Thailandia: l'antiterrorismo blocca i GSM

Thailandia: l'antiterrorismo blocca i GSM

Il governo blocca l'uso di qualsiasi SIM prepagata nelle regioni più colpite dal terrorismo di matrice islamica. Il timore è che ignoti possano usare i cellulari per attivare ordigni esplosivi
Il governo blocca l'uso di qualsiasi SIM prepagata nelle regioni più colpite dal terrorismo di matrice islamica. Il timore è che ignoti possano usare i cellulari per attivare ordigni esplosivi


Bangkok – La più importante monarchia del sudest asiatico si barrica dietro una muraglia invisibile per scongiurare il pericolo di imprevedibili attacchi terroristici. Nel mirino delle autorità vi è la telefonia cellulare : una tecnologia ambivalente, che all’occasione permette di utilizzare semplici telefonini GSM come detonatori elettronici.

Una nuova disposizione del primo ministro Chidchai Vanasathidya impone il black-out arbitrario su tutte le schede SIM che si collegheranno alle reti cellulari di una zona piuttosto estesa del paese. “Chiunque vorrà telefonare dalle zone di Narathiwat, Pattani o Yala”, comunica il premier in una nota ufficiale, “sarà costretto a registrarsi presso appositi uffici o rimanere tagliato fuori”.

La decisione arriva dopo l’inasprimento del conflitto con la maggioranza islamica di queste tre regioni densamente popolate, ubicate nella parte meridionale del paese. L’amministrazione thailandese, seguendo i passi della lontana Svizzera , teme che i terroristi possano utilizzare schede SIM anonime e prepagate per trasformare i telefoni in strumenti di morte.

Le nuove norme riguardano cittadini e visitatori ed avranno validità dal prossimo 15 novembre , in concomitanza con l’inizio della stagione d’oro per il turismo locale: “Vogliamo blindare le tre province meridionali, farle diventare zone speciali ad alta sicurezza”, sostiene Chidchai. Dal 2004, le tre regioni hanno visto la morte di 970 persone per via di attentati dinamitardi organizzati da estremisti islamici.

Il primo ministro ha inoltre annunciato l’introduzione di una nuova tecnologia di controllo basata su filtri statali, in grado di monitorare tutte le chiamate sospette, siano esse provenienti dall’estero o dai confini nazionali. La paura più grande è che bombe ben nascoste possano essere attivate addirittura dai paesi confinanti, come ad esempio la Malaysia.

Finora, stando alle statistiche del ministero delle telecomunicazioni, solo il 37% degli utenti cellulari thailandesi in possesso di schede prepagate si è registrato presso gli sportelli statali. Su un bacino utenti composto da circa 22 milioni di individui, la Thailandia è tra i paesi dove il boom della telefonia mobile ha riscosso maggiore successo, insieme ad India e Cina.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 13 ott 2005
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