Torino nel progetto per un Egitto eterno

Torino nel progetto per un Egitto eterno

Il Museo Egizio del capoluogo piemontese entra nel progettone che già raccoglie capolavori dei principali musei del paese africano. Si allarga il sito che apre a tutti le porte della straordinaria civiltà egiziana
Il Museo Egizio del capoluogo piemontese entra nel progettone che già raccoglie capolavori dei principali musei del paese africano. Si allarga il sito che apre a tutti le porte della straordinaria civiltà egiziana

Da ieri un importante pezzo d’Italia, il Museo Egizio di Torino , entra a far parte dell’ambizioso progetto web Eternal Egypt , iniziativa che sta mettendo a disposizione di tutti, via Internet, una quantità sempre maggiore di contenuti forniti dai principali musei egiziani e, ora, anche dall’istituto italiano.

Dice una nota: “Nato nel 2004 dalla collaborazione tra la Corporation americana e due alte Istituzioni governative egiziane – il Ministero delle Comunicazioni e dell’Information Technology e quello della Cultura – Eternal Egypt ospita attualmente i più importanti siti archeologici, i manufatti, i personaggi e i racconti dell’antica storia del paese che vengono proposti in un’esperienza interattiva multimediale”. Immagini ad alta risoluzione, animazioni, ambienti virtuali, camere web e modelli tridimensionali illustrano i capolavori e i siti archeologici di differenti periodi storici: l’età dei Faraoni, il periodo Greco-Romano, Copto e Islamico. È possibile esplorare il sito grazie a un tour guidato, una mappa interattiva e una linea cronologica.

un reperto Il Museo italiano, grazie alla collaborazione di Fondazione IBM Italia , è il primo museo extra-egiziano a contribuire alla crescita di questo singolare “centro di competenza online” sull’egittologia. Tra i tesori “subalpini” viene citata la Tomba n.8 di Deir el Medinah, Tebe, opera dell’architetto Khai e risalente al 1400 a.C. Scoperto ancora intatto nel 1906, il sito funerario offre uno spaccato di vita quotidiana dell’antico popolo grazie al ricco contenuto di oggetti d’uso quotidiano come letti, tavoli, sedie, vasi, statue e papiri.

Come noto, una parte consistente del patrimonio culturale relativo all’antico Egitto si trova all’estero, in particolare nel Regno Unito che, per ora, non partecipa attivamente al progetto.

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Pubblicato il 15 set 2006
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