Stando a una nuova ricerca condotta da Daniel Aleksandersen, gli utenti europei possessori di un apparato di rete TP-Link hanno due possibilità su tre di ricevere aggiornamenti datati o addirittura di non riceverne affatto . Questo, almeno, è quello che si prospetta loro nel caso in cui limitassero le ricerche ai soli siti di supporto specifici per il proprio Paese.
Esperto di tecnologia con base in Norvegia, Aleksandersen ha intrapreso la ricerca su TP-Link dopo aver provato a scaricare un firmware aggiornato per un ripetitore di rete acquistato il mese scorso; sul sito specifico per la sua nazione, al ricercatore è stato proposto il download di un aggiornamento risalente a due versioni precedenti rispetto alle controparti dei siti TP-Link per Danimarca e Svezia.
Dopo aver analizzato lo stato dei vari mercati europei in merito agli update per nove diversi prodotti TP-Link scelti casualmente, Aleksandersen ha quindi concluso che sul 30 per cento dei siti europei del produttore cinese sono disponibili firmware non aggiornati o addirittura nessun download .
Secondo il ricercatore, la situazione migliore è quella degli utenti di Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Romania e Italia , mentre nel resto dei Paesi del Vecchio Continente è consigliabile scaricare i firmware/driver da un sito TP-Link “globale” per non incappare in sorprese spiacevoli.
La situazione degli aggiornamenti non aggiornati è imbarazzante per TP-Link, anche considerando il fatto che le regole del mercato comune prevedono la garanzia di supporto in tutte le lingue della UE per i produttori interessati a vendere prodotti nel Vecchio Continente.
La disponibilità di firmware datati sul sito di riferimento della propria nazione sono un problema anche per coloro che fossero alla ricerca di una soluzione definitiva per KRACKs , vulnerabilità capace di minacciare la sicurezza delle reti wireless protette con protocollo WPA2 e che neanche a dirlo riguardano anche gli apparati di rete TP-Link .
Alfonso Maruccia