Twitter proibito su rete T-Mobile?

Twitter proibito su rete T-Mobile?

Negli USA succede che il servizio di SMS verso Twitter smetta di funzionare. E parte una pioggia di proteste sulla neutralità dell'operatore. Ma era tutto un malinteso (forse). Cinguettare tutti, cinguettare meno
Negli USA succede che il servizio di SMS verso Twitter smetta di funzionare. E parte una pioggia di proteste sulla neutralità dell'operatore. Ma era tutto un malinteso (forse). Cinguettare tutti, cinguettare meno

Roma – Niente Twitter per i clienti T-Mobile che vivono negli Stati Uniti: subiscono il blocco totale, o quasi, dell’invio e della ricezione dei cinguettii di Twitter via SMS. Grazie alle sue sprezzanti ed aggressive risposte ai reclami, per qualche ora la signora Marianne Maestas, del dipartimento delle relazioni col pubblico dell’operatore T-Mobile, è stata tra le donne più odiate della storia del microblogging. Ora però Twitter via SMS sembrerebbe sul punto di ripartire: sembrerebbe, appunto.

Se non lo fosse, sarebbe una tragedia per tutti coloro che non possono fare a meno di aggiornare mezzo mondo su quante ciambelle hanno fatto fuori da quando sono arrivati in ufficio: un incubo trasformatosi in realtà per i clienti del provider mobile statunitense, che d’improvviso non hanno più potuto aggiornare il proprio stato mandando un SMS al 40404, il numero magico negli USA per sparare messaggini sul network Twitter.

E dire che i clienti T-Mobile hanno sottoscritto un contratto basandosi sull’ offerta di SMS illimitati : a quanto parrebbe, pero, illimitati secondo il limite fissato dall’azienda. No, non è un ossimoro: è tutto nero su bianco, sul contratto firmato alla stipula dell’abbonamento, come ricordato dalla famigerata Maestas nelle sue email “minatorie” giunte nelle caselle di alcuni clienti che avevano protestato:

T-Mobile le ricorda che nella sezione Termini e Condizioni , da lei sottoscritta all’attivazione, si legge che “alcuni Servizi non sono disponibili sulle reti di terze parti o in roaming, ed è possibile imporre un pagamento, o qualsiasi limite di utilizzo ad un servizio, sospendere o cancellare un servizio, o bloccare un certo tipo di traffico, a nostra discrezione”

E non finisce qui. Come si premura di ricordare la gentile Marianne, se al cliente tutto questo non va bene, può sempre disdire il contratto : certo ci sono quei 200 verdoni da scucire per la early termination , vale a dire per la richiesta di chiusura anticipata rispetto ai 24 mesi obbligatori.

Ma il problema in realtà non sono i soldi, il problema è che nulla di quello che la signora Maestas ha dichiarato è vero. A spiegare come stavano veramente le cose ci hanno pensato i ragazzi di Twitter, che una volta informati del problema si sono messi subito al lavoro. Il problema era esclusivamente tecnico. L’aggregatore dei messaggi di Twitter, il servizio dietro il 40404 insomma, era difettoso: e la rete T-Mobile s’è “difesa” disabilitando tutto.

Problema risolto ( più o meno ), e ora tutti possono di nuovo tornare a cinguettare felici senza posa. Tutti meno Marianne Maestas, che probabilmente si beccherà una lavata di capo per la scarsa lungimiranza con la quale ha aggredito un gruppo di clienti perplessi e insoddisfatti. Tanto che, prima della risoluzione del problema, la rete si è popolata di seccati interventi di condanna per T-Mobile, soprattutto in materia di inesistente neutralità della rete degli operatori mobili .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
17 dic 2007
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