Napoli – Se ne parlava da tempo e finalmente l’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha trovato modi e procedure per attivare gli “sconti” sul canone per le categorie che rientrano nella definizione di “fascia sociale debole”.
Per disabili ed anziani nonché per tutti gli utenti che dimostrino esigenze sociali particolari, l’Autorità prevede che il costo del canone telefonico sia ridotto del 50 per cento, con un risparmio, quindi, di 108mila lire all’anno. Si tratta di una misura che, secondo le stime ufficiali dell’Authority, riguarderà più di 1,3 milioni di famiglie italiane. Nell’insieme, si calcola che il risparmio arrivi a 142 miliardi l’anno.
Entrando nel dettaglio, l’Autorità ha stabilito la necessità di un sostengo per quei nuclei familiari che comprendano un beneficiario di pensione sociale, un invalido civile, un capofamiglia disoccupato, un anziano (al di sopra dei 75 anni) e comunque per tutte le famiglie il cui reddito non superi i 13 milioni all’anno.
Va detto che prima che la misura diventi effettiva il Governo dovrà effettuare gli interventi necessari che potrebbero richiede qualche tempo. Ciò che già si sa è che per accedere allo “sconto” sarà necessario presentare all’ INPS una autocertificazione di sussitenza dei requisiti. Si sa anche che il costo dell’operazione verrà caricato sulla spesa complessiva per il “servizio universale”, tema ancora al centro di una indagine dell’Autorità per le TLC.