Telefonia fissa, Italia ancora indietro

Telefonia fissa, Italia ancora indietro

L'OCSE non risparmia il nostro paese nelle sue classifiche sulla qualità dei servizi telefonici. In Italia ci vogliono troppi giorni per attivare una linea e i guasti sono ancora troppi. Ce la vediamo con Polonia e Turchia
L'OCSE non risparmia il nostro paese nelle sue classifiche sulla qualità dei servizi telefonici. In Italia ci vogliono troppi giorni per attivare una linea e i guasti sono ancora troppi. Ce la vediamo con Polonia e Turchia


Roma – In Italia ci vogliono molti giorni, troppi, per farsi attivare una linea telefonica e, una volta attivata, sono ancora elevate le possibilità di inciampare in qualche guasto infrastrutturale. Per questo, nelle classifiche sulla qualità dei servizi di telefonia nel mondo, l’OCSE ha piazzato l’Italia tra i paesi meno preparati tra quelli più sviluppati.

La “mappa” della telefonia nel mondo sviluppata dall’OCSE è essenziale non solo per comprendere il livello qualitativo dei servizi di telefonia fissa e dei backbone italiani ma anche per verificare “sul campo” lo stato spesso di arretratezza di alcuni dei paesi meno ricchi. L’arretratezza di queste infrastrutture è oggi uno dei maggiori ostacoli alla diffusione dell’accesso ad Internet ed è un componente essenziale di quello che viene definito “digital divide”, cioè il divario nella disponibilità delle nuove tecnologie tra i paesi del mondo.

Nel rapporto Communications Outlook 2001 , gli esperti dell’OCSE dedicano un intero capitolo a questo divario, uno dei quattro “nodi” centrali dello studio. E un altro nodo, dedicato alla “misurazione” del settore ICT, porta in superficie un’Italia che nella telefonia non è all’altezza del suo status come potenza economica.

In particolare, tra i paesi OCSE, se in Francia ci vogliono 6 giorni per attivare una linea telefonica negli States ce ne vogliono 2, mentre in Italia occorre aspettare una decina di giorni.

I guasti sulle linee telefoniche registrati dall’OCSE per l’anno 1999 evidenziano che in Italia si ha un’incidenza sul 17,2 per cento delle linee, una percentuale che non è lontanamente paragonabile a quanto accade in Germania (8,7 per cento) o in Olanda (2,7 per cento). E se i paesi europei si collocano quasi interamente sotto il 10 per cento, il Messico spicca invece per linee “sicure”, con una percentuale di guasti del 2,2 per cento. Meglio dell’Italia fanno anche Ungheria e Grecia mentre le linee sono meno efficienti di quelle italiane solo in Polonia, Repubblica Ceca e Turchia.

Un altro dato negativo per l’Italia riguarda le telefonate internazionali che avvengono senza problemi. In Italia solo il 60 per cento di queste chiamate va a buon fine contro il 70,4 per cento della Danimarca, che guida questa classifica. La media OCSE è del 61,6 per cento.

Unico elemento positivo riguarda la riparazione dei guasti, che in Italia avviene entro un giorno nel 92 per cento dei casi. Entro due giorni vengono affrontati il 95,4 per cento dei problemi di linea o di rete.

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Pubblicato il
8 mag 2001
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