Tempi duri per i bari

Tempi duri per i bari

Il gioco del blackjack attira da sempre l'attenzione degli universitari. Ma questa volta, invece di strategie per diventare milionari, è stato sfornato un software capace di scovare i furbi. Il banco, d'altra parte, vince sempre
Il gioco del blackjack attira da sempre l'attenzione degli universitari. Ma questa volta, invece di strategie per diventare milionari, è stato sfornato un software capace di scovare i furbi. Il banco, d'altra parte, vince sempre

Kris Zutis, studente ventiduenne dell’Università di Dundee e originario della Lettonia, dice di sé di non essere un grande giocatore ancorché si diletti in qualche partita a poker di quando in quando. Di certo il lavoro di Zutis ha attirato l’attenzione di chi vede il gioco come un business a tanti zeri, e che vorrebbe sfruttare il software sviluppato dal giovane ricercatore all’ultimo anno di università per incrementare ulteriormente i propri guadagni. O quantomeno lasciare fuori dalla porta chi conta le carte per stabilire i percorsi più vantaggiosi per puntare.

Analizzando il flusso di immagini in tempo reale di un insieme di telecamere posto al di sopra dei movimenti di un tavolo da blackjack, il software di Zutis è in grado di individuare i potenziali “contabili” del gioco e persino gli errori del banco.

I complessi algoritmi del sistema analizzano sia le carte che le puntate dei giocatori per arrivare a scoprire i probabili ospiti indesiderati del casinò, esperti di una pratica che se non è illegale di certo non rende particolarmente ben disposti i gestori dei business del gioco d’azzardo.

Vista la (rada) passione per il poker del suo autore, il software era stato originariamente pensato per questo particolare tipo di gioco. “Alla fine è venuto fuori che il blackjack era molto più adatto a un sistema di visione computerizzato – dice Zutis – e così ho sviluppato il sistema partendo da questo”.

Realizzato in collaborazione con il supervisore del progetto dottor Jesse Hoey e lo staff del Gala Casino di Dundee, il software di analisi non è ancora sufficientemente maturo da poter divenire un prodotto commerciale, ma l’interesse alimentato nel settore ha procurato a Zutis un invito per la International Conference on Computer Vision Systems (ICVS) che si terrà in Belgio durante il corrente mese di ottobre.

Qui il ricercatore spera di dare ulteriore prova del potenziale del progetto e, soprattutto, di trovare qualche sponsor generoso (e certamente interessato) che lo aiuti a svilupparlo ulteriormente sino a dargli la sua forma definitiva.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
13 ott 2009
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