Tedesca la calamita più potente?

Tedesca la calamita più potente?

Avviato in Germania un progetto destinato a concludersi nel 2011 per la costruzione di un nuovo supermagnete. Al CERN di Ginevra nei giorni scorsi si è invece sfiorata la catastrofe per un errore di progettazione
Avviato in Germania un progetto destinato a concludersi nel 2011 per la costruzione di un nuovo supermagnete. Al CERN di Ginevra nei giorni scorsi si è invece sfiorata la catastrofe per un errore di progettazione

La scorsa settimana è stato annunciato l’avvio di un progetto quinquennale per la realizzazione di un nuovo supermagnete da 30 Tesla (circa 500mila volte il campo magnetico terrestre ), allo scopo di studiare la materia solida e i superconduttori. La nuova installazione sorgerà in Germania, presso l’ Hahn-Meitner Institute di Berlino.

Non si tratta di un record assoluto: una analoga struttura realizzata a Tallahassee , in Florida, è in grado di raggiungere i 45 Tesla consumando la sbalorditiva cifra di 29.3 megawatt . Sempre in Florida è stato da poco varato un progetto per un apparecchio capace di raggiungere i 36 Tesla, ma con caratteristiche differenti dal gigante teutonico.

30 Tesla La principale innovazione della nuova maxicalamita tedesca (vedi foto) è il design: al contrario della maggior parte dei supermagneti costruiti fino ad oggi, la zona di studio (il cosiddetto buco , dall’inglese bore ) non sarà verticale ma orizzontale . Inoltre la camera di diffusione avrà forma conica, consentendo ampia liberta di movimento ai neutroni impiegati negli esperimenti.

Per generare il campo magnetico da 30 Tesla verrà impiegato un superconduttore mantenuto a 267 gradi sotto lo zero: i tecnici definiscono questo un approccio ibrido poiché abbina un anello di rame “resistivo” all’interno, al superconduttore “conduttivo” all’esterno.

Grazie a queste novità sarà possibile compiere notevoli passi in avanti nella comprensione della struttura della materia: il processo di neutron scattering (letteralmente diffusione dei neutroni ) consiste nel guidare una particella di carica elettrica neutra verso un atomo del materiale studiato. L’interazione che avviene con il nucleo genera una serie di fenomeni che vengono registrati dagli scienziati e consentono di accrescere le informazioni sulla materia solida e i superconduttori .

Soddisfazione è stata espressa dal governo tedesco: “Grazie a questo equipaggiamento superiore, lo stesso Hahn-Meitner Institute si trasformerà in una calamita attraendo ricercatori da tutto il mondo” ha detto Thomas Rachel , sottosegretario del Ministero per l’Educazione e la Ricerca che finanzia in larga parte il progetto.

Quasi nove milioni di dollari per le apparecchiature, più altri quindici per le infrastrutture di supporto, saranno versati dalla Germania per la costruzione dell’esperimento: quest’ultimo sarà ospitato dal Berlin Neutron Scattering Center , che si avvarrà inoltre della supervisione del National High Magnetic Field Laboratory (un consorzio non profit americano) e della consulenza della Università Statale della Florida .
Nel frattempo in Svizzera il celebre progetto Large Hadron Collider (vedi anche la voce relativa su Wikipedia ) del CERN ha subito un grave rallentamento nella tabella di marcia per il suo completamento. Un piccolo disastro occorso alla fine di marzo ha causato l’evacuazione della struttura , che ora dovrà essere sottoposta a riparazioni.

Durante un test del nuovo acceleratore di particelle da 2 miliardi di dollari, uno dei 24 magneti da 20 tonnellate che compone la struttura lunga oltre 27 chilometri si è staccato dai supporti, causando una esplosione e la successiva perdita di elio all’interno del tunnel sotterraneo: solo l’intervento dei Vigili del Fuoco ha potuto riportare la situazione alla normalità, consentendo agli scienziati di rientrare nei propri uffici.

Alla base dell’incidente ci sarebbe una dimenticanza dei tecnici del Fermilab durante la progettazione: non sarebbe stata tenuta in considerazione la pressione a cui gli anelli sono sottoposti durante il funzionamento. Sarà quindi necessario riprogettare la struttura dei magneti, che andranno tutti rimossi e sottoposti a manutenzione.

Uno degli obiettivi principali del nuovo LHC è la creazione di condizioni simili a quelle immediatamente successive al Big Bang : il ricercato speciale è il celebre bosone di Higgs , la particella che gli scienziati sperano sia in grado di fare luce sui meccanismi della massa . Il progetto è in diretta concorrenza con il Tevatron , una struttura analoga ma con dimensioni e capacità inferiori, del Fermilab.

Luca Annunziata

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Pubblicato il 11 apr 2007
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