Il futuro dei transistor ai nanotubi di carbonio passa per sottili strati di plastica flessibile, economici e pratici da realizzare e da immettere sul mercato. O almeno è quanto sperano i ricercatori della Aalto University in Finlandia e della Nagoya University in Giappone, che su Nature Nanotechnology presentano un nuovo metodo di produzione dei film nanotubici di cui sopra.
Il sistema ideato dai ricercatori prevede la “coltura” dei nanotubi in un gas a pressione atmosferica e la loro raccolta attraverso un filtro, con il risultato di produrre un sottile strato di transistor ai nanotubi che andrà poi trasferiti dal filtro al layer di plastica finale.
Stando agli autori dello studio, il nuovo metodo produttivo permette di salvaguardare le eccezionali proprietà conduttive dei nanotubi di carbonio senza il degrado a cui sono soggetti i transistor flessibili realizzati con metodi differenti . La tecnologia è pensata inoltre per la produzione veloce in volumi, un ulteriore incentivo alla sua adozione da parte del mercato.
E parlando di possibili applicazioni pratiche per i transistor flessibili ai nanotubi c’è solo l’imbarazzo della scelta, fra carta elettronica (altrimenti nota come e-paper ), carte magnetiche e altro ancora. Il tutto con il vantaggio di una maggiore qualità, un costo di produzione ridotto e performance superiori.
Alfonso Maruccia