Marco Camisani Calzolari e Edoardo Colombo, due dei firmatari dell’ appello per un’Agenda Digitale italiana, hanno presentato alcune proposte intorno alle quali ritengono che il dibattito debba svolgersi.
Presentandole hanno parlato di un’Italia con “un’imprenditorialità fatta di innovatori”, cercando di collegare la richiesta di un’Agenda Digitale alla riforma economica, sentita come necessaria in una congiuntura economica che vede la macchina italiana bloccata.
“I social network e le nuove forme di distribuzione commerciale hanno infatti trasformato interi settori dando nuovo stimolo a settori strategici come il turismo, l’editoria, l’immobiliare, la musica, fino ai servizi assicurativi e bancari e soprattutto il mercato del lavoro” scrivono.
Pur non rappresentando una declinazione di agendadigitale.org (che non fa proposte come spiegato chiaramente nelle faq ), i due firmatari dell’iniziativa entrano nel merito di quanto si dovrebbe discutere a livello politico: e lo fanno con dieci punti programmatici .
Il primo punto, quasi un preambolo ideale agli altri, parla di introdurre nella Costituzione italiana il diritto di accesso, un principio che secondo i relatori dovrebbe sancire l’e-democracy e tutelare il concetto di Rete neutrale. Si chiede poi l’istituzione di un punto di riferimento per l’economia digitale, la ristrutturazione del settore e-commerce (manovra sull’IVA per le opere intellettuali, agevolazioni per i corrieri e definizione di requisiti minimi) e l’autorizzazione a soggetti societari full online (costituiti da persone fisiche che intendano operare anche in assenza di una sede fisica, comunicazione via web alle camere di commercio senza oneri di registrazione, periodo di prova di 2 anni).
A livello di Pubblica Amministrazione la proposta parla di un app store istituzionale con cui condividere le soluzioni software più efficaci individuate in quest’ambito per favorirne il riuso , il ricorso ad un “nuovo welfare partecipativo e sussidiario, un ritorno al Mutuo Soccorso di prossimità fondata sulla POP Economy” basati sulle nuove reti di relazione sociale, che sia in grado di entrare in azione ove il Pubblico non è in grado di dare risposte adeguate, nonché la digitalizzazione dell’Ufficiale Giudiziario (con tanto di costituzione di un sito stile ebay per il recupero crediti e le aste pubbliche).
Per quanto riguarda in generale la promozione dell’innovazione tecnologica , gli autori del decalogo chiedono di rendere gratuita la registrazione di brevetti per applicazioni e soluzioni completamente digitali (da meglio specificare date le condizioni specifiche che permettono la brevettabilità di questo tipo di invenzioni) e di ampliare il concetto di fair use delle opere protette da copyright. Si parla anche di “depenalizzazione del download dai circuiti P2P” in cambio di una flat tax sulle connessioni come tassa SIAE sul P2P non commerciale .
Infine, la proposta chiede l’introduzione di Internet come materia scolastica a partire dalle elementari .
Situazione che può risultare importante per l’agenda digitale del paese e come opportunità di qualificazione per le nostre imprese, inoltre, è la candidatura di Milano a diventare Mobile World Capital , ospitando la principale fiera internazionale della telefonia mobile organizzata dalla GSM association . La città è approdata alla short list con Barcellona, Berlino e Monaco e necessita ora dell’appoggio di tutte le componenti istituzionali.
Claudio Tamburrino
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IMHO
la soluzione non può essere lo streaming, semplicemente perché non è possibile usufruirne sempre.sadness with youinutile
Tutte discussioni inutili, ci pensa il Mulo a sistemare le cose.FetenteRe: inutile
- Scritto da: Fetente> Tutte discussioni inutili, ci pensa il Mulo a> sistemare le> cose.dipende, per gli utenti apple c'è solo itunes :DbancaRe: inutile
- Scritto da: banca> > dipende, per gli utenti apple c'è solo itunes :DOh quelli non sono utenti, sono cultisti :-PAlfonso MarucciaRe: inutile
- Scritto da: Fetente> Tutte discussioni inutili, ci pensa il Mulo a> sistemare le> cose.E se incontri faccia a faccia colui al quale hai fregato l'opera?ruppoloRe: inutile
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Fetente> > Tutte discussioni inutili, ci pensa il Mulo a> > sistemare le cose.> E se incontri faccia a faccia colui al quale hai> fregato l'opera?Gli passa di fianco, tanto non si conoscono.kraneRe: inutile
- Scritto da: krane> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: Fetente> > > Tutte discussioni inutili, ci pensa il Mulo a> > > sistemare le cose.> > > E se incontri faccia a faccia colui al quale hai> > fregato l'opera?> > Gli passa di fianco, tanto non si conoscono.O se lo conosce, visto che si suppone che l'autore sia un artista famoso, lo ferma, gli fa i complimenti, gli dice che gli e' piaciuta molto.E l'altro gli stringe la mano, e magari gli firma pure un autografo.panda rossaRe: inutile
Frego ? Lui ne rimane senza ?SgabbioRe: inutile
- Scritto da: Sgabbio> Frego ? Lui ne rimane senza ?Vieni da me a tagliare l'erba gratis (non ti tolgo nulla)?ruppoloRe: inutile
- Scritto da: ruppolo> E se incontri faccia a faccia colui al quale hai> fregato l'opera?La copia non è un furto e la tua è DIFFAMAZIONE « Deve ritenersi la insussistenza del contestato reato di furto, condividendo il Collegio il principio già espresso da questa Corte secondo cui è da escludere la configurabilità del reato di furto nel caso di semplice copiatura non autorizzata di "files" contenuti in un supporto informatico altrui, non comportando tale attività la perdita del possesso della "res" da parte del legittimo detentore... (omissis)... i dati e le informazioni non sono compresi nel concetto, pur ampio, di "cosa mobile"... (omissis) la sottrazione di dati quando non si estenda ai supporti materiali su cui i dati sono impressi altro non è che una "presa di conoscenza" di notizie, ossia un fatto intellettivo , rientrante, se del caso, nella violazione dei segreti » (Cassazione Penale Sezione IV, sentenza n.44840/2010)http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2010/12/44840.pdf?uuid=356acb68-0d42-11e0-afdb-0d7a0db3b82d?uuid=AYMSditCP.S. A proposito di ladri, prendiamone uno che ha rubato due milioni di euro :http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/news/evasione_fiscale_indagato_renato_zero-9226486/http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/18/news/renato_zero_fisco-9230644/Luco, giudice di linea mancatoLa coda Lunga
Dall'articolo originale di Chris Anderson, che invito tutti a rileggere tradotto integralmente qui: http://www.wemedia.it/blog/2011/01/chris-anderson-the-long-tail-il-futuro-dell%E2%80%99economia-e-il-potere-delle-nicchie/[..]Sorprendentemente cè stata poca analisi economica su quale dovrebbe essere il prezzo corretto per la musica online. La ragione principale è che il prezzo oggi non è fissato dal mercato ma dal cartello delle label. I produttori stabiliscono un prezzo allingrosso di circa 65 centesimi per traccia, lasciando poco spazio alla sperimentazione dei dettaglianti.Il prezzo allingrosso è scelto per essere equivalente a quello dei CD così da evitare il temuto conflitto di canale. Le label infatti temono che se il prezzo della musica online si abbassasse i loro venditori di CD (tuttora la maggior parte del business) si rivolterebbero, o peggio, fallirebbero ancor più rapidamente di quanto non stiano già facendo. In entrambi i casi, sarebbe un duro colpo allo status quo che terrorizza unindustria già in difficoltà. Non stupisce perciò che il calcolo dei prezzi avvenga con più attenzione agli impatti nella loro attività tradizionale che non alle possibilità di espansione nel nuovo mercato online.Phabio76Re: La coda Lunga
- Scritto da: Phabio76> Il prezzo allingrosso è scelto per essere> equivalente a quello dei CD così da evitare il> temuto conflitto di canale. Le label infatti> temono che se il prezzo della musica online si> abbassasse i loro venditori di CD (tuttora la> maggior parte del business) si rivolterebbero, o> peggio, fallirebbero ancor più rapidamente di> quanto non stiano già facendo. In entrambi i> casi, sarebbe un duro colpo allo status quo che> terrorizza unindustria già in difficoltà. Non> stupisce perciò che il calcolo dei prezzi avvenga> con più attenzione agli impatti nella loro> attività tradizionale che non alle possibilità di> espansione nel nuovo mercato> online.Detto questo, detto tutto.Si possono chiudere i commenti.ziovaxRe: La coda Lunga
L'articolo originale è del 2004. Non che da allora si siano visti sviluppi rivoluzionari, ma di sicuro parecchie cose sono cambiate.mr_caosRe: La coda Lunga
puntano molto sui file venduti, anche se non sono qualitivamente pari ai CD ancora...SgabbioRe: La coda Lunga
- Scritto da: Phabio76> Il prezzo allingrosso è scelto per essere> equivalente a quello dei CD così da evitare il> temuto conflitto di canale. Le label infatti> temono che se il prezzo della musica online si> abbassasse i loro venditori di CD (tuttora la> maggior parte del business)"Tutt'ora" la MINOR parte del business, quindi tutto il palco crolla.ruppoloRe: La coda Lunga
Si, infatti, ci sono voluti 10 anni per traghettare il mercato musicale verso l'online senza far male quasi a nessun pezzo grosso.L'industria cinematografica e l'editoria dovrebbero aver imparato la lezione per rendere la transizione più veloce e meno traumatica.Phabio76Re: La coda Lunga
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: Phabio76> > Il prezzo allingrosso è scelto per essere> > equivalente a quello dei CD così da evitare il> > temuto conflitto di canale. Le label infatti> > temono che se il prezzo della musica online si> > abbassasse i loro venditori di CD (tuttora la> > maggior parte del business)> > "Tutt'ora" la MINOR parte del business, quindi> tutto il palco> crolla.E allora di che si lamentano?Che continuassero a gestire i loro spettacoli dal vivo e lascino che i fan facciano promozione propagando a proprie spese le opere migliori.panda rossaRe: La coda Lunga
Il problema è che una major, con la musica online, fa concorrenza a sè stessa, quindi non è incentivata a svilupparlo.È il problema tipico di ogni monopolio: la stagnazione e l'arresto dell'evoluzione. E si può risolvere solo togliendo il monopolio (vale a dire, togliendo il copyright e permettendo a ogni distributore di sfruttare come desidera ogni brano)uno qualsiasiRe: La coda Lunga
- Scritto da: uno qualsiasi> È il problema tipico di ogni monopolio: la> stagnazione e l'arresto dell'evoluzione. E si può> risolvere solo togliendo il monopolio (vale a> dire, togliendo il copyright e permettendo a ogni> distributore di sfruttare come desidera ogni> brano)Non ho capito bene a chi permetti di sfruttare come desidera ogni brano.ruppoloRe: La coda Lunga
A chiunque voglia farlo. Anche a te, se vuoi.uno qualsiasiRe: La coda Lunga
- Scritto da: ruppolo> Non ho capito bene a chi permetti di sfruttare> come desidera ogni brano.RENDERE ILLEGALI I CONTRATTI DI ESCLUSIVAsia per l'autore, sia per il brano, sia per l'albumcon grave sanzioni sia per l'artista che impedisca il libero mercato, sia per la casa discografica che non cedesse gratuitamente i master alle concorrenti che ne facessero richiestasignifica che domani potrai prendere "No Line on the Horizon" da 10 etichette diverse, a prezzo diverso e con copertina diversaal massimo un'esclusiva si può avere a tempo limitato. Un mese... massimo un anno. Non certo di più.Allo stesso modo potrai prendere "Avatar" di Cameron, prendendo l'edizione della Fox ma anche quella della Warner, quella della Sony, quella della Disney, quella della Medusa, quella della Cinehollywood e quella della Cecchi Gori. Tutti con diverso numero di extra, diverso numero di lingue, custodia e retrocopertina differente, e chiaramente prezzo differente.I soldi vanno sempre a Cameron. Ma la Fox prende soldi solo dalla sua edizione, non dalle altre.La presenza di versioni diverse genererà (se l'antitrust controlla che non ci siano accordi di cartello) un abbassamento generale dei prezzi.E questo si chiama CONCOCORRENZA e LIBERO MERCATO.Dirai "eh ma il film l'ha distribuito la Fox". E i soldi del passaggio al cinema dove li metti? Non mi risulta che Avatar non abbia incassato nulla.Luco, giudice di linea mancatoQual è il giusto prezzo per i contenuti?
Per l'utenza l'unico giusto prezzo deve essere ZERO .E mi spiego meglio:1) Le canzoni, i cd, i "cerchi di plastica" come lo chiamo io (visto che quando si va al negozio e si comprano state comprando i cerchi di plastica anche se vi dicono che state comprando le canzoni, perché se compraste le canzoni potreste farne ciò che volete e non sareste certo limitati da una ridicola "licenza d'uso" con clausole vessatorie -perché vi limitano nelle vostre possibilità di fruizione- che NON POTETE FIRMARE), hanno valore intrinseco solo se vengono eseguite. Significa che il cd, la registrazione di un brano, ha valore solo pubblicitario, promozionale per il concerto dell'artista in questione. Una registrazione suonerà sempre allo stesso modo, peraltro artefatto in studio, con stonature corrette, passaggi difficili ripetuti varie volte o suonati al rallentatore e poi velocizzati, in una parola voi non state sentendo l'artista state sentendo un truffatore. I concerti dal vivo non sono mai identici l'uno all'altro, a meno che non fossero in playback e cioè truffe, perché non sono dal vivo.Questo discorso poi vale a maggior ragione se parliamo di musica che non è neanche sotto copyright ma che gli esecutori pretendono che una registrazione, che suonerà sempre uguale ogni volta che la si ascolta, venga addirittura fatta pagare, non si sa a quale titolo. Se un musicista, un cantante, vuole essere pagato, che si sottoponga al parere di un pubblico disposto a pagare la cifra che lui decide (e se non è disposto vuol dire che quella cifra è troppo alta) ed in quanto tale sta pagando qualcuno che sta facendo un lavoro lì in quel momento davanti a lui/lei, e non che ha fatto un lavoro settimane, mesi, anni prima. Voi sareste disposti a pagare dei soldi all'idraulico ogni volta che tirando lo sciacquone non vi si allaga il bagno? Naturalmente no. Così dev'essere per un artista, che va pagato per il PRESENTE e non per il PASSATO.Se si è anche compositori, si compone SU COMMISSIONE facendosi pagare dal committente. Oppure si guadagna dalle proprie esecuzioni dal vivo, anche perché se ciò che si compone è di buona fattura, non si faticherà a trovare chi sia disposto ad ascoltarci, anche pagando.Ovviamente tutta la filiera, a cominciare dai distributori, va smantellata. Le case di registrazione rimangono e chi vuole è libero di usarle, ma il brano registrato va considerato un prodotto promozionale, in quanto tale non può essere fatto pagare. Voi sareste disposti a pagare voi per avere della pubblicità? So di chi viene pagato per riceverla, so di chi paga per farla, ma di certo nessuno paga per riceverla. Anzi, chiunque andrete a chiedere, vi dirà che ne farebbe a meno. Se proprio dobbiamo fare il favore a qualcuno di ascoltare un suo brano registrato, che almeno non ci faccia pagare per farlo. Se PRETENDE di essere pagato per farci ascoltare una registrazione, che vada a zappare la terra: in tal modo imparerà che non basta lasciar cadere i semi per vedersi i soldi comodamente accreditati sul conto, le piante non crescono da sole e i frutti non si vanno a vendere da soli.Se uno vuole comunque il cd (ma non dev'essere l'unico modo per fruire dell'opera) per collezionismo o simili, il prezzo dev'essere determinato dal costo di produzione del cerchio di plastica (in euro tra 0,03 e 0,10 a seconda della tiratura) della custodia (in euro 0,05) e della stampa della copertina e libretto (in euro circa 0,30). Contando anche confezionamento possiamo arrivare a 50 centesimi a disco. Che vanno pagati direttamente all'artista (attraverso il suo sito o direttamente ai concerti, in quest'ultimo caso chiaramente non ci sono spese di spedizione) a cui andranno aggiunte, se attraverso il sito, le spese di spedizione (il minimo è 1,50 con posta prioritaria, ma nulla vieta di usare sistemi più sicuri e meglio tracciabili, chiaramente anche più costosi e chiaramente a carico dell'utente).2) I software, se applicativi, campano di assistenza (RedHat come fa?) o di creazioni su misura e personalizzazioni (che però poi vendono l'intero software a chi gliel'ha commissionato, e non certo una licenza d'uso; chi l'ha comprato ne fa quel cavolo che gli pare). Nessuno può avere il lusso di rivendere più di una volta lo stesso lavoro. Se il lavoro l'hai già fatto, e sei stato pagato, non puoi più farci un centesimo, diventerebbe RIDICOLA PRETESA, PIZZO MAFIOSO e STROZZINAGGIO oltre che ovviamente TRUFFA.Ovviamente, insieme al programma, quella volta che viene venduto ( quell' unica volta ) vanno forniti anche i sorgenti, perché io che pago devo essere certo che il programma non crea danni alla macchina (altrimenti non darmi i sorgenti ma se io dico che il tuo programma mi ha causato una perdita di dati facciamo che mi risarcisci un miliardo di euro per ogni byte perso).3) Parliamo di videogiochi. Si possono finanziare in tanti modi senza dover far pagare per forza l'utente finale:- presenza di sponsor nel gioco (le pubblicità presenti nei cartelloni pubblicitari in FIFA non vengono pagate? se no, è la EA ad essere stupida)- presenza di contenuti aggiuntivi (non indispensabili per il gioco stesso) creabili tanto dalla casa madre quanto dagli utenti stessi, stile Second Life- possibilità di gioco online (indispensabile o meno per giocare) a pagamento dopo un periodo di trial; il pagamento non serve solo a pagare server e banda ma anche il gioco stesso (stile World of Warcraft)4) Attori e registi guadagnano dal cinema (che vende un servizio e non il film). Una volta che il film è uscito dal circuito cinematografico viene reso gratuitamente scaricabile e in alta qualità attraverso youtube o piattaforme analoghe, al limite con un paio di pubblicità da vedere prima del film. Se uno vuole per forza il blu-ray o il dvd, si applicano gli stessi costi del cd audio detti prima (poco più alti perché stampare un BR costa più che stampare un CD, ma chiaramente di molto sotto i prezzi attuali e comunque senza che diventi l'unico metodo di fruizione).Se attori e registi vogliono guadagnare di più ed avere il feedback della gente, imparano bene il loro lavoro (non ci si può improvvisare attori dopo un reality) e fanno TEATRO , un luogo dove non si possono ripetere le scene migliaia di volte perché si è incapaci...5) La SIAE viene abolita, gli editori e i produttori vengono eliminati, le associazioni antipirateria vengono abolite e rese illegali per legge ed i loro membri perseguiti e condannati, la filiera (a cominciare dai videotecari) viene eliminata o riconvertita ad altri settori, l'IVA al cinema e ai concerti (salvo gli extra, tipo popcorn, ecc) viene abolita (0%), le biblioteche pubbliche si dotano per legge di tutto il materiale (anche musicale e audiovisivo) non ancora presente in rete, in rete è reperibile tutto il resto. I siti di acquisto di file digitali tipo iTunes o Steam vengono riconvertiti al sistema pubblicitario (come per downlovers.it).Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Sei un grande, mi hai fatto ammazzare dal ridere.Hai trovato una soluzione per tutto. Peccato che siano una piu' ridicola dell'altra.Praticamente tutta l'economia mondiale si basa sull'investire per poi rivendere beni prodotti in serie. Col tuo simpatico sistema si tornerebbe all'età della pietra.mr_caosRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
*al pre-taylorismoJacopo MonegatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: mr_caos> Col tuo simpatico sistema si tornerebbe> all'età della> pietra.Quando, se ben ricordo, non c'era ne' inquinamento ne' stress.panda rossaRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: mr_caos> > Col tuo simpatico sistema si tornerebbe> > all'età della> > pietra.> > Quando, se ben ricordo, non c'era ne'> inquinamento ne'> stress.e neppure server.shevathasRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: mr_caos> > Col tuo simpatico sistema si tornerebbe> > all'età della> > pietra.> > Quando, se ben ricordo, non c'era ne'> inquinamento ne'> stress.Sei così vecchio? :DpippORe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: mr_caos> > Col tuo simpatico sistema si tornerebbe> > all'età della> > pietra.> > Quando, se ben ricordo, non c'era ne'> inquinamento ne'> stress.E la vita media erano intorno ai 40 anni e la mortalità infantile e... nah.TorsoloRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
No, semplicemente si manderebbe a zappare un po' di parassiti inutili.uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Non paghi la plastica, paghi la licenza per ascoltare la cancone su un dato supporto.Basta questo punto (che evidentemente non cogli) per buttare al macero tutto il tuo discorso.BascoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Basco> Non paghi la plastica, paghi la licenza per> ascoltare la cancone su un dato> supporto.> Basta questo punto (che evidentemente non cogli)> per buttare al macero tutto il tuo> discorso.Il discorso invece ha senso.E' il concetto di licenza che e' una truffa creata dalle lobby per mantenere in vita inutili parassiti.Gli intermediari e chi li difende, vanno eliminati senza remore.panda rossaRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: panda rossa> Il discorso invece ha senso.> E' il concetto di licenza che e' una truffa> creata dalle lobby per mantenere in vita inutili> parassiti.> Gli intermediari e chi li difende, vanno> eliminati senza> remore.http://www.youtube.com/watch?v=WSjEmdyO7rgUndertakerRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Già si vede il software come servizio. Finiranno per vendere abbonamenti per musica in streaming on demand. Ah, no, si sono talmente dati da fare ad ostacolare l'evoluzione, che oramai hanno praticamente perso il treno.TorsoloRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
> Non paghi la plastica, paghi la licenza per> ascoltare la cancone su un dato> supporto.Ma la licenza è una merce che non vuole più nessuno. Infatti chi campava vendendo licenze (negozianti di dischi, videonoleggiatori) sta chiudendo o fa la fame.Del resto, è ovvio: la licenza non ti dà nessun beneficio, solo svantaggi: una volta, quando era legata al supporto fisico, gli utenti non se ne rendevano conto e la compravano: ma ora, che la licenza è svincolata (con i sistemi di drm, la licenza può anche essere spedita a parte), gli utenti si rendono conto che a loro la licenza è più o meno utile quanto le emorroidi: nel migliore dei casi, non ti darà fastidio, nel peggiore, ti causerà un mucchio di problemi.uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: uno qualsiasi> la licenza migliore dei casi, non ti darà fastidio, nel> peggiore, ti causerà un mucchio di> problemi.Ad esempio quando copi e sfiga vuole che sei quell'uno su millemila che portano in tribunale.TorsoloRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: uno qualsiasi> > Non paghi la plastica, paghi la licenza per> > ascoltare la cancone su un dato> > supporto. > Ma la licenza è una merce che non vuole più> nessuno. Infatti chi campava vendendo licenze> (negozianti di dischi, videonoleggiatori) sta> chiudendo o fa la> fame.La licenza ed i drm difatti non servono per aiutare l'utente finale: servono a proteggere chi crea il contenuto.É chiaro che un programma craccato é piú facile da usare di uno protetto:é come dire che spacciare soldi falsi é piú facile di andare a lavorare e guagnare soldi regolari.UndertakerRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Basco> Non paghi la plastica, paghi la licenza per> ascoltare la cancone su un dato supporto.Quella cosa che tu chiami licenza contiene clausole limitative verso una delle parti (cioè l'acquirente) perché è piena di scritte che dicono cosa l'acquirente NON può fare, e queste clausole si chiamano VESSATORIE, per legge le clausole vessatorie richiedono la DOPPIA FIRMA CARTACEA, altrimenti non soltanto sono nulle le clausole vessatorie (cioè prive di alcun valore) ma diventa nullo l'intero contratto.Significa che se la canzone che mi hai fatto ascoltare a pagamento non mi piace, ho diritto a un risarcimento per il danno fisico (orecchie che hanno dovuto sottostare a questa sozzeria), morale (cervello che ha dovuto continuamente ordinare al corpo di non vomitare) e economico (il tempo perso e il tempo è denaro)> Basta questo punto (che evidentemente non cogli)> per buttare al macero tutto il tuo discorso.Sì sì, buongiorno, a proposito a quanto vendi il ghiaccio al chilo? Perché sai com'è, qui da me ci sono i frigoriferi, se tu vendi il ghiaccio e sei convinto che il tuo lavoro possa servire sei tu ad avere un problema, e non io che seguo l'evoluzione tecnologica. Peraltro l'evoluzione l'hanno iniziata proprio le major con la DIGITALIZZAZIONE che permette la copia 1:1 a costo zero. Se vogliono sopravvivere hanno solo una possibilità per giustificare quei prezzi: tornassero al vinile.Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> - Scritto da: Basco> > Non paghi la plastica, paghi la licenza per> > ascoltare la cancone su un dato supporto.> > Quella cosa che tu chiami licenza contiene> clausole limitative verso una delle parti (cioè> l'acquirente) perché è piena di scritte che> dicono cosa l'acquirente NON può fare, e queste> clausole si chiamano VESSATORIE, per legge le> clausole vessatorie richiedono la DOPPIA FIRMA> CARTACEA, altrimenti non soltanto sono nulle le> clausole vessatorie (cioè prive di alcun valore)> ma diventa nullo l'intero> contratto.classico arrogante che vuole far valere i propri diritti mentre ignora bellamente quelli altrui.mamifacciil piacereRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
La verità è che tu sei uno pseudoartista che nessuno si caga, e sfoghi la tua rabbia repressa in forum come questo, dove puoi esplodere contro la Siae e compagnia bella.La verità è che sei invidioso di quelli con più soldi di te.E si capisce da come e quanto inveisci, già ti vedo, con le vene rosse al collo mentre digiti furiosamente.^^kurdtRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Aspetta che legga il tuo blog.... @^ @^ @^uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: kurdt> La verità è che tu sei uno pseudoartista che> nessuno si caga, e sfoghi la tua rabbia repressa> in forum come questo, dove puoi esplodere contro> la Siae e compagnia> bella. > La verità è che sei invidioso di quelli con più> soldi di> te.> > E si capisce da come e quanto inveisci, già ti> vedo, con le vene rosse al collo mentre digiti> furiosamente.> > ^^Ecco il post di un videotecaro in crisi.mangiafuocoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
No, kurdt non è un videotecaro.uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: mangiafuoco> - Scritto da: kurdt> > La verità è che tu sei uno pseudoartista che> > nessuno si caga, e sfoghi la tua rabbia repressa> > in forum come questo, dove puoi esplodere contro> > la Siae e compagnia> > bella.> > > La verità è che sei invidioso di quelli con più> > soldi di> > te.> > > > E si capisce da come e quanto inveisci, già ti> > vedo, con le vene rosse al collo mentre digiti> > furiosamente.> > > > ^^> > Ecco il post di un videotecaro in crisi.La classica risposta di un fesso.Il mio lavoro tralaltro è completamente l'opposto di quello che potresti immaginare, e dicendo quello che dico vado contro il mio interesse, semplicemente giudico morale pagare l'autore per un lavoro.Ora trovare il mezzo di pagamento può essere discusso, non il fatto in se.Credo che sia una conquista di civiltà, riconoscere al lavoro, per quanto intellettuale, una paga :)kurdtRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: kurdt> La verità è che tu sei uno pseudoartista che> nessuno si caga,Questo lo dici tu (rotfl)> e sfoghi la tua rabbia repressa> in forum come questo, dove puoi esplodere contro> la Siae e compagnia bella.La siae fa schifo ed è un dato di fatto che sono gli stessi iscritti siae a dirlo, figuriamoci i non iscritti. Gli unici che elogiano la siae sono gli EDITORI cioè la categoria che deve sparire insieme alla siae stessa.> La verità è che sei invidioso di quelli con più> soldi di te.Io le tasse le pago tutte, non vado a rubare due milioni di euro dalle tasche degli italiani come questo qui:http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/11/17/news/evasione_fiscale_indagato_renato_zero-9226486/> E si capisce da come e quanto inveisci, già ti> vedo, con le vene rosse al collo mentre digiti> furiosamente.Sì ho talmente tanta voglia che ti ho risposto dopo 4 ore, pensa te...Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
TI RIEMPI LA BOCCA DI TANTI PAROLONI MA SEI SOLO UN POVERO PICCOLO IGNORANTEALBERTO ENGHELRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: ALBERTO ENGHEL> TI RIEMPI LA BOCCA DI TANTI PAROLONI MA SEI SOLO> UN POVERO PICCOLO> IGNORANTEEcco il post di un altro videotecaro urlante... oggi non si batte chiodo?mangiafuocoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> hanno valore intrinseco solo se vengono> eseguite. Significa che il cd, la registrazione> di un brano, ha valore solo pubblicitario,> promozionale per il concerto dell'artista in> questione. Una registrazione suonerà sempre allo> stesso modo, peraltro artefatto in studio, con> stonature corrette, passaggi difficili ripetuti> varie volte o suonati al rallentatore e poi> velocizzati, in una parola voi non state sentendo> l'artista state sentendo un truffatoreMai sentito stron**ate di siffatta portata.rotflRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
> Mai sentito stron**ate di siffatta portata.Se vuoi sentire stron**ate, prova nella valle dell'eco.uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: uno qualsiasi> > Mai sentito stron**ate di siffatta portata.> > Se vuoi sentire stron**ate, prova nella valle> dell'eco.Ci vuole un bel coraggio a dire che una registrazione in studio sia sempre e comunque una truffa. Evidentemente nè tu nè lui avete la minima idea di cosa significhi produrre e ascoltare musica. Fate pena.rotflRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: rotfl> Mai sentito stron**ate di siffatta portata.Per la serie "Hai ragione su tutta la linea ma io sono troppo stupido per ammetterlo e preferisco insultarti con una critica sterile così da sentirmi un videotecaro ed avere un orgasmo mentre nella mia videoteca ormai deserta posso finalmente masturbarmi senza bisogno di chiudere le serrande prima, tanto l'ultimo che è entrato voleva sapere se volevo comprargli penne e accendini"Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Quoto tuttouno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Bel discorso, ma come tutti i discorsi dei PARASSITI (o preferisci ladri? o pirati?) non tiene conto del rispetto per gli altri.Prima di tutto parliamo della libertà: tutti hanno diritto ad un grado di libertà e a decidere delle proprie cose.Quindi se io voglio vendere qualcosa di mio, lo vendo alle mie condizioni, e chi lo vuole è tenuto a rispettarle. Rispetto reciproco, naturalmente. Oppure facciamo come i primitivi, una bella lotta e vince il più forte?Se io decido di comporre un brano o di fare un film, devo essere libero di farlo, senza che NESSUNO me lo abbia commissionato. Una volta completata l'opera, decido IO cosa farne: tenermela, regalarla, venderla. Venderla per intero o pezzetti. In 10 pezzi o 10 milioni di pezzi. Decido io. E decido anche il prezzo e tutto il resto, qualsiasi cosa mi passi per la mente.Il cliente gradisce? Il cliente compra. Il cliente non gradisce? Il cliente non compra.Il cliente vuole fare il parassita? Un colpo in testa e un parassita in meno. Tanto per chiarire il concetto, non che si debbano ammazzare le persone, intendiamoci.I tuoi ragionamenti, giudice mancato, sono fallati perché partono da 2 presupposti sbagliati:1) L'opera non è e non deve necessariamente essere su commissione.2) L'opera non deve necessariamente essere venduta per intero (tra l'altro se l'opera è su commissione non verrà venduta, ma pagata).Ricapitolando: io decido di fare un'opera e la metto in vendita ad una frazione del prezzo, ad esempio ad un milionesimo del prezzo che secondo me vale (vale, non "costa"). Potrei venderne 0 o 1 miliardo di copie: si chiama "rischio d'impresa". Sono io che rischio, dunque sono io che decido come e quanto rischiare. Fa parte della mia libertà, e tale libertà non limita in alcun modo la libertà degli altri. Se ho fatto qualcosa che piace, sarò premiato, altrimenti andrò in rovina.E per i parassiti ci sono le serrature, le leggi e la polizia.ruppoloRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Parassiti ? Ladri ? Il solito qualunquismo, come se le persone che scaricano, non comprano :DSgabbioRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Sgabbio> Parassiti ? Ladri ? Il solito qualunquismo, come> se le persone che scaricano, non comprano> :DSe c'e' qualcuno che in vita sua non ha mai noleggiato un film, quello e' proprio il videotecaro.Quindi se tutti coloro che non noleggiano film sono ladri e parassiti, sappiamo di chi si sta parlando.panda rossaRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: ruppolo> Quindi se io voglio vendere qualcosa di mio, lo> vendo alle mie condizioni, e chi lo vuole è> tenuto a rispettarle.Se le tue condizioni comprendono il divieto di prestare o di rivendere l'oggetto, come si puo' fare per un'auto o una borsetta, te le puoi ficcare ben dove sai!Tu vendi, io compro. Adesso che ho comprato e' mio e ci faccio quello che voglio: uso, modifico, presto, regalo, copio, rivendo...panda rossaRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: ruppolo> Bel discorso, ma come tutti i discorsi dei> PARASSITI (o preferisci ladri? o pirati?) non> tiene conto del rispetto per gli> altri.> > Prima di tutto parliamo della libertà: tutti> hanno diritto ad un grado di libertà e a decidere> delle proprie> cose.> Quindi se io voglio vendere qualcosa di mio, lo> vendo alle mie condizioni, e chi lo vuole è> tenuto a rispettarle. Rispetto reciproco,> naturalmente. Oppure facciamo come i primitivi,> una bella lotta e vince il più> forte?Ovviamente no, ma entrambi i punti di vista vanno ascoltati e pesati, quindi sicuramente esiste un punto d'incontro fra le due fazioni.> Se io decido di comporre un brano o di fare un> film, devo essere libero di farlo, senza che> NESSUNO me lo abbia commissionato. Una volta> completata l'opera, decido IO cosa farne:> tenermela, regalarla, venderla. Venderla per> intero o pezzetti. In 10 pezzi o 10 milioni di> pezzi. Decido io. E decido anche il prezzo e> tutto il resto, qualsiasi cosa mi passi per la> mente.> Il cliente gradisce? Il cliente compra. Il> cliente non gradisce? Il cliente non> compra.Ok, ma il cliente deve essere riguardato nei confronti del venditore, significa che non si possono mettere inutili Drm su qualcosa che COMUNQUE verrà copiata, ed è qualcosa che succedeva già negli anni 80, non è iniziata ora.> Il cliente vuole fare il parassita? Un colpo in> testa e un parassita in meno. Tanto per chiarire> il concetto, non che si debbano ammazzare le> persone,> intendiamoci.Magari il cliente non vuole fare il parassita, e con una buona politica di taglio dei prezzi si otterrebbero effetti migliori che con le minaccie.> I tuoi ragionamenti, giudice mancato, sono> fallati perché partono da 2 presupposti> sbagliati:> 1) L'opera non è e non deve necessariamente> essere su> commissione.> 2) L'opera non deve necessariamente essere> venduta per intero (tra l'altro se l'opera è su> commissione non verrà venduta, ma> pagata).Sul fatto che lui abbia torto marcio sono completamente d'accordo con te, il lavoro va pagato, si può discutere del come, ma non del "Se".> Ricapitolando: io decido di fare un'opera e la> metto in vendita ad una frazione del prezzo, ad> esempio ad un milionesimo del prezzo che secondo> me vale (vale, non "costa"). Potrei venderne 0 o> 1 miliardo di copie: si chiama "rischio> d'impresa". Sono io che rischio, dunque sono io> che decido come e quanto rischiare. Fa parte> della mia libertà, e tale libertà non limita in> alcun modo la libertà degli altri. Se ho fatto> qualcosa che piace, sarò premiato, altrimenti> andrò in> rovina.> > E per i parassiti ci sono le serrature, le leggi> e la> polizia.Edaje co sta polizia, adesso vogliamo incarcerare uno perchè copia una canzone.Ma lassà perde.kurdtRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
A ben vedere, se togli ogni protezione, abbassi i prezzi e conti sul fatto che "il cliente non voglia fare il parassita", il confine tra prezzo di vendita e donazione volontaria diventa molto sottile; in entrambi i casi, chi non vuole pagare non paga.Ma, a questo punto, non conviene di più passare direttamente alla donazione? Se vendi il brano di musica a 1 euro, senza protezione, chi non vuole pagare non paga comunque, e chi paga (perchè vuole sostenerti) ti paga 1 euro.Se metti una donazione libera, chi non vuole pagare continua a non pagare (e quindi non cambia nulla), ma quelli che vogliono sostenerti... alcuni doneranno 1 euro, altri 50 centesimi, ma altri magari doneranno 2, 10, 15...La politica "prezzi bassi, con limitazioni" non mi convince (i servizi che offrivano musica a prezzi bassissimi, ma con drm sono quasi tutti spariti), mentre la politica "donazioni libere" può funzionare.uno qualsiasiRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: ruppolo> Quindi se io voglio vendere qualcosa di mio, lo> vendo alle mie condizioni, e chi lo vuole è> tenuto a rispettarle.Ed è questo il tuo errore.Puoi vendere quello che vuoi, puoi anche fissare le condizioni, ma se nessuno è disposto ad accettarle, non vendi.E ti dico di più: nel momento in cui tu vendi qualcosa, il tuo datore di lavoro è il cliente perché è lui che ti dà i soldi e non viceversa. Quindi è lui che dovrebbe fissare le condizioni. Non certo tu. Ma ripeto sei libero di fare diversamente, ma non puoi pretendere che qualcuno accetti condizioni che non vuole accettare. E comunque, non puoi vendere una cosa più di una volta, altrimenti sei un truffatore. Se tu vendi copie di un tuo lavoro io mi sentirò autorizzato a pagarti con fotocopie di banconote (in bianco e nero, mica perdo tempo a farle a colori) e ti aggiungo pure "ti dò le banconote originali quando mi venderai una cosa unica che hai fatto apposta per me".> Rispetto reciproco,> naturalmente. Oppure facciamo come i primitivi,> una bella lotta e vince il più forte?Guarda che mettersi contro i consumatori e cioè contro i tuoi datori di lavoro non fa altro che metterti in cattiva luce. Nessuno ti assumerebbe, quindi nessuno comprerà il tuo lavoro. In compenso tutti si sentiranno autorizzati a non rispettare le tue ridicole pretese, perché ti considereranno un parassita fuori dal suo tempo che cerca disperatamente di continuare con un modello di business che dall'avvento del digitale (circa dal 1983) non ha più motivo di esistere.> Una volta> completata l'opera, decido IO cosa farne:> tenermela, regalarla, venderla. Venderla per> intero o pezzetti. In 10 pezzi o 10 milioni di> pezzi. Decido io. E decido anche il prezzo e> tutto il resto, qualsiasi cosa mi passi per la> mente.Non puoi vendere una stessa cosa più volte. Se la vendi a pezzi significa che di un brano che hai fatto a uno vendi una strofa, a un altro vendi un'altra strofa, e a un altro il ritornello.Se invece vendi a ognuno di loro l'intero brano, dalla seconda vendita in poi sei un truffatore esattamente come un pittore che tentasse di vendere un quadro dando invece l'immagine jpg e tenendosi la tela per lui.> Il cliente gradisce? Il cliente compra. Il> cliente non gradisce? Il cliente non> compra.Non puoi porre limitazioni però.> Il cliente vuole fare il parassita? Un colpo in> testa e un parassita in meno.Veramente sei tu che vuoi fare il parassita, se vuoi vendere una cosa più volte. La società civile prevede che si lavori tutta la vita e fino all'età del pensionamento devi provvedere in questo modo. La società civile dice anche che quando arriverà la tua ora, i tuoi eredi godranno di ciò che tu hai messo da parte in vita, e se questo non gli basta, per il resto devono lavorare come hai fatto tu. E così via.Nessun lavoro di questo mondo prevede che uno possa guadagnare tutta una vita per una singola cosa creata o comunque poche. Se sei un operaio e costruisci una stazione della metropolitana, non hai nessun diritto ad avere una percentuale sui biglietti di quella stazione. Vieni pagato via via che lavori. Quando il cantiere è finito e la stazione entra in funzione, o ti cerchi un nuovo cantiere o di soldi non ne vedi più. Ed è giusto che sia così.Ora, come applicheresti questo semplice e banale concetto ad un mondo alla rovescia in cui chi ha creato una cosa pretende di guadagnare vita natural durante solo per quella cosa? Il tuo misero cervello arriva a capire che c'è una stortura in tutto questo o proprio non ci arriva?> Tanto per chiarire> il concetto, non che si debbano ammazzare le> persone, intendiamoci.Basterebbe chiudere e far fallire chi questo perverso meccanismo l'ha messo in piedi: gli editori, le società di corporation (siae, mpaa, riaa, fimi, fipm, univideo ecc) e chiaramente il sistema distributivo e noleggistico. Nessuno vende ghiaccio in Italia nel 21° secolo, si chiama PROGRESSO, il progresso cancella anche i vecchi mestieri, può essere triste per te ma rimane parte del progresso: oggi ci muoviamo tutti in automobile, autobus, treno, tram. Nessuno si sogna di muoversi a cavallo. I cavalli ci sono ancora ma sono relegati all'ambito sportivo, alle corse ed anche, in parte, alla macellazione.> I tuoi ragionamenti, giudice mancato, sono> fallati perché partono da 2 presupposti> sbagliati:> 1) L'opera non è e non deve necessariamente> essere su commissione.Sei liberissimo di farla per te ma in tal caso ci guadagni in altri modi, ad esempio suonandola in pubblico in un concerto. Non guadagni direttamente dalla creazione dell'opera, ma guadagni perché ti sei creato un tuo repertorio e la gente è disposta a pagarti per sentirti suonare e/o cantare.> 2) L'opera non deve necessariamente essere> venduta per intero (tra l'altro se l'opera è su> commissione non verrà venduta, ma pagata).Tu non vuoi neanche vendere parti dell'opera. Tu vuoi vendere una licenza d'uso che nessuno vuole perché a nessuno serve, perché nessuno è disposto a pagare per vedersi togliere dei diritti, è come se in una confezione di pelati ci fosse scritto "questi potete usarli solo per gli spaghetti non potete usarli nelle seguenti ricette" con un elenco infinito di cose che NON si devono fare. Io una confezione del genere la lascio sullo scaffale. E così dovrebbero fare tutti. E' una questione di buonsenso, e di combattere chi non rispetta il proprio datore di lavoro (che sono, lo ripeto ancora, i clienti, perché sono loro a pagare).> Ricapitolando: io decido di fare un'opera e la> metto in vendita ad una frazione del prezzo, ad> esempio ad un milionesimo del prezzo che secondo> me vale (vale, non "costa"). Potrei venderne 0 o> 1 miliardo di copie: si chiama "rischio> d'impresa". Sono io che rischio, dunque sono io> che decido come e quanto rischiare. Fa parte> della mia libertà, e tale libertà non limita in> alcun modo la libertà degli altri. Se ho fatto> qualcosa che piace, sarò premiato, altrimenti> andrò in rovina.Non puoi pretendere dai tuoi datori di lavoro che non facciano quello che gli pare con quello che tu gli hai dato.Soprattutto se non hanno firmato nessuna accettazione di clausola vessatoria (che per legge dev'essere firmata per iscritto, la firma elettronica non è applicabile, figuriamoci se non c'è neanche quella).> E per i parassiti ci sono le serrature, le leggi> e la polizia.Quelli che tu chiami parassiti sono i tuoi clienti (se non reali, almeno potenziali). Il problema è proprio l'opposto: il parassita fa una cosa e pretende di guadagnarci sopra per un tempo indefinito.Da domani non potrai usare l'auto (che hai regolarmente pagato) perché gli operai fiat (o quel che è) ti si pianteranno davanti perché vogliono essere pagati da te per lasciartela usare.Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
E', altresì, ingiusto, che si controbbatta questo stupido sistema con una cosa altrettanto stupida come la pirateria.Bisogna trovare un giusto compromesso, che, forse, il cliente vuole e sarebbe disposto ad accettare, ma che, purtroppo, non vogliono i veri parassiti che non potrebbbero avere più venti case, tre pafili, auto sportive e una vita agiata per loro, gli eredi e gli eredi degli eredi.Difficile che ci sarà mai un cambiamento, viste le premesse, lo "status quo" non lo vuole cambiare nessuno, se ritene che possa portargli un peggioramento, anche non certo.ziovaxRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Il tuo discorso è giusto, ma ha il soggetto sbagliato.Dell'opera non è venduta una frazione, ma una licenza d'ascolto... e, grazie a youtube e grooveshark, con quella licenza d'ascolto non mi ci pulisco nemmeno il XXXX (scusa l'espressione colorita)... dai, la musica dal p2p non è più scaricata come un tempo (a parte i pazzi che scaricano millemila terabyte e nemmeno hanno il tempo di fruire della minima parte e che, comunque, non saranno mai dei clienti), già dimostrato.Il rapporto fra produttore e cliente va tutelato, non può essere sbilaciato ne da una parte ne da l'altra, ne va del mercato stesso... è ingiusta la via illegale perché sbilancia il rapporto, ma è ingiusto anche questo mercato che il cliente non accetta più, grazie ad alterative sia perfettamente legali come youtube e grooveshark, sia illegali che gli permettono di fruire dell'opera aggratis.Perché ha tanto sucXXXXX itunes anche se posso fruire dell'opera aggratis? forse un nuovo modello è possibile, ma non si vuole rischiare... che si fottano allora: io non acquisto più alle loro assurde condizioni.Qui i veri parassiti sono tutti gli intermediari anacroistici e i sedicenti "artisti" che pensano di guadagnare a settant'ani dopo la loro morte con due settimane di lavoro.Scusa la confusione, ma è tardi ed ho sonno, spero di essermi fatto capire.ziovaxRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Pienamente d'accordo con te.In medium stat virtuskurdtRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> Per l'utenza l'unico giusto prezzo deve essere> ZERO .> E mi spiego meglio:http://www.partitoumanista.it/qui sono spiegati gli stessi concettiUndertakerRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: Undertaker> - Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> > Per l'utenza l'unico giusto prezzo deve essere> > ZERO .> > E mi spiego meglio:> > http://www.partitoumanista.it/> qui sono spiegati gli stessi concettiNon li conosco ma ora li andrò a leggere.Luco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
Da quello che scrivi si capisce che in vitatua non hai mai creato un tubo e che probabilmentevivi dipingendo staccionate.Io quando compro un disco di musica classicado da mangiare a uno che ha studiato 20 anniper arrivare dove e'. Non e' che puo' fare concerti tutti i giorni.comunque e' inutile discutere con uno chesi e' ubriacato delle sue stesse chiacchereper non ammettere che gli piace fruire del lavoro altrui senza pagarlo....John DortmunderRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: John Dortmunder> Da quello che scrivi si capisce che in vita> tua non hai mai creato un tubo e che probabilmente> vivi dipingendo staccionate. :-o> Io quando compro un disco di musica classica> do da mangiare a uno che ha studiato 20 anni> per arrivare dove e'. Non e' che puo' fare > concerti tutti i giorni.Io ai concerti di musica classica CI VADO (sia al di là che al di qua del palco).> comunque e' inutile discutere con uno che> si e' ubriacato delle sue stesse chiacchere> per non ammettere che gli piace fruire del > lavoro altrui senza pagarlo....Sì sì, ciao... :-oLuco, giudice di linea mancatoRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: John Dortmunder> Io quando compro un disco di musica classica> do da mangiare a uno che ha studiato 20 anni> per arrivare dove e'. Non e' che puo' fare > concerti tutti i giorni.Tu quando compri un disco di musica classica, dai da fumare un sigaro Avana (per non dir di peggio) ad un discografico che probabilmente neanche sa suonare un campanello.Mentre un musicista puo' benissimo fare concerti tutti i giorni.Sai quante persone tutte le sere suonano nei locali?panda rossaRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: John Dortmunder> > > Io quando compro un disco di musica classica> > do da mangiare a uno che ha studiato 20 anni> > per arrivare dove e'. Non e' che puo' fare > > concerti tutti i giorni.> > Tu quando compri un disco di musica classica, dai> da fumare un sigaro Avana (per non dir di peggio)> ad un discografico che probabilmente neanche sa> suonare un> campanello.> > Mentre un musicista puo' benissimo fare concerti> tutti i> giorni.> Sai quante persone tutte le sere suonano nei> locali? Sono d'accordo, eliminiamo tutti gli intermediari, dal primo all'ultimo, e discutiamo con gli autori direttamente.Ma non tutte le persone sono Keith Jarrett.kurdtRe: Qual è il giusto prezzo per i contenuti?
> Io quando compro un disco di musica classica> do da mangiare a uno che ha studiato 20 anni> per arrivare dove e'. Non e' che puo' fare > concerti tutti i giorni.Può e deve fare concerti tutti i giorni, se vuole mangiare tutti i giorni.Avvocati, ingegneri, medici, architetti... anche loro hanno studiato 20 anni, eppure lavorano tutti i giorni, non lavorano una volta sola per poi farsi pagare a vita. Perchè mai per il musicista dovrebbe essere diverso?uno qualsiasiIl prezzo giusto è zero
Qualunque prodotto che si realizza una volta sola, e che è disponibile all'infinito, ha prezzo zero, perchè qualunque costo, diviso infinito, è zero.Chi non arriva a capirlo farebbe bene a non occuparsi di beni digitali (o, se vuole farlo, non deve lamentarsi se poi muore di farme, esattamente come chi si butta in mare senza saper nuotare non deve lamentarsi se poi annega)uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> Qualunque prodotto che si realizza una volta> sola, e che è disponibile all'infinito, ha prezzo> zero, perchè qualunque costo, diviso infinito, è> zero.> in questo caso l'infinito non esiste.shevathasRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: shevathas> - Scritto da: uno qualsiasi> > Qualunque prodotto che si realizza una volta> > sola, e che è disponibile all'infinito, ha> > prezzo zero, perchè qualunque costo, diviso > > infinito, è zero.> in questo caso l'infinito non esiste.Allora a che numero e' limitato ?kraneRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: krane> - Scritto da: shevathas> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > Qualunque prodotto che si realizza una volta> > > sola, e che è disponibile all'infinito, ha> > > prezzo zero, perchè qualunque costo, diviso > > > infinito, è zero.> > > in questo caso l'infinito non esiste.> > Allora a che numero e' limitato ?Il mio hard disk nuovo e' di 2 tera.Forse allude a quello.panda rossaRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: krane> - Scritto da: shevathas> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > Qualunque prodotto che si realizza una volta> > > sola, e che è disponibile all'infinito, ha> > > prezzo zero, perchè qualunque costo, diviso > > > infinito, è zero.> > > in questo caso l'infinito non esiste.> > Allora a che numero e' limitato ?sulla terra siamo circa 6 miliardi, e dubito che si trovi qualcuno capace di acquistare infinite volte il software/canzone/film.shevathasRe: Il prezzo giusto è zero
Ok: allora fissa tu un numero di copie: dividi il prezzo totale per quel numero, e vendi solo quel numero di copie lì: dopodichè, se altri lo vogliono, se lo possono scaricare gratis, perchè tu hai venduto il numero di copie stabilito.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> Ok: allora fissa tu un numero di copieIl fatto che tu stabilisci cosa debba fare è perché sei il Re, Dio o cos'altro?ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> Ok: allora fissa tu un numero di copie: dividi il> prezzo totale per quel numero, e vendi solo quel> numero di copie lì: dopodichè, se altri lo> vogliono, se lo possono scaricare gratis, perchè> tu hai venduto il numero di copie> stabilito.e mi garantisci tu che si riesca a vendere quel numero di copie ? o magari posso compensare le copie non vendute di marco carta che canta i successi di pupo con qualche vendita extra degli U2 ?shevathasRe: Il prezzo giusto è zero
Ma perchè mai dovrei farlo? Come puoi valutare il valore di un'opera d'arte prima di renderla pubblica?E poi... per quali settori varrebbe questo tuo sistema? Solo per la musica?Per i film? Per la tecnologia? L'architettura? La moda?Potenzialmente tutti quelli che non producono direttamente beni materiali dovrebbero morire di fame secondo te?mr_caosRe: Il prezzo giusto è zero
Il prezzo di Yesterday dei Beatles lo fai tu quindi?frank681 non loggatoRe: Il prezzo giusto è zero
I Beatles sono già stati pagati per il loro lavoro. Quindi il prezzo è ZERO.[yt]S09F5MejfBE[/yt]uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> I Beatles sono già stati pagati per il loro> lavoro. Quindi il prezzo è> ZERO.La domanda era un'altra.ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> Qualunque prodotto che si realizza una volta> sola, e che è disponibile all'infinito, ha prezzo> zero, perchè qualunque costo, diviso infinito, è> zero.Dal punto di vista di uno zingaroanche la benzina nel serbatoio della tua macchina é disponibile all'infinito perché se resti a secco vai a metterne dell'altra.Quindi se viene a succhiartela dal serbatoio ha diritto di farlo a costo zero > Chi non arriva a capirlo farebbe bene a non> occuparsi di beni digitali (o, se vuole farlo,> non deve lamentarsi se poi muore di farme,puoi fare un esempio di creatore di beni digitali "che arriva a capirlo" (e quindi fa copiare a costo zero, come dici tu) e non fa la fameUndertakerRe: Il prezzo giusto è zero
> Dal punto di vista di uno zingaroanche la benzina> nel serbatoio della tua macchina é disponibile> all'infinito perché se resti a secco vai a> metterne> dell'altra.No, perchè non parcheggio più l'auto lì.> Quindi se viene a succhiartela dal serbatoio ha> diritto di farlo a costo zeroNo, perchè toglie la disponibilità a me. Quindi, non è infinita. Quindi, hai detto una XXXXXXX (come al solito)> > > > Chi non arriva a capirlo farebbe bene a non> > occuparsi di beni digitali (o, se vuole farlo,> > non deve lamentarsi se poi muore di farme,> > puoi fare un esempio di creatore di beni digitali> "che arriva a> > capirlo" (e quindi fa copiare a costo zero, come> dici tu) e non fa la> fameTutti gli autori di software libero, ad esempio.Panda rossa, ad esempio.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: Undertaker> puoi fare un esempio di creatore di beni digitali> "che arriva a> > capirlo" (e quindi fa copiare a costo zero, come> dici tu) e non fa la> famehttp://www.downlovers.ithttp://www.prophilax.comhttp://www.litefm.ithttp://www.redhat.comhttp://www.zynga.comhttp://www.secondlife.comhttp://www.sourceforge.orghttp://www.myspace.comhttp://www.imslp.orghttp://www.youtube.comhttp://it.wikipedia.orghttp://www.google.comhttp://www.facebook.comhttp://www.twitter.comhttp://punto-informatico.ithttp://www.telefonino.nethttp://search.creativecommons.orghttp://www.liberliber.ithttp://www.corriere.ithttp://www.repubblica.ithttp://www.rai.tv (qui ti concedo c'è silverlight ma almeno non si paga)http://video.mediaset.ithttp://www.slayradio.orgpotrei andare avanti per ore, ma mi sono rotto di copincollare i bookmark[img]http://img543.imageshack.us/img543/5307/lucowinsfatality.png[/img]-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 22 febbraio 2011 02.17-----------------------------------------------------------Luco, giudice di linea mancatoRe: Il prezzo giusto è zero
Prezzo Voluto dall'artista + Spese di Creazione--------------------------------------------------------------------N° Di Persone Interessate al Prodotto e Tecnologicamente PredisposteAttualmente si Usa:Prezzo Voluto dalle Major - Spese all'artista (1%)EAISRe: Il prezzo giusto è zero
Ok, ma il costo dell'originale sarebbe infinitamente superiore ai 20 euro del cd.La parte errata è il voler vedere una licenza, bisogna cambiare sistema: non va bene quello di oggi e non va bene quello proposto da te con la copia a costo zero.ziovaxRe: Il prezzo giusto è zero
Presupposto sbagliato.Supponendo che ogni abitante del globo ne abbia una copia (ipotesi remota) siamo a 6-7 miliardi di copie, ben diverso da infinito.Quindi un valore comunque c'è, e il tuo postulato è abortito sul nascere.Provaci ancora, Sam....CiaoRoverRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: Rover(rispondo a te perché sei l'ultimo)azz.., avete proprio tempo da perdere (saltato a piè pari tutti questi post), la disoccupazione in Italia deve essere proprio salita... :-)OsvyRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> Qualunque prodotto che si realizza una volta> sola, e che è disponibile all'infinito, ha prezzo> zero, perchè qualunque costo, diviso infinito, è> zero.Fai una confusione totale tra costo, prezzo, ricavo, guadagno,e soprattutto ti è sconosciuto il concetto di "bene immateriale",che ha una tutela come i "beni toccabili"...OsvyRe: Il prezzo giusto è zero
> Fai una confusione totale tra costo, prezzo,> ricavo,> guadagno,Sei tu che ti confondi, e che chiaramente non conosci concetti elementari come "domanda" e "offerta"> e soprattutto ti è sconosciuto il concetto di> "bene> immateriale",> che ha una tutela come i "beni toccabili"...E anche qui confondi bene immateriale con bene digitale: è irrilevante che un bene sia materiale o immateriale, conta il fatto che sia o no replicabile a costo zero: una assicurazione, ad esempio, è un bene immateriale (e può costare anche molto caro), ma non è replicabile a costo zero, e quindi non esiste nulla di equivalente alla pirateria.Ma un bene digitale (nota bene: digitale, non immateriale) è replicabile all'infinito, e questo porta a una offerta infinita, e ad un calo infinito del prezzo di mercato: perciò, il prezzo di mercato può solo essere zero.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> > Fai una confusione totale tra costo, prezzo,> > ricavo, guadagno,> > Sei tu che ti confondi, e che chiaramente non> conosci concetti elementari come "domanda" e> "offerta"Domanda e offerta sono concetti economici,prodotto e pirateria sono concetti "legislativi"...tranquillo, che IO di economia me ne intendo, e non solo di quella> > e soprattutto ti è sconosciuto il concetto di> > "bene immateriale",> > che ha una tutela come i "beni toccabili"...> > E anche qui confondi bene immateriale con bene> digitale: è irrilevante che un bene sia materiale> o immateriale, conta il fatto che sia o no> replicabile a costo zero: una assicurazione, ad> esempio, è un bene immateriale (e può costare> anche molto caro), ma non è replicabile a costo> zero, e quindi non esiste nulla di equivalente> alla pirateria.> > Ma un bene digitale (nota bene: digitale, non> immateriale)noto noto, sig. prof... :-)> è replicabile all'infinito, e questo> porta a una offerta infinita, e ad un calo> infinito del prezzo di mercato:> perciò, il prezzo> di mercato può solo essere zero.Ok, citami qualche studio economico che avvalori le tue elucubrazioni.. maddai...OsvyRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: panda rossa> > - Scritto da: mr_caos> > > Quindi vivresti in un mondo senza musica?> > Perche'?> > La musica esiste. Ne hanno gia' prodotta quanto> > basta...> Quanto basta per te. O decidi tu quanto basta per> il resto del mondo?Perche' tu l'hai gia' sentita TUTTA :| ??kraneRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: krane> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: panda rossa> > > - Scritto da: mr_caos> > > > Quindi vivresti in un mondo senza musica?> > > > Perche'?> > > La musica esiste. Ne hanno gia' prodotta> quanto> > > basta...> > > Quanto basta per te. O decidi tu quanto basta> per> > il resto del mondo?> > Perche' tu l'hai gia' sentita TUTTA :| ??P.S. TUTTA != iTunespanda rossaRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: krane> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: panda rossa> > > - Scritto da: mr_caos> > > > Quindi vivresti in un mondo senza musica?> > > > Perche'?> > > La musica esiste. Ne hanno gia' prodotta> quanto> > > basta...> > > Quanto basta per te. O decidi tu quanto basta> per> > il resto del mondo?> > Perche' tu l'hai gia' sentita TUTTA :| ??Allora perché non fermarsi 50 anni fa?ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: krane> > - Scritto da: ruppolo> > > - Scritto da: panda rossa> > > > - Scritto da: mr_caos> > > > > Quindi vivresti in un mondo senza > > > > > musica?> > > > Perche'?> > > > La musica esiste. Ne hanno gia' prodotta> > > > quanto basta...> > > Quanto basta per te. O decidi tu quanto > > > basta per il resto del mondo?> > Perche' tu l'hai gia' sentita TUTTA :| ??> Allora perché non fermarsi 50 anni fa?Perche' sarebbe di nuovo uno sciocco tentativo di imporre insensate regole temporali artificiali su qualcosa che non ne ha nessun bisogno.kraneRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> Allora perché non fermarsi 50 anni fa?Tu parti da un concetto errato: la musica veniva fatta prima di ora, se ne fa ora e ne verrà fatta in futuro quando sarà eliminato questo tipo di assurdo commercio.ziovaxRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: mr_caos> > Perche'?> > La musica esiste. Ne hanno gia' prodotta quanto> > basta...> > Geniale, quindi congeliamo tutto ora, in questo> momento.> In fondo l'umanità non ha già prodotto piu'> conoscienza di quanta una persona possa> acquisirne nella> vita?> Non ci sono già abbastanza case? Dobbiamo> costruirne> ancora?> Non ci sono un'infinità di medicine? Serve ancora> fare> ricerca?E di persone non ce ne sono già abbastanza? Occorre farne altre?ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > Perchè mai dovrebbe essere un mondo senza> > musica?> > > Al contrario, tutta la musica sarebbe gratis,> > > quindi ce ne sarebbe quanta ne> > > vuoi.> > > > > > Se rendi gratuito un brano, quel brano non> > > sparisce.> > > > Allora perché non fermarsi al primo?> > Puoi anche fermarti allo zero, ma questo non> toglie che esistono piu' di 6 secoli di musica> gia'> composta.> Che fai ruppolo, li cancelli tutti tu?La domanda è: perché la creatività dovrebbe cessare?ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> La domanda è: perché la creatività dovrebbe> cessare?Chi ti ha detto che deve cessare?Io non credo proprio che cessera' la creativita'.Credo invece che, tolta questa orrenda crosta del copyright, saranno solo quelli veramente appassionati e creativi a comporre, per il loro piacere e per potersi esibire dal vivo.panda rossaRe: Il prezzo giusto è zero
> La domanda è: perché la creatività dovrebbe> cessare?Sei tu che dici che cesserebbe, non io. Io sono convinto che continuerebbe.La creatività non si ottiene a comando... e non si ottiene coi soldi.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: panda rossa> > - Scritto da: ruppolo> > > - Scritto da: uno qualsiasi> > > > Perchè mai dovrebbe essere un mondo senza> > > musica?> > > > Al contrario, tutta la musica sarebbe> gratis,> > > > quindi ce ne sarebbe quanta ne> > > > vuoi.> > > > > > > > Se rendi gratuito un brano, quel brano non> > > > sparisce.> > > > > > Allora perché non fermarsi al primo?> > > > Puoi anche fermarti allo zero, ma questo non> > toglie che esistono piu' di 6 secoli di musica> > gia'> > composta.> > Che fai ruppolo, li cancelli tutti tu?> > La domanda è: perché la creatività dovrebbe> cessare?Infatti non cessa.Io sono prontissimo a continuare a fare musica, come ho sempre fatto. E come me ce ne sono tanti altri, basta che guardi su myspace o ascolti litefm e vedi quanta gente crea musica con licenze libere.E se proprio non ti piace quello che facciamo io e tutti questi, puoi sempre cominciare a farla tu. Nessuno di noi te lo impedirà.Luco, giudice di linea mancatoRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> La domanda è: perché la creatività dovrebbe> cessare?La creatività non cesserebbe.ziovaxRe: Il prezzo giusto è zero
E chi sono gli altri per dire che io non posso fare una copia di un file?uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> E chi sono gli altri per dire che io non posso> fare una copia di un> file?Sono i PROPRIETARI del file.Guarda sul dizionario il significato della parola "proprietario".ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
> Sono i PROPRIETARI del file.E allora perchè l'hanno venduto a chi l'ha messo sul p2p?uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> > Sono i PROPRIETARI del file.> > E allora perchè l'hanno venduto a chi l'ha messo> sul> p2p?Non hanno fatto questo. È stato un delinquente a metterlo sul p2p.ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: uno qualsiasi> > E chi sono gli altri per dire che io non posso> > fare una copia di un> > file?> > Sono i PROPRIETARI del file.> > Guarda sul dizionario il significato della parola> "proprietario".E tu guarda alla voce VENDITA.Luco, giudice di linea mancatoRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: Luco, giudice di linea mancato> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > E chi sono gli altri per dire che io non posso> > > fare una copia di un> > > file?> > > > Sono i PROPRIETARI del file.> > > > Guarda sul dizionario il significato della> parola> > "proprietario".> > E tu guarda alla voce VENDITA.E tu guarda alla voce NOLEGGIO.ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: ruppolo> > - Scritto da: uno qualsiasi> > > Perchè mai dovrebbe essere un mondo senza> > musica?> > > Al contrario, tutta la musica sarebbe gratis,> > > quindi ce ne sarebbe quanta ne> > > vuoi.> > > > > > Se rendi gratuito un brano, quel brano non> > > sparisce.> > > > Allora perché non fermarsi al primo?> > Puoi anche fermarti allo zero, ma questo non> toglie che esistono piu' di 6 secoli di musica> gia'> composta.> Che fai ruppolo, li cancelli tutti tu?Siete dei vecchi ancorati al vecchiume, al passato. Dinosauri musicali! Bisogna creare, sempre! Ma per la gloria o per condividere filantropicamente il proprio animo col mondo (pazzi idealisti). che anche a I nostri antenati cantavano per un secolo la stessa canzone, mentre ora, dopo una settimana, è già vecchia.TorsoloRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: Torsolo> Siete dei vecchi ancorati al vecchiume, al> passato. Dinosauri musicali! Bisogna creare,> sempre! Ma per la gloria o per condividere> filantropicamente il proprio animo col mondo> (pazzi> idealisti).No no, è giusto che contininuo a farlo per soldi, ma li devono ottenere da qualcosa di più concreto di una licenza... come del resto già fanno: di quella licenza ne godono solo i gargarozzoni che gravitano attorno al commercio della musica, l'artista vive grazie alla notorietà.> che anche a I nostri antenati cantavano per un> secolo la stessa canzone, mentre ora, dopo una> settimana, è già> vecchia.ziovaxRe: Il prezzo giusto è zero
> Quanto basta per te. O decidi tu quanto basta per> il resto del> mondo?Se a te non basta, producine pure altra. Nessuno te lo impedirà.Ma non chiedere a me di contribuire. A me basta quella che c'è.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> > Quanto basta per te. O decidi tu quanto basta> per> > il resto del> > mondo?> > Se a te non basta, producine pure altra. Nessuno> te lo> impedirà.Ma nemmeno a te nessuno ti impedisce di produrti la musica. Così non la devi pagare a nessuno.> Ma non chiedere a me di contribuire. A me basta> quella che> c'è.Il punto è che non è tua :DruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
> > Ma non chiedere a me di contribuire. A me basta> > quella che> > c'è.> > Il punto è che non è tua :DE infatti non la porto via a chi l'ha fatta. La ascolto e basta.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> > > Ma non chiedere a me di contribuire. A me> basta> > > quella che> > > c'è.> > > > Il punto è che non è tua :D> > E infatti non la porto via a chi l'ha fatta. La> ascolto e> basta.Eh no, tu non la ascolti e basta, tu vuoi la COMODITÀ, il LUSSO di averla SEMPRE a portata di orecchio. Molto comodo, molto comodo.ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
E tutti i brani mp3, tutti i film che guardo ecc. me li paghi tu, visto che è colpa tua se continuano a chiedere soldi invece di rilasciarli come pubblico dominio. Ti va?uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> E tutti i brani mp3, tutti i film che guardo ecc.> me li paghi tu, visto che è colpa tua se> continuano a chiedere soldi invece di rilasciarli> come pubblico dominio. Ti> va?A quanto pare fai fatica a capire 2 concetti fondamentali:1) mp3, film eccetera NON SONO TUOI.2) NESSUN DOTTORE ti ha ORDINATO di ascoltare quei mp3 e vedere quei film!QUINDI:RINUNCI. Voce del verbo RINUNCIARE. Sai cosa significa?ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
> 2) NESSUN DOTTORE ti ha ORDINATO di ascoltare> quei mp3 e vedere quei> film!E a te nessuno ha ORDINATO di avere una chiavetta USB.> > QUINDI:> > RINUNCI. Voce del verbo RINUNCIARE. Sai cosa> significa?Significa quello che dovresti fare tu con le chiavette e gli hard disk, se non vuoi pagare l'equo compenso.uno qualsiasiRe: Il prezzo giusto è zero
- Scritto da: uno qualsiasi> > 2) NESSUN DOTTORE ti ha ORDINATO di ascoltare> > quei mp3 e vedere quei> > film!> > > E a te nessuno ha ORDINATO di avere una chiavetta> USB.Infatti se la voglio, la compro. E se non ho i soldi, NON la compro.> > QUINDI:> > > > RINUNCI. Voce del verbo RINUNCIARE. Sai cosa> > significa?> > Significa quello che dovresti fare tu con le> chiavette e gli hard disk, se non vuoi pagare> l'equo> compenso.Il punto è che l'equo compenso che io devo pagare è una punizione che spetta a te, non a me. È causa tua se l'hanno messa, perciò tu mi stai arrecando un danno, con il tuo comportamento delinquenziale.ruppoloRe: Il prezzo giusto è zero
L'Acqua è tua NO !Il cibo è tuo NO !RINUNCIACI ! (Se si chiedesse quello che si vuole si morirebbe)Anche le Major e gli Artisti DEVONO adeguarsi e trovare nuove modalità di attirare l'utenza, se in un ristorante ti vendono XXXXX a 100 tu non ci torni.Il mio lavoro non viene pagato all'infinito, e una volta fatto il guadagno giusto stop, invece quì si vuole incassare sempre.Se applicassimo questa logica a tutto, la gente morirebbe, immaginati una valvola cardiaca che la devi pagare ad ogni battito.Un quadro che ogni volta che lo vedi devi pagarlo e ripagarlo.Se il cibo costasse 500volte il prezzo perchè lo considero il prezzo giusto.EAISRe: Il prezzo giusto è zero
> > Qualche volta capita di lavorare in perdita.> > Non a un dipendente.> > È questa la differenza: io imprenditore decido il> prezzo, e tale prezzo deve tener conto del> rischio> d'impresa.Che non è infinito.> > Appunto: e quindi, se un giorno non ne> > produrranno più, non sarà un danno così grave,> > visto che non sono> > essenziali.> > Se non sono essenziali perché li scarichi senza> pagare? Posso giustificare il ladro che ruba la> mela, non quello che ruba un> film.Perchè non li rubo; semplicemente, non finanzio la realizzazione di altri film.> > Solo se vuoi vedere l'originale; le copie le> vedi> > gratis.> > Ma anche no, in certi musei ci sono riproduzioni.> In ogni caso le copie hanno pagato i diritti.Non sempre.> Esatto, hai ragione, Avatar è unico, come un> quadro, come un brano.L'originale è unico. Le copie no.> Per questo paghiamo per> vedere o sentire. Perché è un'opera unica,> un'opera che né tu né io siamo capaci di fare.Finchè lo vedo al cinema, è vero.Per lo stesso motivo, se vado a un concerto dal vivo, è giusto pagare.Ma la copia non è un'opera unica; e quella sono capace di farla.> E> chi siamo noi per stabilirne il valore? Per> stabilire quanto gli autori devono guadagnare da> quell'opera?E allora chi lo stabilisce? Non possono stabilirlo gli autori, perchè loro metterebbero un valore infinito (ovviamente, ognuno tira l'acqua al suo sciacquone). Lo stabilisce il mercato, l'incontro tra domanda e offerta. E ad offerta infinita corrisponde valore di mercato zero, lo sai.> In ogni caso Avatar è per tutte le tasche. Si> poteva vedere al cinema in 3D, non in 3D,> acquistare un Bluray. Oggi si può vederlo su Sky> e un domani alla TV> gratuito.O su megavideo, gratuito, mesi fa.