UE, eHealth unica entro il 2015

UE, eHealth unica entro il 2015

Il vice-presidente della Commissione Europea parla del prossimo obiettivo da raggiungere per concretizzare la visione della società dell'informazione. In Europa la salute pubblica è l'eccellenza ma è ancora troppo analogica
Il vice-presidente della Commissione Europea parla del prossimo obiettivo da raggiungere per concretizzare la visione della società dell'informazione. In Europa la salute pubblica è l'eccellenza ma è ancora troppo analogica

Durante la eHealth Conference di Barcellona il Vice Presidente della Commissione Europea e Commissario per l’Agenda Digitale Neelie Kroes ha discusso di quella che a suo dire rappresenterà una delle proprietà per favorire l’impatto positivo dell’ICT sulla vita di tutti i giorni. L’ eHealth , dice Kroes, avrà un ruolo fondamentale nello sviluppo della società dell’informazione .

“La Commissione ha promosso e co-fondato ricerche nell’ICT per la salute per più di due decadi – ha detto Kroes – Tutto ciò si è tradotto in più di 450 progetti di collaborazione che hanno coinvolto partner in tutta l’Europa, e più di 1 miliardo di euro di fondi. In aggiunta al salvataggio di vite e al contenimento dei costi, l’eHealth ha permesso di realizzare un’industria in crescita che vale oltre 15 miliardi di euro all’anno. E questo è il mercato con il maggior tasso di crescita nel settore della salute”.

Migliorare l’approccio digitale alla cura della salute è per il Commissario europeo una priorità imprescindibile, considerando che secondo le ultime ricerche nel 2050 il 29% della popolazione del Vecchio Continente avrà 65 anni. La gestione dei malanni e delle malattie croniche, rivela Kroes, copre 7 dei 10 euro spesi per la salute e, ben sapendo che questo è l’ambito in cui l’eHealth ha maggiori possibilità di esprimere tutto il suo potenziale “sarebbe da pazzi non sfruttarlo a pieno”.

Non si tratta solo di database medici elettronici (che tra l’altro negli States guadagnano nuovi fondi federali ): Kroes richiama i paesi europei e la Commissione un disegno più ampio che includa la telemedicina (per cui i pazienti trovino il proprio dottore online) e soprattutto una gestione armonica e condivisa delle informazioni mediche tra i paesi membri.

Oggi la tecnologia alla base dell’eHealth (telematica e non solo) è più matura del mercato, e per migliorare la situazione il Commissario ha intenzione di “proporre obiettivi chiari e target specifici”. Focalizzandosi su traguardi concreti il Vecchio Continente saprà “mobilitare e affrontare le barriere legali e organizzative che frenano l’innovazione in Europa”. Il processo non dovrà a ogni modo “compromettere i valori in cui crediamo”, vale a dire la qualità della cura della salute (che Kroes identifica come una specificità tutta europea) e la privacy a cui ogni cittadino ha diritto .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 mar 2010
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