Milano – Le rimostranze dei consumatori non sono rimaste inascoltate: Telecom Italia non ha apportato le variazioni tariffarie sul traffico fisso-mobile verso la rete di TRE , la cui entrata in vigore era prevista per sabato 11 novembre.
L’incumbent lo scorso 11 ottobre aveva infatti comunicato che avrebbe rimodulato il piano tariffario delle chiamate effettuate da telefono fisso verso i cellulari TRE, addebitando 23,68 centesimi di euro al minuto senza distinzione di fasce orarie, più il costo dell’addebito alla risposta già in vigore, pari a 7,87 centesimi.
La novità era stata mal digerita da molte associazioni di consumatori, che avevano evidenziato come la variazione tariffaria rappresentasse, per un verso, un considerevole rincaro (2,12 volte) dell’attuale tariffa ridotta di 11,20 centesimi e, per un altro verso, l’abolizione di una differenziazione tariffaria in fasce orarie (intera e ridotta) ormai radicata negli usi dei consumatori più attenti alle possibilità di risparmio sul traffico telefonico.
E dopo il dissenso che le associazioni hanno espresso all’ Authority delle Comunicazioni , in seguito all’iniziativa arriva la notizia della sospensione, da parte dell’incumbent, della modifica tariffaria “in quanto sono in corso – riferisce la nota di Telecom – approfondimenti con l’Autorità”. Al momento, pertanto, restano in vigore le tariffe di 11,20 centesimi al minuto in fascia ridotta e 41,09 centesimi in fascia intera, più lo scatto alla risposta di 7,87 centesimi.
D.B.