La strada per il debutto europeo del sistema Full Self Driving di Tesla potrebbe essere in salita. O quantomeno non agevole come sperato da Elon Musk e soci. Nel fine settimana, l’account X dell’automaker ha condiviso un post chiedendo di contattare l’autorità olandese RWD per esprimere il proprio entusiasmo a proposito dell’arrivo della tecnologia, confermando l’intenzione di portarla presto in tutto il vecchio continente e citando l’impegno dell’ente a concedere l’approvazione nazionale olandese nel febbraio 2026
. Si è resa necessaria una precisazione.
Tesla Full Self Driving subito in Europa? Vedremo
RWD ha specificato che non condivide dettagli sulle richieste ricevute da parte dei produttori perché si tratta di informazioni sensibili per il mercato e la concorrenza
. Ha comunque dichiarato di aver stilato un programma con Tesla
, in base al quale entro febbraio l’azienda dovrebbe essere in grado di dimostrare che il sistema FSD Supervised soddisfa i requisiti richiesti. È dunque probabile che in caso di via libera, l’eventuale debutto commerciale possa avvenire più avanti, non con una tempistica così ristretta.
Cosa significa Supervised? Vuol dire che è comunque prevista la supervisione attiva da parte del conducente, che deve tenere gli occhi sulla carreggiata e le mani sul volante. La tecnologia di guida autonoma è al momento disponibile nei territori di Stati Uniti, Canada, Cina, Messico, Porto Rico Australia e Nuova Zelanda.
Le vetture elettriche di Tesla sono vendute con un sistema di assistenza alla guida integrato chiamato Autopilot. Con una spesa aggiuntiva di 8.000 dollari, gli acquirenti possono contare sull’installazione di Full Self Driving con funzionalità come la navigazione lungo il percorso stabilito, la sterzata, i cambi di corsia, il parcheggio e altro ancora. Smart Summon, ad esempio, muove da sé il veicolo in parcheggi e spazi ristretti per raggiungere il proprietario. Fanno leva su telecamere esterne con visibilità a 360 gradi e su aggiornamenti software costanti.