Roma – Serviva un canale televisivo diffuso via internet per informare operatori della Pubblica Amministrazione e cittadini su quanto avviene nel mondo della PA? Secondo quelli di TelePA la risposta è senz’altro affermativa, anche se è condita da polemiche che non sembrano destinate a ridursi dopo ormai molti giorni dall’annuncio del lancio della webtv .
Su mailing list di settore e in alcune lettere giunte alla redazione di Punto Informatico qualcuno mette in discussione la scelta di consentire la visualizzazione del telegiornale via web soltanto a chi dispone di Windows Media Player, il riproduttore multimediale Microsoft basato su tecnologie proprietarie.
La scelta appare in controtendenza se si considerano le ormai numerose iniziative in sede europea ed italiana in favore dell’adozione di software open source proprio in ambito istituzionale e, nello specifico, proprio in quello della Pubblica Amministrazione. A questo proposito basta leggersi le linee guida del ministero all’Innovazione per comprendere la difficoltà di molti a digerire la scelta di TelePA.
Secondo alcune indiscrezioni, la scelta di adottare Windows Media Player sarebbe stata resa necessaria dal desiderio dei creatori di TelePA di presentare il progetto in occasione del recente ComPA, la fiera dedicata all’ICT nella PA. Altri sostengono che a TelePA si sta lavorando per consentire la fruizione del canale webtv anche con altri sistemi, anche open source, e che è solo una questione di tempo.