Tutti contro l'ICANN per i nuovi domini

Tutti contro l'ICANN per i nuovi domini

Le sette nuove estensioni di dominio non convincono gli esperti e le società che hanno partecipato alla selezione. L'OMS annuncia battaglia per la bocciatura di .health. Bocciata anche la proposta degli italiani Dada e Register.it
Le sette nuove estensioni di dominio non convincono gli esperti e le società che hanno partecipato alla selezione. L'OMS annuncia battaglia per la bocciatura di .health. Bocciata anche la proposta degli italiani Dada e Register.it


Roma – Non convince molti la scelta che l’ICANN ha ufficializzato venerdì scorso e relativa alle nuove estensioni di dominio. La selezione di.aero,.coop,.info,. biz,.museum,.name e.pro lascia perplessi molti analisti e soprattutto le decine di imprese di molti paesi diversi che avevano presentato le proposte per nuovi domini.

La scelta dell’ICANN non convince neppure l’Organizzazione mondiale della Sanità che aveva chiesto l’estensione di dominio.health nella speranza di garantire all’utenza Internet l’affidabilità dei siti dedicati alla vendita di farmaci, alla telemedicina, alla consultazione scientifica. L’OMS ha dichiarato di “attendere con ansia le motivazioni della decisione, soprattutto alla luce di decisioni prese per garantire altri domini. E inizieremo subito ad esplorare le vie di un ricorso”.

L’ICANN ha promosso sette estensioni , bocciando tutte le altre proposte: dopo due anni di febbrile lavoro, molti speravano che si sarebbe arrivati alla abilitazione di un numero più elevato di domini e con una maggiore specializzazione.

Tra i domini bocciati c’è la proposta delle italiane Dada e Register.it che avevano presentato il dominio.pid. Il comitato tecnico ICANN ha motivato così la bocciatura: “Il comitato tecnico ha concluso che la proposta non ha dimostrato piani tecnici ed operativi realistici. Il proponente non ha dimostrato di avere la rilevante esperienza tecnica ed il piano tecnico proposto non supportava il business plan in numerose aree, fra cui le sotto-specifiche di tolleranza d’errore e sicurezza”.

Una motivazione che non è andata giù alle due aziende che con un comunicato hanno ribadito la validità del proprio progetto sostenendo che le valutazioni espresse dall’ICANN sono “pesantemente influenzate da errori di valutazione del comitato e pertanto offensive per l’azienda”. Le due aziende hanno quindi chiesto ad ICANN di rimuovere le pagine web che riportano il giudizio negativo, di inserire la proposta di.pid nel gruppo “domini personali” e di “procedere ad una valutazione della proposta ex novo”.

Per la cronaca, comunque, da qui a fine dicembre l’ICANN negozierà con i register che hanno presentato le sette proposte “vincenti” le modalità di registrazione dei nuovi domini. Quindi, le stesse proposte verranno inoltrate sotto forma di “raccomandazione” al ministero americano del Commercio che si occupa ancora, seppure solo formalmente, di dare l’ok finale sulla creazione dei domini.

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Pubblicato il 20 nov 2000
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