Sabato sera, Donald Trump ha deciso che era il momento perfetto per condividere un video di se stesso mentre pilota un caccia da combattimento etichettato “KING TRUMP” e attacca folle di manifestanti pacifici. E non con missili o proiettili, no. Con diarrea… No, non stiamo scherzando. Vorremmo. Il video, naturalmente, è stato generato con l’intelligenza artificiale.
Trump bombarda i manifestanti con diarrea (generata dall’AI)
La scena è surreale. Il presidente americano appare nel cockpit del jet, ma invece di un casco da volo indossa una corona. In sottofondo rimbomba “Danger Zone” di Kenny Loggins. È “Top Gun” che collide con il peggiore contenuto mai visto su internet, e il risultato è qualcosa che fa rimpiangere i tempi in cui i presidenti almeno fingevano di avere un minimo di decoro istituzionale.
Donald Trump uploads an AI video of himself dumping feces on ‘No Kings’ protesters from a ‘King Trump’ jet.
— Pop Base (@PopBase) October 19, 2025
Trump ha condiviso il video su Truth Social, la sua personale camera d’eco virtuale, proprio lo stesso giorno in cui circa sette milioni di persone hanno partecipato alle proteste “No Kings” in tutto il paese. Manifestazioni che denunciavano le politiche autoritarie della sua amministrazione. Probabilmente una delle più grandi proteste nazionali nella storia americana, con numeri che superano di gran lunga la prima ondata di giugno, quando Trump aveva organizzato una parata militare per celebrare il 250° anniversario dell’esercito USA che coincideva miracolosamente con il suo compleanno.
La risposta del presidente a questa ondata di rabbia popolare? Incoronarsi e creare un video di pessimo gusto con il contributo inconsapevole dell’AI.
L’AI come arma di propaganda grottesca
Questo non è il primo rodeo dell’amministrazione Trump con l’intelligenza artificiale. È forse solo l’esempio più strano, e questo è tutto dire, di come la Casa Bianca utilizzi immagini generate dall’AI per attaccare i detrattori e ridicolizzare le persone colpite dalle sue politiche. Questi contenuti vengono regolarmente pubblicati sugli account ufficiali della Casa Bianca e del Dipartimento della Sicurezza Nazionale, come se fossero comunicati stampa normali e non deliri generati dall’AI.
Ma è anche chiaro che Trump, o i suoi assistenti, sono dipendenti dal cosiddetto AI slop in generale. Tonnellate di immagini e video generati artificialmente vengono sfornati dal suo account, spesso senza un chiaro obiettivo politico.
Le reazioni: dalla confusione all’indignazione
Il materiale è stato accolto dal pubblico con una miscela di confusione e sgomento. Anche Kenny Loggins, l’hitmaker degli anni ’80, è stato costretto intervenire per dissociarsi dall’operazione. Questo è un uso non autorizzato della mia performance di “Danger Zone”. Nessuno mi ha chiesto il permesso, che avrei negato, e chiedo che la mia registrazione venga rimossa immediatamente da questo video
, ha dichiarato a Variety. Non riesco a immaginare perché qualcuno vorrebbe che la propria musica venisse usata o associata a qualcosa creato con il solo scopo di dividerci
.
Difficile dargli torto. “Danger Zone” meritava un destino migliore di questo. Come se un video non bastasse, poco dopo Trump ha ricondiviso un altro contenuto generato dall’AI postato dal vicepresidente JD Vance. Questa volta il presidente appare mentre si mette una corona sulla testa, indossa un mantello regale e brandisce una spada davanti ai leader del Partito Democratico inginocchiati. Colonna sonora: “Hail to the King” degli Avenged Sevenfold.
Il confine tra satira e realtà non esiste più. Siamo entrati in una dimensione dove il grottesco è diventato routine, dove i deepfake non servono più a ingannare, ma a celebrare apertamente fantasie di potere assoluto.