Telefonate nello spazio

Telefonate nello spazio

Un nuovo servizio consente agli utenti americani di spedire nella Via Lattea le proprie considerazioni dirette agli alieni, o almeno a quelli che potrebbero riceverle
Un nuovo servizio consente agli utenti americani di spedire nella Via Lattea le proprie considerazioni dirette agli alieni, o almeno a quelli che potrebbero riceverle

Roma – La fascinazione per l’ignoto ha raggiunto il suo apice nei giorni scorsi, con l’annuncio di un nuovo servizio per ora attivo nei soli Stati Uniti che permette a chiunque lo voglia, e sia disponibile a pagare, di spedire nello spazio le proprie telefonate.

Tutto è riassunto dal sito ad alto impatto TalkToAliens , spazio web realizzato per creare atmosfere cinematografiche nelle immagini e nei suoni e solleticare la curiosità di chi ritiene di aver qualcosa di utile da dire agli alieni che potrebbero “intercettare” le telefonate. Il suo sottotitolo è emblematico: “il primo sistema di comunicazione intergalattico del mondo”.

Il condizionale è d’obbligo come ha spiegato al New Scientist uno scienziato della Rutgers University, Christopher Rose, secondo cui nel migliore dei casi i segnali sparati dall’organizzazione che gestisce il sito potrebbero essere ricevuti a non più di due anni luce di distanza. Se è vero che il sito indirizza quelle trasmissioni verso le stelle più vicine, è anche vero che la più vicina si trova a quattro anni luce dalla Terra.

Clicca per ingrandire Ma queste sono sottigliezze quando in ballo c’è la possibilità di trasformarsi in ambasciatori dell’umanità verso culture aliene, come già accaduto in occasione di altre particolarissime iniziative, pensate per spedire parti di sé, oltre a propri contenuti, in sonde destinate a perdersi nello spazio. E lo dimostra il fatto che fin dal lancio del servizio secondo l’azienda sono già state fatte centinaia di telefonate, al “modico” prezzo di 3,99 dollari al minuto.

La “base di lancio” delle chiamate extraterrestri si trova nel Connecticut e il suo cuore è una parabola di 3,2 metri di diametro. Secondo il sito, una civiltà aliena dotata di impianti di ricezione come quello di Arecibo nel Puerto Rico (vedi foto) potrebbe ricevere le chiamate. E questo è quanto basta, evidentemente, per indurre molti a comporre il numero a pagamento dedicato.

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Pubblicato il
11 mar 2005
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