Roma – Turbolinux , celebre distributore Linux impegnato soprattutto sul fronte asiatico, ha smentito con forza qualsiasi ipotesi di chiusura. Nei giorni scorsi in rete erano circolate voci insistenti di guai finanziari dell’azienda e dell’imminente cessazione delle attività.
In una nota pubblicata su LinuxToday , l’azienda ha seccamente smentito le voci di guai finanziari così gravi. Turbolinux ha ammesso che negli Stati Uniti sta riducendo la propria forza lavoro ma ha sottolineato che si tratta soltanto di una ristrutturazione.
“Turbolinux – ha affermato la presidente e CEO dell’azienda Ly-thong Pham – continua ad operare come azienda privata e globale del software”.
Qualche dubbio sembra rimasto, a leggere quel che viene scritto sui forum di settore, perché Pham ha ammesso che l’azienda ha incontrato problemi nell’ultimo “giro di finanziamenti”, perché uno degli investitori si è ritirato dall’impresa, e “questo ci ha costretto ad agire immediatamente per ristrutturare le nostre operazioni negli USA”.
Qualcuno si chiede anche se tutto questo avrà effetti sull’ iniziativa UnitedLinux alla quale Turbolinux si è associata.