Tumori orali per chi usa il cellulare?

Tumori orali per chi usa il cellulare?

E' l'ultimo spettro della ricerca sull'impatto dei telefonini. Ne parla uno studio israeliano, che avverte: più si usa il telefonino e più aumentano i rischi di contrarre patologie tumorali. Le prove dirette? Non ci sono
E' l'ultimo spettro della ricerca sull'impatto dei telefonini. Ne parla uno studio israeliano, che avverte: più si usa il telefonino e più aumentano i rischi di contrarre patologie tumorali. Le prove dirette? Non ci sono

Roma – La statistica gioca a sfavore degli usatissimi – e abusati altrettanto – dispositivi di telefonia mobile, divenuti ancora una volta obiettivo di ricerche scientifiche tese a provare l’eventuale correlazione tra l’uso e l’abuso del cellulare e la comparsa di tumori . Il sospetto lo segnalano ricercatori israeliani, secondo i quali più si usa il telefonino più aumenta la possibilità di incidenza di patologie tumorali all’altezza della bocca.

Una visita alla bocca I ricercatori hanno preso in considerazione la vita di 402 persone con tumori benigni alla bocca, e 56 affetti da tumori maligni. I malati sono stati poi raffrontati con un gruppo di controllo di 1.266 soggetti sani.

Secondo le conclusioni dello studio, dopo cinque anni di uso intensivo del cellulare la possibilità di contrarre tumori aumenta del 50% , in raffronto a coloro che non hanno invece mai usato il dispositivo.

Per quanti abusino delle comunicazioni mobili, le percentuali di sviluppare tumori alla ghiandola parotide sono ben superiori alla norma. La più grande delle ghiandole salivari, situata in prossimità dell’apparato uditivo, subirebbe l’influenza negativa delle onde elettromagnetiche delle comunicazioni mobili, e il tumore potrebbe svilupparsi maggiormente in prossimità del lato dove il cellulare viene normalmente tenuto durante le conversazioni .

Non bastasse questo, i ricercatori sostengono inoltre di aver individuato rischi molto maggiori per quanti abitano le zone di campagna , dove il segnale della rete mobile fa più fatica ad arrivare e dev’essere per questo amplificato maggiormente che in città.

Quello che i ricercatori non dicono, o almeno non ancora, è il motivo di questo rischio superiore, e se esista o meno correlazione oggettiva tra le onde elettromagnetiche e le malattie di tipo tumorale . Nessuna prova concreta dunque, per quello che appare essere l’ennesimo caso di allarme senza comprovata giustificazione nell’ eterno dibattito pubblico sui possibili effetti nocivi delle comunicazioni wireless sul corpo umano.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 17 dic 2007
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