San Francisco (USA) – Sun ha abbandonato l’idea di rilasciare una propria versione di Linux. L’azienda rinuncia così a navigare contro corrente e, allineandosi alle politiche commerciali dei suoi più diretti rivali – IBM, HP e Dell -, decide di affidarsi alle distribuzioni già da tempo sul mercato, come quelle di Red Hat, SuSE, MandrakeSoft e Debian.
John Loiacono, vice presidente di Sun per i sistemi operativi, ammette che l’idea di creare un ennesimo sistema operativo basato su Linux non ha ottenuto grande favore presso i propri clienti, che a quanto pare ritengono già più che sufficiente il numero di distribuzioni in circolazione.
Il “Linux di Sun” fino ad oggi è stato utilizzato solo sulla linea di server di fascia bassa LX50, la stessa su cui gira Solaris 9 x86 . Ora Sun, che si è già detta in trattative con diversi distributori di Linux, ha espresso l’intenzione di ampliare la sua base di server su cui girerà il Pinguino: questa decisione accompagna il varo, da parte del colosso dei server, di una strategia più aggressiva nella conquista del mercato dei sistemi Intel-based.
Sun ha anche fatto sapere che porterà su Linux la sua collezione di software nota con il nome in codice di Orion: questa comprenderà un insieme di strumenti e tecnologie dedicato a semplificare l’installazione, la gestione e la manutenzione di un server.
Per il momento Sun non ha fornito altri dettagli su come i sistemi basati su Linux verranno integrati nella propria linea di server basati su Intel. Quello che è certo è che per Sun il sistema operativo Linux rappresenta ancora un’alternativa per la fascia bassa dei server: nei sistemi hi-end la piattaforma di riferimento rimane quella Solaris/SPARC.