Tokyo (Giappone)- Un giapponese munito di cellulare sarà un giapponese poliglotta e contento: è quanto promette Server Pocket, il nuovo servizio attivato sui telefonini EZweb (tecnologia concorrente dell’I-Mode). Gli utenti potranno ricorrere al cellulare (al prezzo di 100 yen al mese) per tradurre dal giapponese al coreano e all’inglese (e viceversa).
La società promotrice del servizio è Kodensha Co., che ha già lanciato l’offerta sul mercato. Per utilizzare il servizio, bisogna immettere la frase nella lingua originale: la traduzione sarà restituita tramite un testo scritto oppure un messaggio orale; in questo caso l’utente dovrà scaricare il file audio sul proprio cellulare.
Gli utenti di telefonia mobile, in tutto il mondo, sono ormai abituati ad assistere al carosello di molteplici e impensabili offerte di servizi che molte società associano ai cellulari, povere vittime del consumismo, ormai quasi del tutto immemori del proprio ruolo originale e in piena crisi d’identità.
Il servizio di traduzione automatica, tuttavia, potrebbe costituire un uso opzionale del telefonino capace di potenziare in realtà il ruolo originale dello strumento, la sua funzione di mezzo di comunicazione, piuttosto che deformare e stravolgerne le finalità. Il punto è: funzionerà?