Roma – Seguire “in diretta” lo stato delle proprie richieste all’operatore, verificare con pochi clic se la propria configurazione è corretta ed eventualmente chattare con un tecnico del provider. Questo è quanto TIN.it annuncia di voler offrire ai propri clienti ADSL con il varo di un nuovo servizio chiamato HELPExpress.
Il problema più grosso per molti utenti ADSL italiani è il rapporto con i propri provider, perché come noto gli attuali call center non riescono a star dietro alle lamentele e alle segnalazioni dei clienti, sebbene proprio il call center sia la modalità scelta da pressoché tutti gli operatori per dialogare con i propri clienti. TIN.it ora vorrebbe riuscire ad andare oltre.
“Per avere il meglio dal tuo abbonamento ADSL tin.it abbiamo creato per te HELPExpress, un software unico e innovativo, pensato per risolvere in modo semplice e veloce i tuoi problemi tecnici. Il prodotto è gratuito per tutti i clienti ADSL.” Così si presenta il nuovo servizio varato da TIN.it, un servizio basato su un software, HELPExpress, appunto.
Il software, che l’utente TIN può scaricare gratuitamente dal sito dedicato , è pensato per consentire con meccanismi autodiagnostici di verificare con pochi clic se la configurazione del proprio computer e della propria connessione sono corrette, se ci sono problemi nel settaggio della posta elettronica e anche di valutare lo stato e la velocità della connessione ad internet. Nel software è offerta anche una serie di FAQ nonché la possibilità di seguire l’iter delle proprie segnalazioni al supporto TIN.
Ma il cuore del progetto, al quale senz’altro molti utenti si rivolgeranno, è anche quello di maggiore impegno per TIN perché prevede la possibilità dell’utente di chattare con i tecnici del provider.
Le tecnologie alla base del nuovo software e servizio sono quelle di Motive Communications adattate per TIN dall’italiana Bizmatica .
-
Solite italianate....
Un modo come un altro per passare soldi a chi si deve rendere favori o da chi se ne devono "acquistare" altri. Prima di presentare il modulo allo sportello apposito, si deve passare dal presidente della provincia/regione od in parlamento... però dimenticano sempre di scriverlo sui bandi.Un po' come i fondi per l'imprenditorialità giovanile o femminile, prima gestiti da Ig, oggi da Si: provate a fare domanda....anche con il progetto migliore di questo mondo, business plan fatto da professionisti, e preventivi alla mano (tutte cose che già da sole sono un gran lavoro e di un livello di complessità che pone i giovani nella condizione di non riuscire nemmeno a presentare la domanda).Poi venitemi a raccontare se riceverete i soldi.ciaoRenton78AnonimoRe: Solite italianate....
- come hai ragione ..... anchio 4 anni fa ho fatto domanda di imprenditorialità giovanile, sono stato a roma 5 volte per i corsi, una botta di soldi buttati in fumo e tantissima rabbia. Insomma è la solita mafia legalizzata che da soldi a chi ha appoggiato dall'inizio il progetto...e gran parte vanno al sud.. cioe in fumo. basta chiedere quanto dura un'azienda mediamente al sud nata coi soldi pubblici. da uno a due anni.come ti capisco....AnonimoRe: Solite italianate....
....e pensa che adesso il fumo è pure illegale!!! ;)warrior666Re: Solite italianate....
- Scritto da: warrior666> ....e pensa che adesso il fumo è pure> illegale!!! ;)quand'è che è stato legale?si chiudeva un occhio prima come si chiuderà adesso.......un po come le prostitute ....AnonimoRe: Solite italianate....
- Scritto da: Anonimo> > e gran parte vanno al sud..Per gli stessi motivi di cui parli sopra, quei soldi al sud non ci vanno, li promettono e bastaXmasitelRe: Solite italianate....
> Un po' come i fondi per l'imprenditorialità> giovanile o femminile, prima gestiti da Ig,> oggi da Si: provate a fare domanda....anche> con il progetto migliore di questo mondo,> business plan fatto da professionisti, e> preventivi alla mano (tutte cose che già da> sole sono un gran lavoro e di un livello di> complessità che pone i giovani nella> condizione di non riuscire nemmeno a> presentare la domanda).> > Poi venitemi a raccontare se riceverete i> soldi.Bah, io li ho ricevuti e non conoscevo nessuno, IG-SI, 50+10 milionidi vecchie lirette, la metà a fondo perso...e chi lo dice che il tuo progetto fosse così interessante? Per convincerti che non lavoro per loro devo ammettere che sono proprio disorganizzati e il tutoraggio promesso è pressochè assente.Comunque, ho appena ricevuto un altro finanziamento dalla regione Lombardia per un'altra mia idea. Specifico, vivo in provincia di Milano, tasso di disoccupazione bassissimo, non ho mai investito i miei capitali, che non avevo, eppure caro amico disfattista mi sa che il tuo è proprio l'atteggiamento mentale ad essere sbagliatoAnonimoInfatti...
dffd==================================Modificato dall'autore il 20/11/2003 9.34.03mflowerFinalmente!
In un periodo di crisi economica internazionale (solo gli USA corrono, all'est fanno i protezionisti e dell'Europa... non parliamo!) gli investimeni pubblici mirati sono essenziali.AnonimoRe: Finalmente!
- Scritto da: Anonimo> In un periodo di crisi economica> internazionale (solo gli USA corrono,> all'est fanno i protezionisti e> dell'Europa... non parliamo!) gli> investimeni pubblici mirati sono essenziali.se non hai ancora adeguato la tua impresa al business model della new economy probabilmente non conti più un c@zzo.Questi investimenti non servono a nulla se lo stato in primis è ancora nell'era paleozoica(sistemi informativi e burocrazia)AnonimoControproducente
Le aziende investono in tecnologia: magari comprano Robot industriali che sostituiscono alcuni operai.Effetto: ancora meno posti di lavoro!Che boiata!SirioAnonimoRe: Controproducente
Giusto ragionamento.Io porporrei ti togliere i carroponti nelle fabbriche e far trasportare tutto a spalla. Assumendo nuovi braccianti.Oppure proponi all'Atac di Roma di eliminare Autobus, tram e metropolitane, introducendo più carrozze a cavallo. Meno gene per carrozza: più "autisti" stipendiati, e anche più allevatori di cavalli.E l'economia vola...AnonimoRe: Controproducente
Non è questo che volevo dire:il discorso è che questi finanziamenti, se non distribuiti correttamente e con opportuni controlli, spesso vanno a finire nelle tasche di industriali che non li usano per un'effettivo miglioramento della produzione e della competitività (con conseguente incremento delle opportunità di lavoro), ma solo in un'ottica di guadagno immediato: ci danno 10 miliardi! Wow, spendiamoli subito in attrzzature prima che ce li tolgano.Il progresso è un'altra cosa.SirioAnonimoRe: Controproducente
- Scritto da: Anonimo> Non è questo che volevo dire:> il discorso è che questi finanziamenti, se> non distribuiti correttamente e con> opportuni controlli, spesso vanno a finire> nelle tasche di industriali che non li usano> per un'effettivo miglioramento della> produzione e della competitività (con> conseguente incremento delle opportunità di> lavoro), ma solo in un'ottica di guadagno> immediato: ci danno 10 miliardi! Wow,> spendiamoli subito in attrzzature prima che> ce li tolgano.> Bisogna prima leggere il bando e poi dare la propria opinione. Come si fa così su queste poche informazioni fornite da punto informatico avere già un giudizio e non un pregiudizio?AnonimoNon è cosi che si fa...
Ora poniamo che non esistano raccomandazioni, tangenti, appalti e bustarelle....(seee)Ritengo che sarebbe più produttivo un sistema del tipo :azienda da soldi per la ricerca all'ateneo d'interesse (ovviamente indicando alcuni interessi particolari), oppure a un consorzio di PMI (una specie d'incubatore come per le società start-up) che poi provvede a distribuirli alle università ,Lo stato a fine anno sgravia a queste aziende l'importo finanziato (anzichè anticiparli per progetti che non vedranno mai una fine..)Le università forniscono pubblicamente alle aziende o al consorzio i risultati conseguiti ed eventualmente le persone competenti per determinati processi.Va beh questo è uno schemino, la faccenda è ben più complessa, ma come ha detto qualcuno il sistema del governo puzza già di bruciato prima ancora di essere nato...warrior666Re: Non è cosi che si fa...
A dire il vero, questo discorso ha un grossissimo difetto: parte dal presupposto che l'Università sia il maggiore se non unico strumento di innovazione tecnologica. Per esperienza posso dirti che dall'Università sono fuggito per andare a lavorare dove veramente si fa innovazione tecnologica (almeno nel settore informatico) ovvero l'azienda privata. Inoltre l'Università è un covo di interessi privati, corporativi, prebende ingiustificate ed ingiustificabili e rendite di posizione. Non mi sembra proprio l'ente che dovrebbe beneficiare di un investimento fatto per migliorare la produttività e la competitività aziendale. Prima, piuttosto,si parli di una profonda ed ormai terribilmente necessaria riforma dell'Università, dopodiché un discorso come il tuo sarà condivisibile, altrimenti, sinceramente, rimane senza capo nè coda.CiaoAnonimoRe: Non è cosi che si fa...
applausiAnonimoRe: Non è cosi che si fa...
Condivido in pienoUn ex dottorandoAnonimoPiccole imprese?
Peccato che l'importo minimo ammissibile di un progetto sia di 200.000 euro... Alla faccia che lo stanziamento sia per le piccole/medie imprese...ElendilRe: Piccole imprese?
dove lo hai trovato? hai qualche link? grazieAnonimoRe: Piccole imprese?
- Scritto da: Elendil> Peccato che l'importo minimo ammissibile di> un progetto sia di 200.000 euro... Alla> faccia che lo stanziamento sia per le> piccole/medie imprese...la tecnologia costa .....200.000 Euro non è una grande cifre se hai una azienda meccanica ....AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 19 11 2003
Ti potrebbe interessare