Il ministro delle comunicazioni di Teheran ha dato l’annuncio della nascita di una nuova rete di comunicazione cellulare basata su schede SIM. L’iniziativa è la diretta conseguenza dalla joint venture tra Irancell , la telecom principale del paese a controllo statale, e la Mobile Telephones Network (MTN) Sudafricana.
La distribuzione di una prima partita di 300mila schede SIM è cominciata nelle città di Teheran e Mashhad a nordest,e a Tabriz nel nordovest del paese. Ogni scheda viene venduta al costo di 1.500.000 rial, pari a 163 dollari, ovvero meno della metà di quanto richiesto per una scheda compatibile con la rete di comunicazione principale del paese.
Il progetto della nuova rete doveva essere avviato già a settembre 2005 ma, come ha spiegato il direttore generale di Irancell , è stato posticipato a causa di “progressi lenti della trattativa, e ritardi nella concessione delle frequenze richieste e dei permessi necessari” da parte del ministero.
Lo stesso accordo tra Irancell e MTN , finalizzato ad ottobre 2005, ha dovuto subire l’ostracismo del parlamento controllato dai nazionalisti , in forte contrasto con la decisione di concedere una grossa fetta della torta delle telecomunicazioni mobili del paese ad un’azienda straniera (in questo caso una quota del 49%, per cui MTN ha sborsato ben 366 milioni di dollari).
In totale, il numero di persone che in Iran utilizzano le comunicazioni cellulari ammonta a 10,6 milioni su una popolazione di 70 milioni. Obiettivo del nuovo network è quello di arrivare a servire 16 milioni di utenti con le nuove SIM low-cost.
Alfonso Maruccia