Tokyo (Giappone) – La carne al fuoco è tantissima nel settore della distribuzione musicale online e Toshiba ha deciso di metterci del suo. Tra i maggiori costruttori di device elettronici, Toshiba oggi lancia il suo servizio di download, naturalmente a pagamento e con garanzia di copertura di diritti d’autore e imposte.
Il centro di scaricamento permanente pensato da Toshiba si chiama Du-ub.com e ha un solo unico grande difetto per i fanatici dell’mp3: l’assenza di mp3. Toshiba, infatti, per poter garantire ai suoi partner e ai produttori dell’industria musicale che i file che distribuisce sono “sotto controllo”, ha scelto di utilizzare altri formati di compressione. Formati che integrano, al contrario dell’mp3 “classico”, anche tecnologie di “sicurezza”, cioè sistemi anti-copiatura.
Du-ub.com parte con il supporto di tre etichette giapponesi con sei brani e nel corso della prossima settimana già se ne aggiungeranno altri. A marzo dovrebbero fare il loro ingresso nel sistema Toshiba anche brani da EMI e Warner Music. L’azienda ha però nel cassetto anche un altro contrattone con una delle altre majors della musica internazionale, Universal Music (Seagram), la cui musica dovrebbe “essere importata” entro le prossime settimane.
Toshiba ha spiegato che il proprio servizio costerà all’utente l’equivalente di 3,5 euro per ogni brano, lo stesso prezzo che richiede Sony, sempre sul mercato giapponese, per chi accede al suo Bit Music. Sul piano strettamente tecnologico, Toshiba utilizza i sistemi di compressione Advanced Audio Coding (AAC), Windows Media Audio o ATRAC3 (Adaptive Transform Acoustic Coding). La protezione dalle copie sarà “garantita” dalla piattaforma IBM EMMS (Electronic Media Management System) o da quella proprietaria di Intertrust Technologies.
ATRAC, sistema sviluppato da Sony per i suoi MiniDisc, viene utilizzato dalla stessa Sony per i propri business di download musicale e il suo VAIO Music Clip. La nuova versione, ATRAC3, è stata integrata da Real nella versione 8.0 di RealPlayer e per questa versione il supporto sta rapidamente crescendo, visto anche l’uso che ne sta facendo Liquid Audio, che lo ha già integrato al suo player.
Il formato AAC, invece, deriva in origine dal player software di Liquid Audio ma è ora supportato da Panasonic e da S3, azienda che tra le altre produce anche la famiglia dei Rio, i più celebri riproduttori di musica digitale.