Teheran: certi SMS sono illegali

Teheran: certi SMS sono illegali

Le autorità potrebbero arrivare a vietare l'uso dei messaggini nei giorni più caldi della campagna elettorale. Già si cercano gli autori di alcuni SMS che attaccano il leader ultra-conservatore
Le autorità potrebbero arrivare a vietare l'uso dei messaggini nei giorni più caldi della campagna elettorale. Già si cercano gli autori di alcuni SMS che attaccano il leader ultra-conservatore


Roma – Inviare ad un proprio conoscente un SMS con pesanti critiche, dileggi o scherzi sui candidati alle elezioni presidenziali iraniane potrebbe costar caro agli iraniani. Le autorità religiose di Teheran che amministrano la Giustizia hanno infatti fatto sapere che potranno essere perseguiti gli autori di questo genere di messaggi.

La realtà è che il momento politico per l’Iran è bollente, le imminenti elezioni presidenziali vedono uno contro l’altro il sindaco ultraconservatore della capitale Mahmood Ahmadinejad e l’attuale presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, uno scontro politico che da settimane sta avendo notevolissime ripercussioni sull’intera società iraniana, spaccata in due come raramente è accaduto prima.

In questo contesto, da fonti che le autorità iraniane giudicano “estere”, hanno iniziato a circolare SMS assai pesanti rivolti in particolare contro il sindaco di Teheran, accusato di essere un seguace della più rigida disciplina religiosa conservatrice e di voler tornare ad abitudini e regolamenti ormai da tempo abbandonati dal popolo iraniano.

Una delle ipotesi emerse sui lanci dell’agenzia di stampa di stato IRNA è che le autorità ricorrano per tutto il periodo della campagna elettorale e del voto ad una disattivazione dei servizi SMS. Ma ancora non è stata annunciata alcuna decisione ufficiale in tal senso.

Ahmadinejad ha già dovuto pubblicamente negare che quelle accuse abbiano fondamento ma queste circolano rapidamente soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, che da tempo usano gli SMS e che sono assai più sensibili alle esigenze di cambiamento. “Ho l’indirizzo e i numeri di telefono – ha dichiarato il sindaco – di coloro che mi hanno dileggiato. Il capo di questo network vive all’estero”.

Secondo le autorità religiose “i messaggi che stanno circolando e che si prendono gioco dei candidati alle elezioni presidenziali sono illegali e costituiscono un tentativo di sovvertire l’ordine sociale”. Accuse pesanti che, visti i precedenti, gli iraniani faran bene a prendere sul serio.

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Pubblicato il
22 giu 2005
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