Santa Clara (USA) – I sistemi Palm un giorno impareranno a parlare. Per il momento si dovranno accontentare di alcune primitive capacità vocali che tradiscono, però, il forte desiderio di Palm di rendere il palmare un amico con cui chiacchierare.
Dai primi mesi del prossimo anno, gli utenti Palm potranno ascoltare le informazioni registrate via Palm o via Web su un proprio spazio Internet e interagire allo stesso modo con il palmarino e il sistemone remoto. La novità rappresenta il primo passo ufficiale di Palm verso l’integrazione tra sistemi leggeri come i palmari e le tecnologie di sintesi vocale. Da anni si parla di questa convergenza e i pareri sul suo possibile successo divergono notevolmente tra gli esperti.
Palm realizzerà il nuovo sistema grazie ad un accordo con SpeechWorks e alla tecnologia AnyDay.com acquisita qualche mese fa. In pratica il tutto consentirà in questa prima fase agli utenti di accedere via voce ai dati archiviati in remoto e di ascoltarli, di farsi dire i numeri di telefono, gli appunti personali o il calendario. Il tutto per gestire meglio, e più efficacemente di quanto possa farsi con un pennino di plastica o una tastiera aggiuntiva, il proprio database di informazioni.
Le ambizioni di Palm si rendono evidenti dal fatto che l’azienda parla apertamente di palmari di nuova generazione capaci di gestire le tecnologie di sintesi vocale molto più adeguatamente di quelli attuali. Risultati che verranno raggiunti sostituendo gli attuali processori Dragonball di Motorola con gli StrongArm di Intel, giudicati più adatti allo scopo.
Non sarà facile per Palm affermare le nuove tecnologie. Basti ricordare che Handspring e Microsoft vanno progettando una “estensione vocale” per il Visor, leggerissimo di successo.