Web – La storia è semplice ed è raccontata dal Wall Street Journal: c’è un’azienda produttrice di software e servizi legati all’anonimato in Rete e c’è la CIA, assai interessata al prodotto Triangle Boy, ancora in via di sviluppo.
Secondo le indiscrezioni riprese dall’autorevole quotidiano americano, la società di investimenti e sviluppo della CIA, la In-Q-Tel, vorrebbe “entrare” ufficialmente nel progetto di sviluppo di Triangle Boy. Questo sarebbe un prodotto capace di garantire un forte grado di protezione all’identità di chi “gira in Rete”, ovvero di rendere del tutto anonime operazioni compiute su Internet. E l’interesse della CIA sembrerebbe indicare la potenziale efficacia di questa tecnologia.
Va detto che SafeWeb oggi già offre premiati servizi di garanzia dell’anonimato e della privacy: basta recarsi sul sito dell’azienda per avviare una navigazione “senza lasciare tracce”, sul modello di quanto già fanno altre aziende più o meno note e grazie ad un gateway gratuito costruito su cifratura a 128 bit. Ma viene da chiedersi quale credibilità potrebbe avere Triangle Boy come strumento di difesa della privacy se davvero al suo sviluppo contribuiranno i servizi segreti americani.