aziende.
Nella fascia bassa del mercato Sun continuerà a promuovere aggressivamente i processori Opteron di AMD, chip che sta già utilizzando sulla sua gamma di server x86 a due e quattro processori.
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Nuove opportunità per i borseggiatori
Nel caso in cui l'RFID nelle banconote si affermi, non saranno piú costretti ad andare a caso e rischiare di non guadagnare. Tramite opportuna atrezzatura potranno stabilire a priori chi merita di essere derubato o meno :DM.--http://incuso.altervista.orgincusoPassive RFID tags
cito " As of 2004, the smallest such devices (Passive RFID tags) commercially available measured 0.4 mm × 0.4 mm, and thinner than a sheet of paperda http://en.wikipedia.org/wiki/RFIDAnonimoun miliardesimo di miliardesimo...
"Sono chip che hanno una capacità di 2kbit.. praticamente un miliardesimo di miliardesimo di capacità di un normale processore da PC".Quindi un normale PC ha una "capacità" (qualunque cosa voglia dire...forse la memoria) di circa 2000000000000000000000 bit ?AnonimoRe: un miliardesimo di miliardesimo...
Sei un ingegnere vero?AnonimoRe: un miliardesimo di miliardesimo...
o forse si intendeva capacità come rapporto tra densità/velocità max di elaborazione, cioè:la densità è il numero di transistor per mm quadratola velocità massima di elaborazione è il clock massimo a cui si può spingere il chip senza bruciare transistor;)AnonimoRe: Passive RFID tags
Non bisogna prendere in considerazione gli "esperimenti" ... ma i prodotti, testati e funzionanti, che hanno un costo di produzione idoneo alla vendita. Chiunque può andare a controllare, semplicemente scaricando i datasheet dai siti dei produttori.Ne cito alcuni tra i più grandi:PhilipsTexas InsrumentsMicrochipSharpSonyAlienTrolleyscan;)AnonimoRe: Passive RFID tags
Esattamente! Se un tag così piccolo costa ad sui 20 euro non ha senso che sia messo su una banconota da 5 o 10 euro (e neanche da 50 secondo me). I tag oggi in commercio a prezzi ragionevoli (poche decine di cent) sono decisamente visibili.AnonimoRe: Nuove opportunità per i borseggiatori
Giusto per non scatenare la fobia da lettori RFID sappiate che i più piccoli lettori hand-held senza filo hanno dimensioni più grandi di una pistola (tipo quelle vecchie per i codici a barre), e leggono a circa 15-20 cm. Quindi un borseggiatore dovrebbe girare molto vicino ai portafogli per scegliere chi derubare. Sempre a meno che non giri con un bel computer in spalla e un'antenna da 40x40 cm in mano, allora forse individuerebbe le banconote fino a 80cm o anche 1 metro... Certo che a quel punto i borseggiatori sarebbero abbastanza ben riconoscibili ;)AnonimoRe: Passive RFID tags
Esatto .. ma poi scusate ... perchè dovrebbe essere invisibile ?? solo il fattore psicologico per borseggiatori, ladri e quant'altro cambierebbe radicalmente le cose ... un pò come gli antitaccheggio ai supermercati .. davvero credete che siano efficienti ?? il massimo del loro lavoro è incidere sul fattore psicologico !!!!;)AnonimoAllora...
> Cito testualmente:> PI: Quindi chi teme per la propria privacy può stare > tranquillo?> CP: Secondo me è un progetto non fattibile.Rullo di tamburi:> O meglio: perchè mettere dei tag RFID nelle banconote > quando questi ultimi li troveremo nelle Mastercard e nelle > Visa dall'anno prossimo? Tutti potranno pagare con > transazioni bancarie dirette e sicure in RFID... costa di > meno.. è più sicuro.Mi piacerebbe sapere dal signor Patierno in qual modo esattamente questo costituisca un "miglioramento" della privacy, ovvero per quale motivo dovremmo abbandonare il denaro contante, assolutamente anonimo, e sostituirlo con qualche pezzo di plastica che anonimo non è più, oltre a portarsi dietro la solita "quota associativa annuale" che finisce nella tasca dei soliti noti, più eventuale costo per transazione. Quota associativa del bancomat, quota associativa della carta di credito, con la burla di sentir chiamare il bancomat "carta di debito", quandi i debiti veri si fanno con le magiche "carte rateali" che ora si sono messi a chiarare "revolving" tanto per essere più trasparenti.L'unica cosa sicura di questo scenario è che si muoveranno effettivamente meno contanti, con gran piacere delle banche che lucrano sul meccanismo della riserva frazionaria per creare mutui dal nulla.Una rapida ricerca su google per "fractional reserve banking" dovrebbe far cogliere immediatamente il senso di limitare la circolazione dei contanti nelle mani della gente, oltre naturalmente al piacere di sapere chi ha comprato cosa e dove. Così magari stiamo attenti a non autorizzare il pagamento degli alcolici per gli alcolisti (per la loro sicurezza ovviamente) visto che la "salute pubblica" è diventata il pretesto per lo Stato per mettere il naso dove vuole.Sempre a proposito di riserve frazionarie, non mi si venga a raccontare che le banche pubblicizzano la "magica carta prepagata" per la sicurezza dei propri utenti o qualche altra amenità. Se fosse per la sicurezza non avremmo avuto 50 anni di anatocismo bancario, condannato in tribunale, poi dimenticato come se nulla fosse mai accaduto.> Allo stato attuale della tecnologia, il rapporto > costo/benefici non c'è per un lavoro come l'inserimento > dei chip nelle banconote, ed anche l'uso che se ne > potrebbe fare viola il protocollo di Sidney sull'RFID, dove > si dice esplicitamente che nessuno deve essere profilato > mediante i tag RFID, ed a cui il nostro Garante della > Privacy ha aderito.E meno male, perché altrimenti a forza di "armonizzazioni delle norme" ci si potrebbe trovare con gli RFID nelle confezioni di qualche rasoio:http://www.boycottgillette.com/O nelle allegre carte fedeltà del supermarket, tanto per vedere chi compra cosa, e su quale scaffale si ferma, e per quanto tempo:http://www.spychips.com/metro/scandal-payback.htmlO ancora in altri prodotti:http://www.spychips.com/press-releases/broken-arrow.htmlYangChenpingRe: Allora...
In parte sono in accordo con quanto dice .. il chippettino non salva la vita .. può migliorarla, come ha fatto il codice a barre a suo tempo .. niente di più. La questione mastercard e visa era una provocazione .. cioè:perchè mettere il chippettino e spendere soldi, tempo, soluzioni inutili, quando un solo chippettino di questi può fungere da portafoglio elettronico ??? ... se proprio devo perdere l'anonimato delle transazioni con le banconote ... preferisco non portarle, e portarmi una sola card. Non era mia intenzione mica pubblicizzare le banche (che a mio parere, almeno in parte, sono un cancro per la nostra società, infondo prendono i nostri soldi, li usano, NON INVESTONO, adesso dobbiamo investire noi nelle azioni, con i risultati parmalat ecc... peccato che noi non abbiamo gli strumenti per difenderci come le banche, e per non parlare poi quando hai un progetto e vuoi fartelo finanziare .. se fossero davvero più oneste, non esisterebbero gli strozzini).Per quel che riguarda invece la faccenda dell'uso dei tag, non concordo, esistono situazioni dove effettivamente i tag possono aiutare e migliorare le cose, in ambito farmaceutico, sanitario, agroalimentare sopratutto .. il timore per la profilazione è esagerato.. se davvero si volesse si potrebbe profilare in molti altri modi .. molto meno costosi!In ultimo .. io lascerei perdere i siti di leggende metropolitane!! che vedono cospirazioni e quarti poteri ovunque .. alla fine siamo tutti uguali .. tutti cerchiamo soluzioni per migliorare e migliorarci la vita, per difenderci dai ladri e dalla violenza crescente .. i chippettini .. non servono nè per difendersi .. nè per aggredire .. è solo un tentativo per migliorare alcune cose, ridurre gli errori. Certo chi grida "allarme" serve, altrimenti poco ci vuole per trasformare una tecnologia in un'arma .. però non esageriamo .. infondo i transponser esistono da 60 anni e non hanno mai ucciso nessuno ... se non i tedeschi sulla manica ;)Una buona guerra? Una guerra non fatta.SalutiPatierno CorradoAnonimoRe: Nuove opportunità per i borseggiatori
Questo è vero per i tag magnetici .. falso per i Tag UHF, sono leggibili dai 2 ai 20 mt (ovviamente se non prendiamo in considerazione le leggi in materia di radioemissione) .. anche i lettori sono piccoli .. come una pistola per l'ascolto a distanza (quelle con la parabola per capirci) .. ma a 20 metri .. chi la vede ?SalutiCorradoAnonimoOsservazioni sugli RFID negli Euro
Salve,ho appena letto il Vs. articolo sugli RFID nelle banconote e vorrei puntualizzare alcune cose.>PI: Quindi i chip economici nelle banconote neppure volendo >potrebbero entrare...>CP: Un chip a basso costo, diciamo da 20-25 centesimi, >destinato ad essere scadente, dovrebbe avere 2mm di >lunghezza, 2mm di larghezza e 0,2 mm di spessore. Ma un >chip così si vedrebbe >abbondantemente su una banconota. Pare che la notizia dei chip nelle banconote sia di fonte Hitachi, con particolare riferimento a questo prodotto:http://www.hitachi.co.jp/Prod/mu-chip/che ha le caratteristiche fisiche, "Moreover with a size of 0.4mm square, the µ-chip is small enough to be attached to a variety of minute objects including embedding in paper", per essere inserito tranquillamente in una banconota.Sempre sullo stesso sito si evince che la frequenza dei loro chip e' 2,45 Ghz, cioe' esattamente quella delle microonde di un forno. Che sia per quello che con un 800/1000 watt di potenza applicata si arroventano e bruciano la carta?Per quanto concerne le banconote che bruciano, dipende sicuramente dal tipo di forno utilizzato per la prova. Col mio (costoso) Panasonic di ultima generazione si forma il buchino in tutte (tante) le banconote su cui ho provato. Su quello, economico di un amico, una banconota da 20 euro si e' bruciata sulla fascia degli ologrammi.>PI: Ma poi il chip RFID ha.. l'antenna...>CP: Già. I tag magnetici necessitano di un conduttore >organizzato in spire, funzionano un po' come un >trasformatore per trasmettere l'energia, ma nelle banconote >non ne vedo. Potrebbero essere chip UHF, che sono dei >dipoli ideali, cioè con l'antenna metà da un lato e metà >dall'altro, sempre conduttori ma non avvolti in spire... Come >le banali antenne televisive, quelle sui TV da 14" anni '80. >L'antenna potrebbe essere la banda metallica ma dovrebbe >essere "spezzata" in due. Non conosciamo l'esatta lunghezza del dipolo necessario. Potrebbe essere anche di pochi millimetri e stare abbondantemente all'interno della fascia metallica anti contraffazione su cui "stranamente" appare sempre il buchino.Dall'immagine visibile qui in basso a destra:http://www.hitachi.co.jp/Prod/mu-chip/index.htmleffettivamente l'antenna sembra essere un dipolo molto corto.>Quindi nelle banconote non ci sono i chip perché non si vede >nulla a occhio nudo, costerebbe troppo mascherarli così >bene e, infine, che senso avrebbero se le apparecchiature >per leggerli non sono possedute da nessuno? Come mi >potrei mai accorgere che la banconota è vera?Qui potete trovare almeno due modelli di ricevitori:http://www.hitachi.co.jp/Prod/mu-chip/p0004.htmlRigurardo alla "mascheratura" dei chip, visto che sono sempre sulla fascia metallica verticale inserita nelle banconote, non mi sembra strano che non si vedano ad occhio nudo. Mi sto attrezzando con un microscopio per un esame piu' accurato. Inoltre sto per scrivere alla Hitachi per conoscere disponibilita' e prezzi dei loro ricevitori.In sintesi uscire con un articolo intitolato: "RFID nelle banconote? Un'assurdita'" mi sembra ancora quantomeno azzardato.Cordiali saluti.AnonimoRe: Allora...
> www.boycottgillette.com /> www.spychips.com/metro/scandal-payback.html > www.spychips.com/press-releases/broken-arrow.porca putt.... mi ero completamente perso tutte ste storie, robe da pazzi :ScicoRe: Allora...
- Scritto da: cico> porca putt.... mi ero completamente perso> tutte ste storie, robe da pazzi :sPerché non vieni anche tu sull'allegro blog cinese a leggere le sapide news del giorno...YangChenpingTroppo grandi e troppo costosi...
Ok oggi. Ma domani?AnonimoRe: Allora...
> Perché non vieni anche tu> sull'allegro blog cinese a leggere le sapide> news del giorno...me lo sono messo tra i bookmark :-)cicoQuando le nanotecnologie..
..prenderanno piede, nasconderanno un tagger in una goccia dell'inchiostro usato per stampare la banconota.. altro che fascetta metallica!AnonimoLa paranoia corre
Da quando ho letto queste notizie guardo le banconote, e in special modo la fascetta metallica in modo nuovo.. e non in meglio.AnonimoEcco perchè bruciano
Gli RFID negli Euro bruciano nel microonde perchè:"Battery Less: The µ-chip a passive IC, that receives the microwave from the reader, generates electric power from the microwave, decodes its µ-chip ID and transmits it back to the reader."Tratto da: http://www.hitachi.co.jp/Prod/mu-chip/p0001.htmlAnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
- Scritto da: Anonimo> Salve,Salve> ho appena letto il Vs. articolo sugli RFID> nelle banconote e vorrei puntualizzare> alcune cose.> menomale che qualcuno puntualizza> >PI: Quindi i chip economici nelle> banconote neppure volendo >potrebbero> entrare...> >CP: Un chip a basso costo, diciamo da> 20-25 centesimi, >destinato ad essere> scadente, dovrebbe avere 2mm di> >lunghezza, 2mm di larghezza e 0,2 mm di> spessore. Ma un >chip così si> vedrebbe >abbondantemente su una> banconota. > infatti non si tratta di quel genere di chip riportati nell'articolo... chip che sono di gran lunga piu' piccoli come area e come spessore.> > >PI: Ma poi il chip RFID ha.. l'antenna...> >CP: Già. I tag magnetici> necessitano di un conduttore >organizzato> in spire, funzionano un po' come un> >trasformatore per trasmettere l'energia,> ma nelle banconote >non ne vedo.> Potrebbero essere chip UHF, che sono dei> >dipoli ideali, cioè con l'antenna> metà da un lato e metà> >dall'altro, sempre conduttori ma non> avvolti in spire... Come >le banali> antenne televisive, quelle sui TV da 14"> anni '80. >L'antenna potrebbe essere la> banda metallica ma dovrebbe >essere> "spezzata" in due. > Una delle leggi di Murphy e' "se tutto cio' che hai e' un martello, tutto ti sembrera' un'incudine".Infatti non si tratta di RFID che funzionano sulla banda UHF, il fatto che l'unico prodotto cui si faccia riferimento sia quello non giustifica ne' comprova nulla di quanto argomentato.Qualora l'esperto RFID che scrive l'articolo provi a documentarsi sul funzionamento di tali tag su banda a 2.45GHz ISM, o piu' banalmente si documenti su come funziona un RFID potra' spiegarsi anche come mai un chip del genere inserito in un forno a microonde cominci a scaldarsi, a diventare incandescente e finalmente fondere se sottoposto ad energia elettromagnetica, casualmente proprio sulla stessa banda emessa dal forno.> >Quindi nelle banconote non ci sono i> chip perché non si vede >nulla a> occhio nudo, costerebbe troppo mascherarli> così >bene e, infine, che senso> avrebbero se le apparecchiature >per> leggerli non sono possedute da nessuno? Come> mi >potrei mai accorgere che la banconota> è vera?> il fatto che non le possieda chi scrive l'articolo non significa che non esistano. Un altro invito al documentarsi.> Qui potete trovare almeno due modelli di> ricevitori:> > www.hitachi.co.jp/Prod/mu-chip/p0004.html > ... per non parlare dei tag basati su surface acoustic wave> In sintesi uscire con un articolo> intitolato: "RFID nelle banconote?> Un'assurdita'" mi sembra ancora quantomeno> azzardato.> concordo pienamente.> Cordiali saluti.Saluti cordiali.AnonimoRe: Allora...
- Scritto da: YangChenping> Perché non vieni anche tu> sull'allegro blog cinese a leggere le sapide> news del giorno...Bello, ma per la miseria, dividilo in più pagine, così è mal leggibile e scorrere le ntizie si va indietro di settimane :'(:'(pieggiAnonimoDiverse inesattezze...
Mi ero già permesso in precedenza di far notare le inesattezze dell'autore riguardo agli articoli relativi agli rfid ( http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=752928 ) e non posso esimermi dal fare altrettanto ora. 1) I forni a microonde NON FUNZIONANO sulla *frequenza di risonanza* dell'acqua che è ben diversa da 2.45Ghz... Si basano su effetti diversi, come l'assorbimento e l'agitazione molecolare per perdite dielettriche. I forni a microonde scaldano i cibi in un ambio range di frequenze di funzionamento, alcuni tanto per intenderci anche a 900Mhz...2) Un chip al silicio messo in un forno a microonde si guasta. Provato. Dopo pochi secondi si surriscalda e muore. Nel caso RFID piccolissimi potrebbero addirittura vaporizzarsi.3) Il fatto che un chip sia insensibile ai raggi X (onde ionizzanti oltretutto) non significa che sia immune da altri tipi di campi elettromagnetici.HotEngineRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
Domani cercherò di essere più accurato nella ricerca su hitachi, comunque, proprio nel sito che tu hai citato, c'è l'immagine del chip con l'antenna, lunga 56mm per 4,76mm di diametro. Non ti sembra un pò grandicella per essere inserita in una banconota ??? le misure del chip 0,4 * 0,4 sono senza, antenna e relativo adesivo per la connessione.ma poi una domanda ... quanto costano?in ultimo, i chip al silicio non si vaporizzano .. tuttalpiù, se la frequenza è giusta possono guastarsi.CorradoAnonimotrappole per la luce
mi ricorda tanto la storia delle banconote quantistiche di stephen wiesner, roba degli ani 60...googleggiate un po' x infocio vnodeAnonimoRe: trappole per la luce
qualche indizio:in itahttp://assistenza.tiscali.it/interpuntonet/articolo117/ed in eng (particolari)http://www.mywiseowl.com/articles/Quantum_cryptographyriciaovnodeAnonimoRe: Diverse inesattezze...
- Scritto da: HotEngine> 1) I forni a microonde NON FUNZIONANO sulla> *frequenza di risonanza* dell'acqua che> è ben diversa da 2.45Ghz... Si basano> su effetti diversi, come l'assorbimento e> l'agitazione molecolare per perdite> dielettriche. I forni a microonde scaldano i> cibi in un ambio range di frequenze di> funzionamento, alcuni tanto per intenderci> anche a 900Mhz...fra le varie inesattezze ci includerei anche la sua. Come potra' verificare personalmente, la quasi totalita' dei forni a microonde per uso domestico emettono onde di lunghezza 12cm, ovvero una radiazione elettromagnetica centrata a 2450MHz (2.45GHz che dir si voglia)SalutiAnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
Ancora una cosa ... che mi ero sinceramente dimenticato ... il condensatore ... dove diavolo è finito il condensatore ??? i chip passivi non funzionano senza un condensatore che stabilizzi l'energia ricevuta per permetterne la trasmissione .. nei chip HF sono integrati nell'etichetta (è una parte ramata di circa 2 cm * 5 mm) ma nei tah UHF non si può integrare nel dipolo, quindi si necessita di una boxatura che lo contenga .. quindi in formato etichetta sono costituiti in parte da un settore di ramatura accessoria, per quelli senza etichetta bisogna apporre il chip su un ulteriore microcircuito miniaturizzato che faccia da condensatore.Ecco perchè i chip hitachi sono 0,4 * 0,4 ma poi diventano 55 * 4,6 ... perchè c'è anche il condensatore da considerare.CorradoAnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
- Scritto da: Anonimo> Ancora una cosa ... che mi ero sinceramente> dimenticato ... il condensatore ... dove> diavolo è finito il condensatore ???basta. Il thread a questo punto rasenta davvero l'assurdo del titolo dell'articolo da cui deriva.Il punto e' che sarebbe veramente il caso, prima di scrivere articoli di quel genere, innanzitutto informarsi, o semplicemente aggiornarsi sulle tecnologie (visto che ci si aspetta gia' di essere massimi esperti nazionali sull'argomento).> > Ecco perchè i chip hitachi sono 0,4 *> 0,4 ma poi diventano 55 * 4,6 ...> perchè c'è anche il> condensatore da considerare.> Appunto, e' proprio usando umilta' e metodo scientifico nello scrivere articoli divulgativi che si eviterebbero molti "ecco perche'" o "sinceramente me ne sono dimenticato".Buonanotte.AnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
Massi', diamoci del tu!- Scritto da: Anonimo> Domani cercherò di essere più> accurato nella ricerca su hitachi, comunque,Ottima cosa, visto che, purtroppo, nell'intervista hai dimostrato la tua totale ignoranza in proposito.> proprio nel sito che tu hai citato,> c'è l'immagine del chip con> l'antenna, lunga 56mm per 4,76mm di> diametro. Non ti sembra un pò> grandicella per essere inserita in una> banconota ??? > Parafrasandoti, proprio nel sito che ho citato, una riga sotto quella che hai letto tu (che descrive gli Inlet) c'e' la descrizione dei Tag:Model: Dependent on Customer's Applications Appearance: Stick, card, paper, etc.Description: Custom-made is availableE' strano che non hai notato proprio la descrizione del prodotto che nasce per essere inserito nella carta.> le misure del chip 0,4 * 0,4 sono senza,> antenna e relativo adesivo per la> connessione.Dalla descrizione dei Tag non ci e' dato modo di conoscerne l'esatta dimensione. Di sicuro sul sito ripetono piu' volte che possono essere inseriti in un foglio di carta.> > ma poi una domanda ... quanto costano?> Per quello ci stiamo informando. Certo e' che se sono, o saranno, effettivamente nelle banconote saremo noi a pagarli con le nostre tasse.> in ultimo, i chip al silicio non si> vaporizzano .. tuttalpiù, se la> frequenza è giusta possono guastarsi.> Dal solito sito leggo:"Battery Less: The µ-chip a passive IC, that receives the microwave from the reader, generates electric power from the microwave, decodes its µ-chip ID and transmits it back to the reader."Non sono certo un esperto come te, pero' mi sorge spontaneo il dubbio che investendo i Tag con una potenza enormemente superiore (800/1.000 WATT invece che i 300 milliWATT nominali) al dovuto, il circuito di potenza possa arroventarsi.> CorradoAntonioAnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
> Ottima cosa, visto che, purtroppo,> nell'intervista hai dimostrato la tua totale> ignoranza in proposito.Affatto, il massimo del mio problema è che li conosco perchè ci lavoro, percui ne conosco esattamente le dimensioni, pregi e difetti, funzionamento. Da cui "scarto a priori" la propaganda pubblicitaria dalla realtà dei fatti.> > > proprio nel sito che tu hai citato,> > c'è l'immagine del chip con> > l'antenna, lunga 56mm per 4,76mm di> > diametro. Non ti sembra un pò> > grandicella per essere inserita in una> > banconota ??? > > > > Parafrasandoti, proprio nel sito che ho> citato, una riga sotto quella che hai letto> tu (che descrive gli Inlet) c'e' la> descrizione dei Tag:> > Model: Dependent on Customer's Applications > > > Appearance: Stick, card, paper, etc.> > Description: Custom-made is available> > E' strano che non hai notato proprio la> descrizione del prodotto che nasce per> essere inserito nella carta.invece l'ho letto, anche i normali tag magnetici possono essere inseriti nella carta, tant'è che ne facciamo etichette autoadesive, ma non mi sono mai permesso di dire che il chip non si vede ad occhio nudo. Se vuoi posso mandarti qualche campione sia di HF che di UHF (sia a 900MHz che a 2.45GHz) in TUTTI, il chip (e non considero condensatore, antenna, collante ecc.....) è ampiamente visibile.> > > le misure del chip 0,4 * 0,4 sono senza,> > antenna e relativo adesivo per la> > connessione.> > Dalla descrizione dei Tag non ci e' dato> modo di conoscerne l'esatta dimensione. Di> sicuro sul sito ripetono piu' volte che> possono essere inseriti in un foglio di> carta.Si ma non dicono che è invisibile.> > > > ma poi una domanda ... quanto costano?> > > > Per quello ci stiamo informando. Certo e'> che se sono, o saranno, effettivamente nelle> banconote saremo noi a pagarli con le nostre> tasse.> Questo è vero. Ma davvero la BCE si lancerebbe in un progetto ad alto investimento , che coinvolge il "denaro", cioè l'unica cosa che per loro ha valore, su una tecnologia ancora embrionale? ... e basta con le leggende metropolitane...> > in ultimo, i chip al silicio non si> > vaporizzano .. tuttalpiù, se la> > frequenza è giusta possono> guastarsi.> > > > Dal solito sito leggo:> > "Battery Less: The µ-chip a passive IC, that> receives the microwave from the reader,> generates electric power from the microwave,> decodes its µ-chip ID and transmits it back> to the reader."> > Non sono certo un esperto come te, pero' mi> sorge spontaneo il dubbio che investendo i> Tag con una potenza enormemente superiore> (800/1.000 WATT invece che i 300 milliWATT> nominali) al dovuto, il circuito di potenza> possa arroventarsi.> no, al massimo si brucia il condensatore, esattamente come succede in una scheda di alimentazione di un televisore scadente, senza fusibile, che prende una schicchera durante un temporale.CorradoAnonimoRe: Osservazioni sugli RFID negli Euro
> Appunto, e' proprio usando umilta' e metodo> scientifico nello scrivere articoli> divulgativi che si eviterebbero molti "ecco> perche'" o "sinceramente me ne sono> dimenticato".Sinceramente, per l'umiltà non credo di dover prendere lezioni da Lei, che invecei di dare spunto a discussioni di approfondimento per giungere ad una seria conclusione decide autonomamente di chiudere il discorso in maniera anche alquanto maleducata, sia nei miei confronti (che ho scelto di rispondere al forum, forse glissare semplicemente sarebbe stato meglio per entrambi), sia nei confronti di quanti leggono PI ed i forum correlati.Per quel che riguarda il "metodo scentifico" parla proprio Lei che prende per oro colato nulla di più di alcune brochure pubblicitarie della Hitachi? Vuole una raccolta delle "invenzioni commerciali" della Texas Instruments, Philips o quant'altri? Se avesse avuto l'umiltà ed il metodo scentifico di verificare con i propri occhi di cosa stiamo parlando, si renderebbe conto della sciocca discussione che porta avanti.In ultimo, mi sono preso la briga di verificare qualcosina proprio su questi fantomatici tag hitachi, dato che chi posta informazioni legge solo quello che vuole e non possiede le conoscenze necessarie per una vera divulgazione. Lo sapeva che sono così piccoli perchè non hanno memoria (indi non storicizzarvi all'interno nessuna transazione) e non posseggono il protocollo anticollisione (indi non possono essere letti due tag contemporaneamente, ma solo uno per volta)? Strano, è scritto proprio nelle "brochure pubblicitarie" che ha postato. Questa tipologia di tag è utile solo per la certificazione di autenticità (posseggono un ID univoco 128 bit), è impossibile leggerli a distanza (primo, per le emissioni di microonde "CHE COMUNQUE FANNO MALE", eventualmente si legga qualche articolo di altroconsumo, se le piacciono le leggende metropolitane, riguardo le perdite di mocroonde dai forni e la loro nocività verso le persone; secondo, perchè non possedendo un protocollo anticollisione, se due tag entrano nel fascio di microonde non sono in grado di comunicare con la sorgente), un tag del genere è inutile in applicazioni di tracciabilità, figuriamoci per la profilazione dell'intera popolazione europea.Corrado Patierno-------------------------------------------------------------------------------"Più che vergognarti di confessare la tua ignoranza, vergognati di insistere in una sciocca discussione che la rivela." Elizabeth Joceline.------------------------------------------------------------------------------AnonimoRe: Diverse inesattezze...
- Scritto da: Anonimo> apbio range di frequenze di> > funzionamento, alcuni tanto per> intenderci> > anche a 900Mhz... > fra le varie inesattezze ci includerei anche> la sua. Come potra' verificare> personalmente, la quasi totalita' dei forni> a microonde per uso domestico emettono ondeVedo, caro anonimo, che hai difficoltà di comprensione e tu stesso non brilli in esposizione... Io ho scritto:"alcuni funzionano anche a 900Mhz.."Tu ribatti"la quasi totalita' dei forni va 2.45Ghz..."Abbiamo detto la stessa cosa e manco te ne rendi conto?HotEngineRe: Allora...
> > Perché non vieni anche tu> > sull'allegro blog cinese a leggere le> sapide> > news del giorno...> > me lo sono messo tra i bookmark :)rettifico: è diventata la mia homepage :-)sei un grande :DcicoRe: Diverse inesattezze...
> 2) Un chip al silicio messo in un forno a> microonde si guasta. Provato. Dopo pochi> secondi si surriscalda e muore. Nel caso> RFID piccolissimi potrebbero addirittura> vaporizzarsi.Umh.. no. Un rfid richiede tra gli 800 e i 1300 gradi per questo e non credo proprio che ci possa arrivare in un microonde. Ovvio che si guasti. > 3) Il fatto che un chip sia insensibile ai> raggi X (onde ionizzanti oltretutto) non> significa che sia immune da altri tipi di> campi elettromagnetici. Non l'ho capitaAnonimoRe: Diverse inesattezze...
- Scritto da: Anonimo> > raggi X (onde ionizzanti oltretutto) non> > significa che sia immune da altri tipi> > di campi elettromagnetici. > Non l'ho capitaNella notizia si legge: "di solito viene costruito con parametri particolari per renderlo non attaccabile da fattori esterni..."Ma il fatto che sia immune ai raggi X, mi ripeto, non significa che sia immune a qualunque altra cosa, compreso un campo elettromagnetico di diversa lunghezza d'onda.HotEngine[quasi OT] Euro e dollari
A proposito di banconote, qualcuno saprebbe dirmi perché gli euro - e prima di loro le lire e in genere le banconote del Vecchio Continente - appaiono come lo stato dell'arte tipografica, mentre i dollari sembrano fotocopiati in cantina?Una crescente inclinazione alla paranoia mi fa sospettare che sotto vi siano subdole politiche economiche, ma per quanto ci abbia pensato le ragioni mi sfuggono.Gatto SelvaggioRe: [quasi OT] Euro e dollari
- Scritto da: Gatto Selvaggio> A proposito di banconote, qualcuno saprebbe> dirmi perché gli euro - e prima di> loro le lire e in genere le banconote del> Vecchio Continente - appaiono come lo stato> dell'arte tipografica, mentre i dollari> sembrano fotocopiati in cantina?Perché così potremo dire che buona parte dei dollari falsi tenuti come riserva sono falsi, stampati dagli iraniani, avendo un'ottima scusa per invaderli e un'altra ottima scusa per la deflazione globale del dollaro.(dehe!)YangChenpingRe: [quasi OT] Euro e dollari
Allora, diciamo che gli Americani negli anni passati erano senza ombra di dubbio i pionieri di ogni cosa. Sono leader nell'informatica, hanno citta' iperconnesse e chissa' quando noi raggiungeremo qui in Italia la loro informatizzazione;) ma sono indietro anni luce rispetto all'Europa per le solite cose come le assistenze varie, come quella sanitaria e pensioni varie. Stando negli USA ho notato che le ultime banconote stampate hanno più colori, più riflessi e qualche accortezza antifalsario che adottiamo noi! ma, in soldoni diciamo che stanno arrivando in una cosa in ritardo a noi, magari copiandoci?! Dopo la diffusione dei cellulari abbiamo una seconda cosa da insegnare agli Americani;)- Scritto da: Gatto Selvaggio> A proposito di banconote, qualcuno saprebbe> dirmi perché gli euro - e prima di> loro le lire e in genere le banconote del> Vecchio Continente - appaiono come lo stato> dell'arte tipografica, mentre i dollari> sembrano fotocopiati in cantina?> > Una crescente inclinazione alla paranoia mi> fa sospettare che sotto vi siano subdole> politiche economiche, ma per quanto ci abbia> pensato le ragioni mi sfuggono.AnonimoRe: [quasi OT] Euro e dollari
> > perché gli euro - e prima di loro> > le lire e in genere le banconote del> > Vecchio Continente - appaiono come lo> > stato dell'arte tipografica, mentre i dollari> > sembrano fotocopiati in cantina? > Perché così potremo dire che> buona parte dei dollari falsi tenuti come> riserva sono falsi, stampati dagli iraniani,> avendo un'ottima scusa per invaderli e> un'altra ottima scusa per la deflazione> globale del dollaro.Io pensavo a qualcosa del tipo "così anche i russi e i cinesi possono stamparli entrando a far parte dell'economia del dollaro", ma non ho le idee chiarissime su cosa implichi.Gatto SelvaggioRe: Nuove opportunità per i borseggiatori
ma ci sei mai stato su una metropolitana o autobus o vivi sulla luna?cosa ci vuole a camuffare un lettore rfid come un palmare?Pensi che la vecchietta che ti sta' incollata a 2 cm in attesa della prossima fermata, sappia riconoscere un lettore rfid da un cellulare o da un palmare?E comunque trent'anni fa' i computer erano enormi (stanze intere), adesso entrano dentro un orologio...quindi le dimensioni diminuiranno entro breve, non ti preoccupare..- Scritto da: Anonimo> Giusto per non scatenare la fobia da lettori> RFID sappiate che i più piccoli> lettori hand-held senza filo hanno> dimensioni più grandi di una pistola> (tipo quelle vecchie per i codici a barre),> e leggono a circa 15-20 cm. Quindi un> borseggiatore dovrebbe girare molto vicino> ai portafogli per scegliere chi derubare.> Sempre a meno che non giri con un bel> computer in spalla e un'antenna da 40x40 cm> in mano, allora forse individuerebbe le> banconote fino a 80cm o anche 1 metro...> Certo che a quel punto i borseggiatori> sarebbero abbastanza ben riconoscibili ;)AnonimoRe: Diverse inesattezze...
Lascia stare è gente che di telecomunicazioni non ci capisce nulla, ha studiato fisica in prima liceo e si crede un genio.Tempo sprecato- Scritto da: HotEngine> - Scritto da: Anonimo> > > > raggi X (onde ionizzanti> oltretutto) non> > > significa che sia immune da altri> tipi> > > di campi elettromagnetici. > > > Non l'ho capita> > Nella notizia si legge: "di solito viene> costruito con parametri particolari per> renderlo non attaccabile da fattori> esterni..."> > Ma il fatto che sia immune ai raggi X, mi> ripeto, non significa che sia immune a> qualunque altra cosa, compreso un campo> elettromagnetico di diversa lunghezza> d'onda.AnonimoRe: Diverse inesattezze...
Sono ancora convinti che a uguale frequenza 2,4 (wi-fi-bluetooth-microonde-codiciabarreradiosupernuovitecnologici) ci siano gli stessi effetti, diglielo tu che un wi-fi non scalda il caffe' anche se irradia onde sui 2,4- Scritto da: Anonimo> Lascia stare è gente che di> telecomunicazioni non ci capisce nulla, ha> studiato fisica in prima liceo e si crede un> genio.> > Tempo sprecato> > - Scritto da: HotEngine> > - Scritto da: Anonimo> > > > > > raggi X (onde ionizzanti> > oltretutto) non> > > > significa che sia immune da> altri> > tipi> > > > di campi elettromagnetici. > > > > > Non l'ho capita> > > > Nella notizia si legge: "di solito viene> > costruito con parametri particolari per> > renderlo non attaccabile da fattori> > esterni..."> > > > Ma il fatto che sia immune ai raggi X,> mi> > ripeto, non significa che sia immune a> > qualunque altra cosa, compreso un campo> > elettromagnetico di diversa lunghezza> > d'onda.AnonimoRe: Quando le nanotecnologie..
- Scritto da: Anonimo> ..prenderanno piede, nasconderanno un tagger> in una goccia dell'inchiostro usato per> stampare la banconota.. altro che fascetta> metallica!Nascondere enormi testi in un puntino non e' affatto una novita'Mai sentito parlare di i-dot codes (cosice del puntino della i)Si narra (ovviamente non ho prove per confermarlo) che per trasmettere notizie da Cuba in Usa (ma anche in altri casi) si ricorresse alla seguente tecnica.Si stampava una lettera apparenemente innocua, che veniva poi fatta recapitare. Solo che uno o piu' puntini delle i (o anche altri dettagli) erano sostituiti da dalle ultra riduzioni di una fotografia (immagini o foto di una pagina di testo).All'arrivo del foglio bastava ingrandire il dettaglio (il puntino della i) per decifrare.Beh, piu' che di un codice si tratta di una celazione (nascondiglio) in quanto all'apparenza (guardando ad occhio) il puntino della i appariva normale. Anche un'eventuale indagine doveva sapere quale puntino della i guardare.Pero' ovviamente era possibile che il testo cosi' nascosto non fosse stato prima cifrato.(Fonte Simon Singh, Codici e segreti)AnyFileRe: Diverse inesattezze...
La risonanza della molecola H2O è 2450MHz. E i forni a microonde funzionano su quella frequenza.IngegnereGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 03 02 2005
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